Nei giorni scorsi il web marketing Festival è stato presentato come la prima sperimentazione di festival ibrido e diffuso: gli eventi, con i relatori in parte presenza in parte collegati, sono stati trasmessi in diretta streaming dal Palacongressi di Rimini – trasformato in una sorta di set televisivo – e da altri luoghi simbolo in Italia. Agli eventi si sono affiancati appuntamenti formativi in decine di “salette” online e un villaggio espositivo digitale per far incontrare le aziende.
Con il via libera ai congressi internazionali e ai grandi eventi fieristici molte realtà si stanno già attrezzando per proporre dall’autunno eventi “ibridi”, con una parte di partecipanti in presenza e una parte da remoto o con un programma misto di appuntamenti online e offline: un utile piano B in caso di una ripresa dell’epidemia, ma anche uno strumento per vivacizzare il format e magari favorire la partecipazione di un pubblico extraeuropeo.
IL CAMBIAMENTO IN ATTO
Un’innovazione di metodo in questa direzione si sta evidenziando anche nel panorama della formazione aziendale. Se da una parte appare chiaro che non si tornerà alla situazione pre-Covid nemmeno quando il virus sarà completamente debellato, non sembrano trovare conferma nemmeno le tesi di chi sosteneva che il cigno nero dell’emergenza sanitaria avrebbe portato a una completa e repentina sostituzione dei modelli precedenti con un impianto formativo che prevede l’utilizzo esclusivo dei canali online. Anche nel nostro mondo la parola chiave appare “ibridazione”: ibridazione di contenuti, ma anche di canali e di linguaggi.
In molti casi la formazione online è più immediata, di più facile accesso, più veloce e versatile: caratteristiche che molte aziende hanno imparato a scoprire o riscoprire in queste settimane. In questi giorni stiamo gradualmente riprendendo anche l’attività dei corsi interaziendali in aula pur non rinunciando alle proposte online: abbiamo rilevato come a volte siano le aziende stesse a chiederci di tornare ai corsi in presenza, per ritrovare la dimensione dell’incontro fisico, della relazione e dello scambio.
Combinare in modo efficace queste diverse dimensioni – la formazione online sincrona o asincrona e la formazione in presenza – è la chiave per valorizzare i vantaggi di entrambi i canali, dalla flessibilità di poter scegliere tempi e spazi alla dimensione spesso insostituibile della relazione. Ecco che le nostre nuove proposte nate in questo tempo “di transizione” – dal progetto Esplorazioni alla revisione del catalogo corsi interaziendali fino alle nuove proposte in ambito HSE – vanno in questa direzione: tenere insieme più metodi e al tempo stesso offrire la possibilità di personalizzarli in base alla propria esigenza, con un approccio blended. Come stiamo già osservando in questo tempo di “ripartenza”, le esperienze online che integrano gli incontri in presenza, se ben congegnate sviluppano un “effetto leva” sull’apprendimento e sul cambiamento.
FORMAZIONE AZIENDALE E AUTOFORMAZIONE
Ma l’ibridazione a cui stiamo assistendo non riguarda solo i modelli formativi: si stanno trasformando anche le modalità di fruizione. I confini fra formazione “in azienda”, con contenuti e tempi definiti dall’impresa in cui si lavora e autoformazione, con proposte da scegliere autonomamente e a cui dedicarsi in orario extralavorativo, si fanno più sfumati. Così ad esempio percorsi iniziati in azienda possono essere poi “coltivati” autonomamente dal lavoratore fuori dall’orario di lavoro, con materiali e piattaforme che l’impresa mette a disposizione e fra cui è possibile scegliere liberamente…Anche gli strumenti – così come i canali – diventano ibridi: la lezione in presenza si può integrare in modo efficace con proposte di “pillole” a portata di Smartphone, da portare sempre con sé e magari da ascoltare in auto o fra una riunione e l’altra ogni qual volta si ha un po’ di tempo…
Certo questi nuovi modi di guardare alla formazione aziendale non sono ancora appannaggio di tutte le aziende: a sperimentarli sono oggi soprattutto le imprese più grandi, ma si tratta comunque di una tendenza interessante, che potrebbe trovare presto diffusione anche nelle nostre Pmi…