Un clima di grande incertezza domina il voto che sarà espresso domani, e che venerdì 31 sarà reso pubblico, relativo alla trasformazione o meno in spa della cooperativa veronese. Il fronte guidato da Bedoni appare maggioritario, ma la soglia è dei 2/3 dei voti validi. I ribelli legati alla curia veronese sperano di bloccare la trasformazione e propongono nuovi ricorsi a Consob, paventando il rischio di brogli. La Cgil si dice preoccupata per i livelli occupazionali e chiede che Bedoni esibisca gli accordi. In Borsa il titolo cede il 2%
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