La viticoltura nell’Alto Polesine ha origini antiche e la sua diffusione assunse una certa importanza dopo le bonifiche del 1400-500 ad opera dell’Abbazia della Vangadizza, e dei nobili Bentivoglio. Nei bollettini del tempo si trova traccia di vitigni antichi: Turchetta, Corbina, Basegana, Groppello, Cremonese, Negretta, Rossiola, Uva d’Oro, Vernazzola, Mattarella, Piacentina e la Benedina. A fine Ottocento, dopo la filossera, i nuovi ibridi con piede d’innesto americano, (Clinton) non trovarono terroir favorevole; l’Adige e il Po che delimitano il territorio avevano creato con le loro inondazioni un ambiente non favorevole e la viticultura fu perduta. Fino al 2012 quando, assieme ad altri coltivatori, Comini di Giacciano – Comune dell’Alto Polesine – formò il gruppo AVSP dopo che era stati ritrovati, sparsi qua e là, i vecchi vitigni nel territorio. Con aiuto di Veneto Agricoltura e del Centro di Conegliano si dette inizio alla loro coltivazione.
A 8 anni di distanza la Cantina Comini può offrire, da uve Mattarella il Bianco Frizzante: colore giallo tenue, fiori bianchi al naso; buona acidità, piacevole al palato con un finale di mandorla amara. In fase di lavorazione la versione “metodo ancestrale” e anche la versione bianco fermo con la vendemmia 2020. Un vino da aperitivo che può accompagnare le carni bianche e il pesce lesso o crudo.
Invece, dalle uve di Turchetta Polesana, un IGT Rosso Veneto: elevata carica di antociani, colorazione intensa, sentori di viola e marasca con giusta nota amara finale. Si accompagna bene con l’anguilla e carni in umido.
Infine, dalle uve di Benedina; un Vino Rosso ancora praticamente sconosciuto: colore brillante, sapore rustico antico, gradazione modesta ma sostenuta da una piacevole acidità. Con lo stracotto di asino: abbinamento vincente. Prosit.
Cantina Comini Vittorio – Via Borgonuovo 1300, 45020 Giacciano (RO) –
Tel. 346 2205921 – [email protected]
In vendita (tutti) a circa 4 euro direttamente in cantina.