Muoversi come l’Araba Fenice per affrontare questo 2021 incerto: cogliere le opportunità di rinascita, cambiare elegantemente la rotta, potenziare le ali, guardare all’orizzonte. Queste le quattro indicazioni che Alessandro Martorelli, formatore Niuko ed Executive management consultant, ha proposto alle aziende che hanno partecipato all’ultima tappa di Maps for Future Keywords 2021: le parole per il futuro.
Rinascere. «Ammonta a 31,6 miliardi di euro (dato 2019) – ha spiegato il consulente – il valore dell’import dell’Italia dalla Cina: una quota significativa afferisce a settori produttivi molto presenti nel Nordest, penso ad esempio ai 5 miliardi dell’ottica o ai 3,8 miliardi per l’acquisto di macchinari. Questo 2021, indipendentemente dall’evoluzione della pandemia, sarà ancora segnato da difficoltà di approvvigionamento dall’estero: si aprono un po’ di occasioni per riprenderci una parte del mercato».
Cambiare elegantemente la rotta. «Flessibilità – ha spiegato il consulente – è un termine spesso abusato, ma questo approccio sarà più che mai necessario in quest’anno segnato dalla richiesta fluttuante. Le tecniche snelle di rimodulazione dei flussi proposte dalla lean diventano ancora più preziose, le aziende devono spingere sulla leva della flessibilità arrivando a dotarsi di macchinari con le ruote per poterli spostare di volta in volta dove necessario».
Potenziare le ali. «Le ali sono i fornitori: potenziare le ali significa stabilizzare la supply chain. Alcune medie e piccole imprese hanno cominciato a introdurre il Supply Chain Manager, che va formato ad utilizzare gli strumenti snelli e che in questo 2021 avrà il compito fondamentale di mettere d’accordo le funzioni aziendali per velocizzare il flusso verso il cliente, ma anche coinvolgere i fornitori chiave per costruire una filiera veramente unita».
Guardare all’orizzonte. «E’ necessaria – ha aggiunto Martorelli – una definizione chiara della durata nel tempo e dell’entità dei rischi, questo significa avere un piano B, forse anche un piano C. Anche qui, di nuovo, l’azienda ha bisogno dei suoi fornitori, in particolare ne deve scegliere alcuni con cui, anziché limitarsi a trattare qualche sconto, deve scegliere di costruire tutto, magari anche i propri prodotti».
Quattro caratteristiche, quattro indicazioni per “spiccare il volo” e far proprio quell’approccio ben riassunto da un’antica massima di Lao Tzu con cui Martorelli ha concluso il suo intervento: ciò che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.