Tutto comincia da una singola cellula. Una sola, tra migliaia di miliardi. Una cellula che si divide in due cellule uguali, e poi lo fa ancora, e ancora, e ancora, dieci, cento, mille, un milione di volte: una proliferazione che procede impetuosa e senza freni, seguendo la spinta all’immortalità iscritta nei geni. Una corsa paradossale, che porta la cellula a moltiplicarsi fino al punto di pagarne essa stessa il prezzo, uccidendo il corpo ospitante e scomparendo quindi assieme a lui.
Così il libro di Pier Paolo Di Fiore descrive la nascita e l’evoluzione di un tumore; conoscerlo e comprenderlo in ogni suo aspetto è l’unico modo che abbiamo per vincere la battaglia contro il cancro. L’autore, che è stato allievo del professore Umberto Veronesi ed ora è professore di Patologia generale presso l’Università degli Studi di Milano, ci guida alla scoperta di questo nemico invisibile, mostrandoci che cosa di lui abbiamo capito, in che modo lo abbiamo fatto e come stiamo riuscendo – lentamente – a sconfiggerlo. Di Fiore intraprende un percorso attorno e attraverso il mondo del canco – dalle mutazioni cellulari agli oncogeni, dai fattori di origine delle neoplasie alle tecniche di prevenzione -, con l’intento di smontare ogni falso mito e illuminare ogni zona oscura. Nel libro è indagata anche la storia sociale della malattia: una storia fatta di studiosi e dottori, di pazienti e delle loro famiglie, di dolorose sconfitte e insperati successi, di grandi intuizioni e madornali errori.
La narrazione di Di Fiore riesce a combinare abilmente l’autorevolezza dello scienziato e la sensibilità dell’uomo: le sue sono pagine che informano e commuovono, in cui prendono vita le storie eroiche di scienziati e pazienti e le speranze future. “Il prezzo dell’immortalità” è un emozionante racconto corale al quale partecipa anche una nuova voce narrante, quella della cellula tumorale stessa – «la regina nera» -, che racconta un’inedita versione della malattia. Attraverso questo racconto scientifico l’autore vuole dimostrare una volta per tutte che un tumore non è un caos imprevedibile, ma un programma logico che si muove secondo le leggi della biologia. E che quindi può essere affrontato, combattuto e sconfitto.