Il Fratta della Cantina Maculan festeggia i 40 anni con un’edizione limitata all’esatto numero di bottiglie del 1977, cioè 3.298. È stata usata la stessa bottiglia del tempo e l’identica etichetta “parlante”, che racconta passo passo la nascita del vino. Il rosso di oggi è differente da quello degli anni Settanta: il cabernet in purezza vent’anni fa ha lasciato il posto a un taglio bordolese, che s’è via via stabilizzato nelle percentuali e oggi è composto dal 68% di cabernet e dal 32% di merlot. “Fossero donne – spiega Fausto Maculan – quel vino tutto cabernet del passato può essere paragonato all’eleganza di Monica Bellucci, quello di oggi ha la grinta morbida di Belèn Rodriguez”.
Il Fratta è l’esempio della rivoluzione che Fausto Maculan, allora 26enne appena diplomato in enologia, ha introdotto a Breganze sulla Pedemontana vicentina. Importare su quelle colline il “metodo Bordeaux” voleva dire fare impazzire i contadini: tagliare i grappoli per avere più resa dalle vigne era considerato un assassinio. L’uva fatta riposare in cassette e l’appassimento nessuno l’aveva mai viste da quelle parti. Neanche il padre lo capiva ma lo lasciava fare. E se oggi un nume dell’enologia locale come Firmino Miotti, 84 anni di sapienza, indica Fausto come una benedizione per tutta la “doc” perché con il Torcolato ha fatto conoscere il nome di Breganze nel mondo, ha motivi da vendere. Il Fratta 2017 si presenta agli occhi con un colore rosso rubino brillante con sfumature violacee; al naso con un profumo molto intenso di bacche rosse, mirtillo, lampone e sentori di caffè. Il palato viene accarezzato con l’equilibrio dei tannini dolci e una struttura elegante. Prosit.
Fratta 2017 – Maculan Srl, Via Castelletto 3, Breganze (VI) –
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