Secondo la prima rete d'impresa tra le cantine vinicole italiane, la reazione del mercato ai nuovi listini proposti è stata diversificata, anche se gli importatori per l'estero in gran parte hanno accettato di ripartire in modo equo un rincaro previsto del 15-18%, con un 8% sostenuto dalla cantina con il mancato guadagno, un 5% di aumento dei listini e un 5% di assorbimento da parte dell'importatore
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