Spesso si tende a pensare che l’agricoltura sia qualcosa di naturale e che non dovrebbe essere corrotta dall’intervento della tecnologia sulle piante. Riflettendoci, però, la storia dell’umanità ci ha insegnato che la manipolazione genetica fa parte della nostra esistenza dagli albori, perché l’uomo ha cercato di correggere la natura e le sue leggi durante tutto il suo percorso evolutivo. Le specie che oggi vengono coltivate non sono frutto di un’evoluzione naturale, bensì di un processo artificiale di selezione operato dall’uomo, che ha portato a ottenere piante con una serie di caratteristiche tali da renderle inadatte a vivere in condizioni selvatiche. Nonostante il progresso tecnologico della manipolazione genetica sia ritenuto da molti “innaturale”, forse invece è proprio la strada da percorrere per affrontare il grande problema dei cambiamenti climatici, e non solo.
A parlarne sarà domani 26 maggio, in occasione dei Giovedì della Green Economy, in Libreria ItalyPost a Padova, Michele Morgante, docente di Genetica all’Università di Udine e autore del libro “I semi del futuro. Dieci lezioni di genetica delle piante”, pubblicato da Il Mulino.
Per un’agricoltura più compatibile con le esigenze ambientali non possiamo non affidarci al progresso genetico e all’utilizzo di tecnologie che permetterebbero di portare tale progresso nei campi. L’innovazione genetica, però, ha difficoltà a raggiungere il mercato, in particolare quello italiano, sia per vincoli normativi che per la mancanza di fiducia da parte del consumatore. Questa tendenza dell’utente a una visione distorta dell’agricoltura è rischiosa, perché nella velocità con cui ci stiamo avvicinando alla catastrofe ecologica, non possiamo permetterci un ritorno indietro nel tempo per recuperare vecchi metodi di coltivazione. Le tecnologie più avanzate, infatti, ci permettono di rinnovare il patrimonio varietale agricolo per renderlo più adatto alle sfide a cui è sottoposto, come il cambiamento climatico. Il libro, offre ai lettori dieci lezioni che aiutano a capire come le nuove tecnologie, tra cui l’editing genetico, possano consentire di produrre piante capaci di utilizzare al meglio i fattori ambientali (come acqua e fertilizzanti) e ottenere un’agricoltura più “biologica”.
L’evento si terrà dalle 18:30 alle 19:30 nella sala incontri “LAGO Place” della Libreria ItalyPost (Viale Codalunga, 4L, Padova). Condurrà la serata Maria Gaia Fusilli, collaboratrice L’Economia Corriere della Sera e VeneziePost. L’accesso è gratuito, ma è richiesta la prenotazione del proprio posto in sala al seguente link.