Il tavolo di crisi che si è tenuto oggi al Mise si è chiuso con cattive notizie. La multinazionale finlandese non intende ritirare la procedura di chiusura del sito di Bagnoli della Rosandra (Trieste). Dura la replica del ministro allo Sviluppo economico: “Traditi i criteri di comportamento e lealtà nei rapporti tra Paesi e persone”. Dai sindacati condanna all’unisono: “Decisione grave e inaccettabile. Tutte le parti coinvolte erano contrarie"
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