La ricetta di uno Spritz perfetto non esiste. In esso si trovano a coesistere due parti differenti: la parte globale è rappresentata dai classici bitter e aperitivi, mentre la parte locale è costituita dall’unicità del vino, suo componente indispensabile. Del resto, il tempo dello Spritz è un attimo di pausa, di sospensione e di attesa. Tante sono le tappe nella sua storia, ma fondamentale è stato il passaggio al moderno spritz: dopo aver sposato l’acqua fin dai tempi antichi, il vino ha infatti incontrato a metà ‘800 il rosso del Bitter.
Lo spritz soddisfa così il nostro desiderio di colore. Poi, una scorza di limone arrivato da lontano ed eccolo servito. Del resto, perché dividere quando si può unire? A maggior ragione se dall’unione di vino e acqua in prima battuta nasce qualcosa di unico e congregativo come lo Spritz. Bianco, rosso, Aperol o Select: non importa, basta che sia Spritz.
A raccontare questo e molto altro è Ettore Molon in “Slow spritz: come prepararlo, come berlo” (Ronzani Editore). Nel libro l’autore omaggia questa bevanda decantandone le sue origini, i suoi valori e infine, proponendone delle ricette. A parlarne saranno domani 4 ottobre alle 18.30 presso la Libreria ItalyPost di Padova proprio Molon e Giulia Capuozzo, collaboratrice di Veneziepost. L’evento si svolgerà in occasione del martedì del food, grazie al contributo di Loison, Astoria, Julius Meinl. Qui il link per l’iscrizione.