In seguito al “caso” derivati, generato dalla sottoscrizione di contratti derivati con 21 soggetti, tra banche e broker, per un valore di 1 mld, il Gruppo di Pordenone ha consegnato al Tribunale di Trieste la domanda di accesso agli strumenti di regolazione della crisi. L'azienda comunica in una nota: "Nel Piano di ristrutturazione che la società sta elaborando è previsto un importante rafforzamento patrimoniale al quale hanno già manifestato interesse soggetti italiani ed esteri”
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