Situato in una tranquilla via nel pieno centro di Verona, defilato rispetto alle carovane di turisti che ingombrano le arterie principali della città, l’Oste scuro rappresenta uno dei punti di riferimento della cucina di mare dei veronesi. Al
centro della cucina di Simone Lugoboni sta la selezione maniacale della materia prima e la volontà di renderle giustizia con poche, semplici mosse, a costo si sacrificare il proprio ego. Nella raccolta sala del ristorante o, con la bella stagione, nel romantico cortile interno, i protagonisti sono pesci, molluschi e crostacei, presentati nella loro versione “nuda e cruda” o in preparazioni garbate e ben equilibrate.
Certo, qui non si teme di omaggiare la grandeur, tanto nella selezione degli ingredienti quanto nell’allestimento: il servizio del caviale segue i dettami della grande ristorazione di un tempo, con blinis, uova di quaglia, crème
fraîche e altri classici accompagnamenti, e la selezione di ostriche farà divertire anche i buongustai più impenitenti. Per chi punta a portate meno impegnative (ma di soddisfazione), ecco la ricciola cruda con guacamole e pomodorino appassito, la pappa al pomodoro con schie fritte e aglio nero, o gli eccellenti spaghetti con rapa rossa, calamari e crema di melanzane allo
zenzero.
I dessert rispondono a gusto e semplicità, come nell’interpretazione della Pesca Melba. Carta dei vini all’altezza delle aspettative. Servizio cortese e competente. Conto tra i 75 e 120 euro, che possono aumentare nel caso si opti per crudità e caviale.