Tutto solo ed esclusivamente espresso (dalle paste fatte in casa ai dolci), con il menu che si adegua al pescato del giorno e alle stagioni. Dal 1997 Walter Zecchini dispensa sorrisi e buona tavola in questo locale di mare, prima al Rione S. Giacomo e poi vicino alle Rive a Trieste. Cucina autarchica, la definisce, dove non entra nulla di già pronto. Colto, musicista, appassionato di biologia marina, Walter attinge però anche alla memoria e non disdegna di proporre accanto al pesce a cui è vocato il locale, anche piatti-simbolo triestini, come la jota (minestra di fagioli, crauti e patate).
I menu cambiano alcune proposte anche quotidianamente e hanno come must le coreografiche degustazioni di antipasti – per i quali il ristorante è famoso – che invitano al piacere degli assaggi: il plateau di crudités; la tavolozza di Trimalcione (gran misto degli antipasti freddi); la padellata (gran sauté con tutti i sapori del mare); il Gran Gratin sono un trionfo. Si può comunque anche scegliere singolarmente fra deliziosi antipasti, come zuppa reale gamberi e fagioli; mantecato di branzino; canestrelli grigliati con feta; insalata di polpo alla triestina con patate. Si continua poi con pacchero con coda di rospo e zafferano o maltagliato casereccio all’uovo con busara di gamberoni e, passando ai secondi, scampi della Dalmazia in guazzetto allo zafferano; polpo grigliato su crema di Parmigiano; tagliata di tonno nostrano su crema di melanzane affumicate.
La cantina previlegia vini del Carso. Conto sui 50 euro. Degustazioni di antipasti a 25 euro.