Perché la capra è allegra? Perché si bea del luogo, prima di tutto: l’altopiano di Asiago a Gallio (VI), in quel maneggio Appaloosa, ricco di simboli dei nativi americani. Adesso è diventato un “bed&breakfast” con annesso ristorante di qualità che ha assorbito e diffonde una cultura molto salutare e poco new age. Stefano Fracaro e il suo staff puntano, infatti, sul ben-essere profondo piuttosto che sull’attrazione modaiola.
E allora si capisce perché la capra è allegra: la sua vita non è più sinonimo di durezza di comprendonio, condanna dell’ottuso, bensì di arricchimento dell’animo. Lei legge Jorge Luis Borges secondo cui “dormire è distrarsi dal
mondo”: mica poco. Fuor di metafora, la frase è presa come faro dagli organizzatori ed è, onestamente, un bel biglietto da visita per avvicinarsi al letto e alla filosofia dell’alloggio. Altre indicano i valori di natura, cibo territorio.
Sul fronte della gastronomia, la musica non cambia, anzi la melodia perfino migliora. Le capre forniscono alcuni ingredienti interessanti come formaggio o la panna cotta di latte caprino. La cucina è talmente frizzante da cambiare menu quasi ogni giorno. I piatti sono quelli classici della cucina veneta, con una giusta dose di vivacità personale. Si salta dai canederli ai bocconcini di vitello con porcini e polenta; dai bigoli rustici all’anitra al “coniglio in tecia”; dal passato di fagioli (autoctoni Seklèn) alla guancetta di maiale.
Carta dei vini corretta, rapporto qualità prezzo molto interessante: un menu completo gira intorno ai 40 euro.