Il calo dell’utile netto è da attribuirsi al contesto negativo per gli investimenti che ha caratterizzato il 2022, dopo i mercati finanziari estremamente favorevoli nel 2021. Al contrario, l’utile netto ricorrente 2022 raggiunge quota 221,1 mln (+25%), facendo segnare il “nuovo massimo storico del Gruppo”. Proposto un dividendo pari a 1,65 euro. Il Cet1 ratio si attesta a 15,6%. L’ad Mossa: “Usciamo più forti dall’anno peggiore della storia dei mercati. Sul piano triennale siamo in linea e per certe voci siamo avanti”
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