Tutto pescato di stagione, quindi, secondo la filosofia di “Slow Fish” e il motto di Carlo Petrini: “Buono, pulito e giusto”. Ecco perché è limitativo pensare che La Veneziana sia un semplice un ristorante di pesce. Perché a contorno del piatto sono servite motivazioni etiche. Con due parole d’ordine: “essenza” e “sostenibilità”. Per spiegare la prima basta assaggiare il pesce crudo con l’olio di Marostica che la sua famiglia produce. La seconda: nel menu non troverete pesci in via di estinzione, o frutto di pratiche di pesca non sostenibili.
La storia del locale arriva da lontano, da quando in bicicletta si andava a prendere il pesce che arrivava da Venezia alla stazione dei treni di Bassano. Il moderno ristorante nasce con Luigi Parise, papà di Davide, nel 1979. È ancora lui che perlustra, all’alba, i mercati del pesce veneziani per scegliere la migliore qualità. Davide e la sua brigata pensano al resto. Che non è poco.
Il menu è ricchissimo. Spazia dalla carta ostriche, tutte di alto lignaggio, ai freschi e fragranti antipasti come gli scampetti all’acqua di mare; dalla curiosa caprese di seppia alle alici di barrique 12 mesi. Tra i primi emerge per opulenza lo “spaghettoro” con ricci e crema di ostriche e poi tocca alle golose costicine di anguilla con fagioli borlotti. E anche tutto il pesce nobile.
Ben 300 buone etichette in cantina: molti i vini naturali e biodinamici. Menu degustazione: “Sostenibilità” a 65 euro; “Semplicità” a 90, “Creatività” a 130; alla carta circa 80 euro. A La Brasserie, aperta anche a pranzo, ottime pizze e buon pesce a 25/30 euro.
Piazza Libertà11 – Longa di Schiavon (VI) – Tel. 0444665500 – www.allaveneziana.it – [email protected]