‘Il mulino di Napoli’: recita così lo slogan di Antimo Caputo, azienda con sede nel capoluogo campano che si occupa di attività molitoria e produzione di farine. Un settore, quest’ultimo, altamente competitivo e caratterizzato da un’offerta vasta e diversificata di prodotti. Negli ultimi anni, tuttavia, si è assistito a una crescita nella ricerca di alimenti naturali, salutari e di alta qualità da parte dei consumatori: una domanda cui Antimo Caputo ha saputo rispondere con successo.
Come? Mantenendo un elevato standard qualitativo e sostenendo la filiera produttiva attraverso l’utilizzo di materie prime selezionate e di origine locale, il rispetto dei tempi di lavorazione e il monitoraggio costante del processo produttivo. Senza dimenticare che l’azienda è da sempre impegnata sul versante ambientale attraverso l’adozione di tecnologie e processi produttivi ecosostenibili.
Un successo certificato da un andamento economico positivo negli ultimi anni. Nel 2021, infatti, il fatturato dell’azienda è stato di 114,26 mln di euro, in crescita del 40,2% sugli 81,52 mln del 2020 e del 40,1% sugli 81,58 mln del 2019. Un valore, quello del 2021, più che raddoppiato rispetto al 2015, quando il fatturato era pari a 52,84 mln. In questi sette anni il tasso di crescita annuale composto è stato del 13,72%.
Anche l’Ebitda ha segnato un aumento tra pre e post-pandemia: era pari a circa 18,1 mln nel 2019 (per un Ebitda margin uguale al 22,15%), a 17,55 mln nel 2020 (21,53%) e a 21,42 mln nel 2021 (18,75%). Nel triennio, l’Ebitda medio è stato del 20,57%, a testimonianza di un’ottima performance finanziaria.
Nel 2021 l’Ebit, il reddito operativo, è stato di 16,37 mln e il risultato dell’esercizio è stato positivo, con un valore di 11,35 mln. Nello stesso anno il patrimonio netto è stato di quasi 97,5 mln di euro e l’azienda aveva cassa per 32,39 mln grazie a una Posizione finanziaria netta (Pfn) tecnicamente negativa.
Un dato, quest’ultimo, che porterà Antimo Caputo a investire l’eccesso di liquidità in nuovi progetti e attività di ricerca e sviluppo al fine di migliorare continuamente la propria gramma di prodotti. Il rapporto Pfn/Ebitda medio del triennio 2019-2021 è 1,7, il che indica una buona gestione del debito da parte dell’azienda.
Le agenzie di rating hanno assegnato ad Antimo Caputo lo score Aa, giudizio molto vicino al massimo grado di solvibilità per una società (rappresentato dalla tripla A). Il Roe, l’indice di redditività del capitale proprio, nel 2021 è stato dell’11,64%: l’azienda ha generato quindi un buon ritorno sui propri investimenti.
Antimo Caputo sarà tra le aziende che verranno presentate all’evento del 31 marzo a Palazzo Mezzanotte di Borsa Italiana a Milano. In questa occasione sarà resa nota la ricerca sulle 1.000 Imprese Champions realizzata dal Centro Studi ItalyPost e L’Economia del Corriere della Sera. Ad aprile, poi, 200 delle aziende Champions partiranno per un tour che toccherà Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e Marche, un viaggio per raccontarsi e approfondire i rispettivi percorsi di crescita.