(di Luigi Costa)
Nel 1908, 30 agricoltori di Gries fondarono l’omonima cantina; nel 1930 furono 18 agricoltori di Santa Maddalena, a dar vita alla loro cantina. Entrambe le cooperative con un obiettivo preciso. La prima, oltre che produrre, voleva far conoscere oltre i confini provinciali il Lagrein, un vitigno altoatesino autoctono. La seconda puntando da subito su di un vino abbastanza corposo ottenuto da uve Schiava, il Santa Maddalena. Il loro successo sta ormai scritto nella storia del secolo scorso. La storia contemporanea racconta invece le gesta della Cantina di Bolzano, nata nel 2001 dall’unione dei due marchi storici, che cinque anni or sono ha inaugurato una bellissima e modernissima struttura a nord-ovest della città. Una cantina che sembra sorgere dalle viscere del monte sovrastante con un impatto ambientale assolutamente compatibile con il territorio.
Tutto straordinariamente nuovo tranne la vocazione. Quella di fare, oltre che dei vini buoni, anche dei grandi vini. Come quello di cui ci occupiamo oggi: il Lagrein Riserva Taber, da sempre uno dei vini rossi di punta della casa da uve di un vigneto di 80 anni d’età. La fermentazione avviene in botti di legno mentre l’affinamento in barrique francesi dura un anno. Il colore è rosso granato scuro, quasi impenetrabile. Emana sentori di ciliegie, frutti di bosco maturi, violetta, eucalipto, vaniglia, cacao e spezie. In bocca si presenta intenso e persistente, con elegante freschezza e con tannini nobili e morbidi. Privilegia le carni rosse, la selvaggina e i formaggi stagionati. Un vino che può tenervi compagnia per molti anni sempre scaldando il cuore. Prosit