Saper analizzare e raccontare le caratteristiche del sistema produttivo italiano, al fine di promuoverne una “nuova narrazione”. Ma anche favorire una crescita culturale, incoraggiando, e dunque valorizzando, quella che è una moderna cultura d’impresa. È con questi obiettivi che torna a Vicenza il Premio Letteratura d’Impresa, un riconoscimento a quelle produzioni editoriali che in modo originale e innovativo sanno raccontare luci e ombre di ciò che sta dietro le quattro mura di una fabbrica. Mai come in questi anni, infatti, le imprese sono state protagoniste della ripresa economica del Paese e hanno dato vita a storie, passate e presenti, che meritano di essere raccontate, lette ed ascoltate. Storie che, secondo il presidente della Giuria Antonio Calabrò, devono “uscire dalle loro mura e diventare di tutti”.
Giunto alla sua terza edizione, il Premio – promosso da ItalyPost e l’Economia del Corriere della Sera e in partnership con FineFoods and Pharmaceuticals e auxiell – entrerà nel vivo in occasione del Vicenza Città Impresa, dal 14 al 16 aprile, quando verrà selezionata la cinquina finalista. Nei mesi scorsi, infatti, il Comitato Tecnico del Premio ha selezionato la shortlist che passerà ora alle mani della Giuria composta da Elisabetta Bani, Gregorio De Felice, Dario Di Vico, Giorgio Ferraris, Enrica Acuto Jacobacci, Piero Luxardo, Giuseppe Lupo, Daniele Manca e Giuditta Marvelli. Ma anche Franco Mosconi, Ivana Pais, Marco Panara, Paolo Possamai, Francesco Timpano, Francesco Vena, Luca Vignaga e Federico Visentin.
A contendersi un posto nella cinquina finale saranno “Che il mondo ti somigli” di Allegra Groppelli e Beba Slijepcevic (Sperling & Kupfer) che verrà presentato venerdì 14 alle 15 al Palladio Museum . Alle 16 sarà la volta di “Chi dà luce rischia il buio” di Giulia Ciarapica (Rizzoli). Riccardo Illy presenterà il suo “L’arte dei prodotti eccellenti” (La nave di Teseo) alle 17 con Nicola Saldutti, caporedattore Economia Corriere della Sera. Fra i finalisti anche “Adriano Olivetti. Un italiano del Novecento” di Paolo Bricco (Rizzoli): verrà presentato sabato alle 11. “Storia confidenziale dell’editoria italiana” (Marsilio) sarà invece presentato dall’autore Gian Arturo Ferrari alle 12. Severino Salvemini parlerà del “Quid imprenditoriale” (Egea) nel pomeriggio, alle 15, in dialogo con Francesco Timpano docente di Politica economica Università Cattolica del Sacro Cuore. Alle 16 sarà la volta di “Al di qua del fiume” (Nord) con l’autrice Alessandra Selmi e Giuditta Marvelli. Fra i finalisti anche Marco De Masi con “Il mestiere dell’uomo” (Luiss University Press) che interverrà alle 17. Mentre Francesco Casolo racconterà “La salita dei giganti” (Giangiacomo Feltrinelli Editore) domenica alle 10. Chiudono il gruppo di semifinalisti Leonardo Del Vecchio” di Tommaso Ebhardt (Sperling & Kupfer), “Oltre il limite del cielo. Storia di un’impresa alla conquista dello spazio” di Giovanni Caprara (Giunti Editori), oltre a “Il fuoco sotto al caffè” di Luca Iaccarino (Mondadori Electa).
Sarà uno di questi titoli ad aggiungersi al palmares del Premio, dopo le vittorie di Alberto Albertini con “La classe avversa” e la vincitrice dello scorso anno, Veronica Galletta, con “Nina sull’Argine”.
E la selezione della cinquina finale sarà proprio domenica 16 aprile alle ore 15 presso Palazzo Opere Sociali. Da qui usciranno i cinque i titoli che passeranno nelle mani della Giuria di Lettori, composta da 200 membri tra imprenditori, docenti, rappresentanti delle associazioni di categoria e degli istituti di ricerca, giovani laureandi di facoltà attinenti ai temi del Premio. A loro il compito di decretare il vincitore, che verrà annunciato l’11 novembre 2023, in occasione del Bergamo Città Impresa.
Per partecipare ci si può prenotare qui cliccando sui singoli eventi di interesse: https://www.festivalcittaimpresa.it/plett/.