Mancano manager e dirigenti, ma anche operai specializzati e conduttori di impianti. La crisi del talento non è mai stata così forte. L’ultima denuncia arriva da Assolombarda che con Excelsior ha fotografato il mancato incontro tra domanda e offerta di lavoro a partire dagli oltre 900 mila gli annunci pubblicati su web in Lombardia nel 2022 e analizzati dalla piattaforma Wollybi.
Gli annunci si concentrano principalmente a Milano – oltre 300 mila – dove le figure più ricercate sono specialisti con alta conoscenza teorica (oltre 200 mila annunci) e manager (70 mila annunci). Parliamo di professionisti che le aziende in un caso su due non trovano. Il 50% delle domande va a vuoto. Soprattutto, è sempre più difficile trovare profili specializzati nelle scienze della vita e direttori e direttrici generali di aziende. Nel 67% dei casi, denuncia Excelsior, è impossibile trovare qualcuno che si candidi per queste posizioni o che, quando lo faccia, sia effettivamente preparato/a per il ruolo.
Ricerca e sviluppo, 18mila annunci nella sola Lombardia
È superiore al 60% anche il numero di ricerche che resta senza risposta per le posizioni da ingegnere, mentre nella categoria “Dirigenti e Manager” la figura più ricercata in assoluto con 18 mila annunci in Lombardia è quella del/la Dirigente R&S. Anch’essa irreperibile, o quasi.
Tornando alla classifica generale, le figure più ricercate subito dopo “Dirigenti e Manager”, sono i profili esecutivi come impiegati/e d’ufficio e commerciali, tecnici (17% delle domande) e colletti blu. Le figure non qualificate rappresentano il restante 14%: una quota relativamente contenuta, anche se va considerato che per questa tipologia di figure sono principalmente altri i canali di ricerca.
Per i tecnici, in particolare, secondo la rilevazione Excelsior basata sui programmi di assunzione delle aziende, la difficoltà di reperimento in Lombardia riguarda quasi il 50% delle ricerche. In particolare, è complicato trovare tecnici/che della salute, della gestione dei processi produttivi e in campo ingegneristico. Ma la figura più richiesta in assoluto è quella di addetto/a amministrativo, seguita a distanza da disegnatori/trici industriali, rappresentanti di commercio e responsabili degli acquisti.
Contabili e impiegati, trovarli è (un po’) più facile
Quello impiegatizio sembra essere, invece, l’ambito in cui è più facile reperire personale: le assunzioni “difficili” scendono infatti al 30%. Le figure più ricercate sono quelle da aiuto contabili e addetti/e ai servizi finanziari. Per i profili commerciali, le difficoltà – per quanto più contenute – permangono nei servizi sanitari e nelle attività di ristorazione.
Operai specializzati, l’ago nel pagliaio
Molto più complesso è, invece, reperire operai/e specializzati/e e conduttori/trici di impianti. Moltissimi annunci superano il 60% delle candidature introvabili o inadeguate: parliamo di meccanici riparatori (67,4%), installatori elettronici (66,6%, fabbri (66,0%), fonditori (64,8%), operai edili (66,8%), nonché del legno (62,5%) e della grafica (61,1%).
I numeri, quindi, sono chiari: le imprese cercano talenti che il mercato non offre. Ed è anche una questione di competenze. Le più richieste, ricorda Assombarda, sono quelle digitali, la conoscenza delle lingue straniere, le tecniche di servizio al cliente e la comunicazione. Ma sono fondamentali anche problem solving e gestione del tempo, flessibilità e gioco di squadra, proattività e pensiero analitico. Dove trovarle resta il grande tema a cui il mondo del lavoro (e della formazione) sono chiamati a rispondere.