Si scrive Čok e si legge “Cioc” ovvero “dolcezza”, un nomignolo che Sergio Jugovac, padrone di casa, si porta dietro sin da quando era un ragazzino. Se inizialmente si pone professionale e serio, ecco che quel vezzeggiativo emerge assieme a un’indole accogliente, sempre con un occhio di riguardo al cliente assieme alla moglie Vilma che non è da meno, anzi con qualche sorriso in più. Gli interni della Konoba sono curati come una piccola bomboniera, il ventilato porticato esterno è in armonia con il contesto tradizionale e familiare. La cucina è affidata al figlio Villian che dopo il diploma all’alberghiero di Parenzo si è subito dedicato al ristorante di famiglia. Protagonista assoluto è il mare e la lista delle vivande è decantata a voce, in base al pescato del giorno mostrato in bellavista al tavolo. Tra gli antipasti imbattibili sono i crudi come la tartara di tonno, gli scampi del Quarnaro, ostriche locali e il carpaccio di branzino, magari accompagnati da tartufo istriano. Da sempre la specialità di Čok è il prezioso branzino selvaggio rigorosamente cotto a vapore, una tecnica che trattiene profumi, succhi e la naturale sapidità. Appena sfilettato sul piatto (guancette comprese) non c’è bisogno d’altro, a parte un filo d’olio istriano di grande levatura. In cantina la Malvasia è la grande e incontrastata protagonista, molto interessanti le referenze biologiche e biodinamiche locali. Per un ottimo pranzo si spendono 60 euro.
Sv. Antona 2 – Cittanova/Novigrad (Istria–Croazia)
Aperto: pranzo e cena – Turno di chiusura: mercoledì – Ferie: gennaio e prime due
settimane di febbraio – Carte di credito: tutte