Cenare al Gritti, nella terrazza sul Canal Grande aperta da aprile a ottobre, dà un po’ la sensazione di immergersi in una cartolina. Bacino San Marco, isola di San Giorgio, Punta della Dogana, basilica della Salute, ponte dell’Accademia. Sono tutti luoghi che si possono vedere in pochi secondi, alzando lo sguardo dal piatto. In inverno, invece, quando le condizioni meteo non consentono di cenare all’esterno, gli occhi si riempiono della bellezza raffinata e non sfarzosa di uno degli hotel più belli di Venezia. Daniele Turco, chef trevigiano, ha studiato a fondo nei libri dell’Archivio di Stato la cucina della Serenissima, arrivando a proporre un intero “Menu del Doge”, rivisitando alcuni piatti che comparivano nelle cronache e nei ricettari del XVI secolo come il Saor di colombini che ogni tanto compare in carta. Turco non guarda solo al passato ma si guarda letteralmente attorno e approfitta della ricchezza delle isole della laguna per coltivare un orto che, in un palazzo sul Canal Grande, non sarebbe possibile. Così, da Mazzorbetto, nella tarda primavera fa arrivare le castraure, che vengono esaltate fritte in un piatto con cagliata di capra e olio al timo. Il risotto con scampi “alla Hemingway” incontra sempre un alto gradimento e un posto fisso in carta. Notevole anche l’anguilla con il suo ristretto, erbette di campo, alghe e sesamo. Ricercata la selezione dei formaggi e dolci suadenti. La carta dei vini spazia fra le grandi etichette italiane e straniere. Circa 145 euro. A pranzo menu e conto più leggeri.
Campo Santa Maria del Giglio 2467 – Venezia
Tel. 041794611 – www.clubdeldoge.com
Aperto: a cena – Turno di chiusura: mai – Ferie: mai – Carte di credito: tutte