Non è semplice ricordare le glorie delle stagioni passate senza rimanere intrappolati nella nostalgia, ma con la determinazione e lo sguardo ben fisso al futuro è possibile. A patto, naturalmente, di avere il coraggio di trasformarsi. Lo sa bene Paola Secchi, patronne del ristorante Perbellini, senza dubbio una delle insegne che nei decenni passati ha maggiormente segnato l’alta cucina veronese, e che oggi si reinventa con una proposta informale e agile. La trasformazione riguarda la vocazione del locale, fondata su piatti semplici e ben eseguiti, che soddisfano il palato senza rinunciare a vivacità e competenza tecnica, ma non il savoir-faire, forte di lunghi anni di esperienza a servizio della clientela. Il risultato è un locale pensato per accompagnare la clientela durante l’intero arco della giornata, dalla colazione (i Perbellini nascono, del resto, come leggendari pasticceri), fino a sera. Dalla cucina, guidata da Stefano Deon, storico membro della brigata, escono piatti di impostazione classica ma non antiquata, popolari e comprensibili: spaghettoni al sugo di pomodoro, burrata e limone; tartare di Fassona con emulsione d’uovo e cetrioli; e ancora secondi piatti della tradizione, come la cotoletta con le patatine fritte. Irrinunciabile il capitolo dolci, dove troneggia la millefoglie ‘strachin’, che ha dato a questa famiglia il lustro che si merita. Carta dei vini di alto livello, con bella mescita. Servizio preciso. Sui 35 euro.
Via Muselle, 130 – Isola Rizza (VR)
Aperto: pranzo e cena – Turno di chiusura: domenica sera e lunedì – Carte di credito: tutte