L'indagine ha consentito di identificare 16 soggetti coinvolti. Il sistema prevedeva che gli automezzi trasportanti prodotti energetici venissero dotati di targa estera. Una volta in Italia, venivano trasbordati su autocisterne italiane: così era possibile evadere il pagamento delle accise sulla vendita dei prodotti stessi. L’attività illecita è stata messa in atto 41 volte
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