Frutto di un desiderio covato a lungo, ovvero quello di trovare un posto tutto suo, Filia è il nome del ristorante di Michael Silhavi, dedicato a sua figlia Cloe. Uno spazio defilato rispetto al centro, elegante nella sua intima sobrietà, dove questo giovane cuoco dalle solide basi gastronomiche propone la sua visione di cucina. Esperienze importanti, tra cui quella con Giancarlo Perbellini, Michael si ispira alla tradizione veronese traducendola in piatti moderni e trasportandola in giro per il mondo senza mai stravolgerne il gusto, con una mano che rivela competenza e attenzione ai dettagli. Cinque tavoli in tutto per due menu (Tuffi e Capriole, entrambi proposti a 85 euro con la possibilità di aggiungere con 15 euro gli squisiti spaghettini freddi mantecati alle ostriche) che seguono l’andamento delle stagioni. Si può cominciare con il crudo di seppia con pesca, pistacchio e basilico per proseguire con l’ottimo risotto con pomodoro, anguria e limone o ancora con le gustose mezze maniche con acciughe e cipolla bruciata. Molto buona anche la coda di rospo con scarola, wasabi e cetriolo. Non da meno la succulenta vacca Gallega con porri, patate e chipotle. Si termina in dolcezza con la meringata di yuzu e liquirizia. Interessanti gli abbinamenti al calice proposti da una carta dei vini adeguatamente strutturata che prevede etichette sia tradizionali sia ‘naturali’. Alla carta si spendono 65 euro per tre portate.
Via Francesco Anzani, 19 – Verona
Tel. 3887249430
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