La Regione ha ritoccato oggi la delibera del 5 febbraio sul fine vita rafforzando le motivazioni che hanno portato alla scelta di un unico Corec (Comitato di etica regionale) anziché dei Cet (Comitati di etica territoriale) come organismo di consultazione per le richieste di suicidio assistito. La revisione fa seguito alle critiche sollevate dal comitato nazionale di Bioetica che ha contestato la decisione della giunta Bonaccini (che si appella ad un decreto del Ministero della Salute). L’assessore Donini: “In attesa di una legge nazionale, confermiamo la nostra scelta”. Non ci stanno le opposizioni: “Un federalismo in salsa emiliana, che ci distingue dalle altre regioni. Andiamo avanti con il ricorso”, dice Castagnini (Fi)