CoVino ha il fascino dei bistrot parigini ed eredita la filosofia genuina di Andrea Lorenzon che, insieme a Cesare Benelli del ristorante Al Covo, ha lanciato il progetto appetitoso e beverino. Qui le scelte del vino sono alla pari con quelle della cucina e gli ingredienti, da vigneti, orti e mare sono ricercati secondo schiettezza, valori e qualità.

Tra i piatti da incorniciare: la bolognese gratinata con il ragù di mamma Liviana, i calamari “cacciaroli” grigliati con fonduta di sedano rapa e paprika dolce. A pranzo (circa 50 euro), anche la formula “Fa ti” (fai tu…), una delega alla cucina di preparare 3 piatti e un dessert (per tutto il tavolo) a 49 euro per persona. La cantina può accompagnare il pranzo con abbinamenti impeccabili. Per la cena ci si trasferisce al nuovo Pietra Rossa (Castello 2877/2878 – tel. 0414067887): Andrea Lorenzon ha scelto di ricordare, nel nome, quella macchia sul selciato (da non calpestare mai!) che ricorda un luogo al sicuro dalla peste del 1630.

Anche in questa nuova realtà, il vino è essenziale quanto le ricette. Si tratta di prodotti autentici, veri, genuini, eccellenze ricercate con passione pura. Con la stessa cura si sceglie il pesce dell’Adriatico dal mercato cittadino del Tronchetto. Il progetto Osti in Orto porta in tavola la verdura bio dell’isola di Sant’Erasmo, e la carne da allevamenti etici. Tra i piatti da ricordare c’è il Gioco Kamado: verdure bio insieme a pesce o carne alla griglia secondo gli acquisti di giornata. La carta dei vini è a “moto perpetuo”. Degustazione e conto rispecchiano la filosofia di CoVino.