E se fosse possibile produrre una plastica che non fa male all’ambiente? Una plastica biodegradabile, prodotta con materiali di scarto, “green”? In realtà, un materiale del genere, in natura, esiste già, è il Pha. È questa l’intuizione di Marco Astorri: non un chimico, ma un semplice grafico pubblicitario di Bologna che ora deve solo essere il primo a trasformare quell’intuizione in realtà. È così che nasce Bio-On, un’azienda che si avvale di un singolare modello di business improntato non sulla vendita del Pha, ma della licenza per il suo utilizzo. Il successo non tarda ad arrivare: grazie a uno stile comunicativo entusiasta e all’emergere di una coscienza ambientale nel mercato, investitori e aziende fanno a gara per avviare collaborazioni con la neonata impresa bolognese. Nel giro di pochi anni, l’azienda compie il salto di qualità e arriva in Borsa, raggiungendo la quotazione di un miliardo: è il secondo «unicorno» italiano dopo Yoox, uno dei pochissimi in Europa. Le cose si incrinano però quando la direzione avvia la costruzione di un impianto produttivo, molto più costoso del previsto, e soprattutto quando, con un video su YouTube, il misterioso shortista Gabriele Grego accusa Bio-On di essere un’impresa fittizia, truffaldina, che non ha mai prodotto nulla e che ha ingannato i suoi investitori. È l’inizio della fine: uno tsunami finanziario e giuridico si abbatte sull’azienda, mettendo fine al sogno di una plastica pulita per un pianeta diverso.
L’incontro si inserisce nel ciclo di appuntamenti che porterà grandi autori in Libreria ItalyPost dai primi giorni di settembre fino a dicembre. Un programma quest’anno ancora più ricco degli scorsi anni e rafforzato dalla partnership con Il Mattino di Padova, il quotidiano locale del gruppo Nord Est Multimedia che co-promuovendo gli incontri con ItalyPost offrirà alla città un’occasione di confronto con alcuni dei più rilevanti nomi del panorama culturale e imprenditoriale italiano.