Il concetto di ‘miglioramento continuo’ è centrale nelle imprese: riecheggia nei reparti produttivi, viene discusso nei board societari ed è citato dai manager come obiettivo strategico. Spesso associato alla filosofia Kaizen, resa celebre da Toyota negli anni Ottanta, questo concetto richiede strumenti concreti e metodologie affidabili per essere applicato in modo efficace. Misurare le performance attuali, confrontarle con standard di riferimento e tradurle in azioni efficaci è il cuore del miglioramento continuo.
Un metodo fondamentale in questo contesto è il benchmarking operativo, strumento essenziale per tutti i direttori operations: consente di individuare best practice, ridurre gli sprechi e trasformare metriche di performance in risultati concrete. Non si tratta solo di raccogliere dati, ma di definire una strategia strutturata, utilizzare tecnologie avanzate e promuovere una cultura aziendale orientata all’innovazione.
Sarà questo il tema del nuovo numero del settimanale OperationsManager, che sarà disponibile sul sito operationsmanager.it a partire dal primo pomeriggio di domani. L’inserto dedicato al mondo dei processi e dei loro architetti nelle fabbriche, edito da ItalyPost in collaborazione con auxiell e AzzurroDigitale, vedrà intervistate quattro imprese (e quattro loro protagonisti) dislocate in varie regioni d’Italia: Komatsu Italia Manufacturing, Progress Profiles, Revo e Vdp Fonderia.
Un primo passo cruciale nell’attività di benchmarking è l’individuazione dei cosiddetti Kpi (Key Performance Indicator, ossia ‘indicatori chiave di prestazione’) più pertinenti. Parametri classici come efficienza, lead time, qualità, costi, produttività e scarti sono essenziali, ma oggi le aziende avanzate monitorano anche metriche legate alla sostenibilità, come l’impatto ambientale della propria supply chain e il consumo energetico per unità di prodotto. Tendenzialmente, però, i Kpi non sono statici, bensì si evolvono con il mercato e si adattano ai diversi obiettivi aziendali.
Una volta individuati, lo step successivo è quello della raccolta dei dati. Nel caso di benchmarking esterno, questi possono provenire da fonti esterne come studi di settore, report di associazioni industriali e database pubblici. Il benchmarking interno, invece, si basa sulle informazioni raccolte tramite Erp, Mes, Crm e altri software di gestione.
In questo senso, allora, automatizzazione e digitalizzazione consentono di ottenere insight aggiornati in tempo reale, migliorando la capacità decisionale. L’applicazione di Intelligenza Artificiale e soluzioni di machine learning promettono inoltre di riuscire a identificare pattern nascosti e suggerire azioni correttive con una precisione mai vista prima: a oggi, però, nonostante le sperimentazioni il loro ruolo rimane ancora tutto sommato marginale.
La frequenza delle analisi è un altro elemento che i direttori operations delle aziende intervistate nel numero di domani enfatizzano. Le imprese raccolgono report su base mensile, trimestrale o annuale, ma tramite la tecnologia a loro disposizione hanno dati aggiornati quotidianamente. Questo permette loro di reagire rapidamente non appena vengono individuate delle inefficienze mitigando i rischi operativi e di ottimizzare i processi.
D’altronde, come si diceva sopra, il vero obiettivo del benchmarking è trasformare le analisi in azioni concrete. Il coinvolgimento dei team aziendali è perciò essenziale: formazione e sensibilizzazione sulle best practice identificate garantiscono che le innovazioni necessarie siano implementate con successo. Altrimenti, il rischio è che le resistenze al cambiamento possano rappresentare degli ostacoli.
Per questo il benchmarking richiede metodo e continuità da parte di tutti. Le aziende che adottano un approccio strutturato, investono in tecnologie adeguate e coinvolgono attivamente i propri team ottengono miglioramenti significativi in termini di efficienza, costi e qualità. E così, in un mercato sempre più competitivo, il benchmarking non è solo uno strumento di controllo, ma diventa una leva strategica per garantire un miglioramento continuo e sostenibile nel tempo.