Fino al 30 marzo il museo degli Eremitani propone una retrospettiva con oltre 100 opere dell’artista veneziano, capace di anticipare le sperimentazioni di Alberto Burri con le plastiche e le mappe di Alighiero Boetti. Caraceni dal ‘59 pone al centro dei suoi lavori il filo metallico teso, non solo un riferimento al tombolo usato per i merletti nella sua Chioggia natale ma anche una metafora dell’uomo e della sua esistenza
I contenuti di VeneziePost sono a pagamento.
Per visualizzare questo articolo e tutti i nostri contenuti scegli tra queste opzioni
Per visualizzare questo articolo e tutti i nostri contenuti scegli tra queste opzioni