Durante l'incontro al Mimit il fondo tedesco, che aveva rilevato il sito produttivo triestino a fine gennaio ribattezzandolo "Adriatronics", cede alle pressioni di Ministero e Regione per vendere a un investitore che punti alla re-industrializzazione. Due i soggetti interessati ad acquisire lo stabilimento specializzato in componentistica elettronica: un fondo israeliano e uno ceco
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