Se con il libro “FuTurismo”, Michil Costa, patron del prestigioso Hotel La Perla di Corvara, ha spiegato la sua visione sul futuro del turismo di montagna e della sua sostenibilità, affidando la sua “Stüa”, la sala gourmet, allo chef Simone Cantafio ha voluto dar corpo a una visione futuristica anche della cucina. In forza da metà 2021, Cantafio è considerato uno degli ultimi allievi di Gualtiero Marchesi e vanta un’ultradecennale esperienza internazionale con mostri sacri del calibro di Georges Blanc prima e Michel Bras poi. Un cambio di registro che incide profondamente nello stile della casa mettendosi al passo di quelle scelte più radicali che esprime già la carta dei vini che abbonda di vini naturali ed etichette di vignaioli biodinamici.
Così, nei due menu degustazione (“Trasformaziun”, 155 euro e “Perzeziun” 135) prevale l’uso delle verdure, che fanno da leitmotiv per le sue creazioni. Un trionfo di melanzane, coste, barbabietole e pomodori coltivati nei due orti che lo chef calabrese ha fatto allestire nella vicina località di Marebbe e in Calabria, a casa sua, a 1266 chilometri di distanza. Un chilometro zero che “riunisce tutto lo Stivale” spiega Cantafio.
Ecco allora il peperone arrostito con biglie di tempura e ceviche di pescato “petite bateau”. Poi le sfoglie di radici estive insaporite dal latticello “de tigre” e panace selvatico così come le melanzane bianche e nere cotte lentamente a farcire un cannellone di pasta fresca al ragù fine d’agnello della Val di Funes. Cucina d’alta quota e alta scuola.
Strada Col Alt 105 – Corvara in Badia (BZ)
Tel. 0471831000 – www.hotel-laperla.it – [email protected]