Il festival torinese punta su un’identità molto chiara, data dal focus su tematiche sociali, tendenzialmente care a un pubblico di sinistra. Saranno oltre 24 le locations, sparse in una grande città, e bisognerà vedere se il fattore logistico inciderà sulla partecipazione. Sono 160 le iniziative, con oltre 400 persone che prenderanno la parola, 3 i premi Nobel, 7 i ministri
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