Ade Zeno non esiste, come persona. È - lui dice - un eteronimo che non si identifica pienamente con l'autore in carne ed ossa. E anche se quell'"Ade" non può che rimandare alla morte che in questo "L'incanto del pesce luna" la fa da padrone, ogni altra interpretazione è sconsigliata. Ade Zeno, dunque è il quinto finalista del Campiello con un libro disturbante, per qualcuno splatter, che certo non risparmia nulla, neppure il cannibalismo, al lettore. Riprendiamo l'intervista apparsa su i quotidiani del Gruppo Gedi Venerdì 14 agosto
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