Alessandro Gilmozzi, nume tutelare del “Molin” di Cavalese, l’antico mulino del Seicento, uno dei simboli del capoluogo della Val di Fiemme, si conferma uno dei cuochi più celebrati e più talentuosi nel panorama della ristorazione italiana, e non solo. Ambasciatore del Gusto, non ama le luci della ribalta e i salotti televisivi, pur vantando una cultura di respiro internazionale acquisita alla corte dei personaggi più blasonati dell’haute cuisine (da Ferran Adrià ad Alain Ducasse). Ama la discrezione e l’umiltà. Doti rare che ritroviamo nelle sue creazioni che sono il frutto di una ricerca certosina.
Da 25 anni sperimenta materie prime inusuali come i licheni, le cortecce, le gemme del cirmolo, la resina degli abeti, il muschio, le bacche di ginepro, le foglie, le erbe, i fiori di montagna. Trasforma le antiche ricette del territorio in autentici capolavori. Emozionante la “Miniature Wild”: macaron di pasta Felicetti; lingua di manzetta mineralizzata, polipodio, cannella e gelato alla senape di Fiemme; la lepre con il plin; lo spaghetto quadrato Felicetti; il risotto; il pane; la minestra di funghi; la radice di prezzemolo; la guancia di cervo brasata. E per concludere il viaggio un gelato di panna infusa con corteccia di pino silvestre accompagnato da tre diversi crumble: nocciole, radice di liquirizia selvatica, germogli di muschio e mirtillo essicato.
Superba la carta dei vini, consigliati magistralmente dal maître sommelier Davide Rovagnati. Menu degustazione di otto portate a 140 euro; di tredici portate a 170 euro. La magica atmosfera è compresa.
Via Muratori, 2 – Cavalese (TN)
Tel. 0462340074
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