Puoi anche perderti nella campagna tra Venezia e la laguna prima di arrivare al traffico della statale Romea. Ma di certo vale un viaggio l’esperienza dell’Antica Osteria Cera, punto di riferimento da 56 anni in un territorio da sempre in equilibrio fra terra e acqua. Lionello Cera guida una cucina di grandissimo livello aiutato da una brigata collaudata che non fa errori muovendosi tra i tavoli all’interno di una sala grande dove dominano il bianco e il grigio scuro e in cui spazi e situazioni sono divisi da eleganti teli bianchi modulabili. Bisogna portare rispetto per un maestro come Lionello Cera, che continua ad avere nella ricerca e nell’innovazione il proprio punto di forza dopo tanti anni di cucina.

Il ristorante oggi propone due percorsi, Azzurro dedicato alla ricerca, con piatti crudi e cotti, e Oppure (nome che, a dir la verità, non valorizza troppo la bontà e il livello del percorso) con i piatti storici. Oltre a una proposta “Verde” di cinque piatti. Rispetto alla nostra ultima e prima visita, otto anni fa, fatta salva la materia prima di altissima qualità, troviamo sapori più decisi che delicati. Segno di forza e di volontà: Lionello Cera ti fa assaggiare il mare in tutta la sua potenza con l’uso intelligente delle alghe e piatti veramente sorprendenti, come l’Acqua pazza… cruda o la Zuppa di coda di rospo o ancora la Latte di cozza al limone.

Menu degustazione da 225 a 240 euro. Per gli abbinamenti chiedete aiuto al sommelier, vi accompagnerà in un viaggio enoico che si sposerà ai preziosi tesori che escono dalla cucina di Cera.