Da Volkswagen a Mercedes-Benz e ThyssenKrupp, la crisi dell’industria tedesca si propaga sulle filiere italiane. I tagli dell’automotive risparmiano la Motor Valley, ma i fornitori delle grandi case automobilistiche devono ricorrere alla cig. Tra i gruppi in difficoltà presenti in Italia anche Sole Components e Basf
Tra i due Paesi un giro d’affari di 164,3 miliardi. Il calo del ’23 ha penalizzato soprattutto l’export italiano (-3,6%). La Germania è in pole position anche per numero di investimenti diretti in Italia, con oltre 1.700 imprese controllate e circa 96 mld di fatturato. Buck (Camera di Commercio Italo-Germanica): “Macchinari, elettrotecnica ed automotive in difficoltà. Nel futuro green tech, aerospazio e tecnologia militare”
Il settimanale Monitor online da domenica 20 ottobre dedica un approfondimento alle difficoltà delle grandi imprese tedesche, alle ripercussioni sulle aziende italiane e agli effetti della recessione tedesca sull'economia dell’Italia. Viaggio tra le cause e gli effetti di una contrazione che sta modificando il panorama industriale e i rapporti tra i due Paesi
La multinazionale svizzera ribadisce la volontà di chiudere i siti milanesi di San Giuliano (100 addetti) e Pieve Emanuele (50). Sindacati sul piede di guerra. L'azienda cita decisioni strategiche della casa madre. La procedura durerà 75 giorni e le lettere di licenziamento potrebbero arrivare sotto Natale
Per il presidente del Gruppo Clerici di Brescia (prodotti idrotermosanitari e arredobagno) “bisogna seguire la strada tracciata dall’elettrico. Nel nostro settore la partita riguarda chi fattura almeno 100 mln, il mercato ha bisogno di player più grandi. Anche noi abbiamo iniziato a trattare prodotti elettrici. L’edilizia privata soffre per la fine dei bonus e del rimbalzo post Covid, l’edilizia pubblica attende i benefici del Pnrr”
Il settore cresce a ritmi vertiginosi grazie alle acquisizioni. Il risultato è che idraulici ed elettricisti hanno a disposizione punti vendita sempre più moderni e assortiti. Ma le imprese italiane oltre i 100 mln sono una decina e la distanza dai mercati più evoluti come gli Usa è ancora notevole. Comoli Ferrari: “Bisogna puntare sulle aggregazioni per non diventare prede degli stranieri”
Il presidente e ad dell’azienda controllata dalla multinazionale francese, attiva nella distribuzione di prodotti e soluzioni per il mercato elettrico, prevede uno stop alle acquisizioni nel campo elettrico e un aumento delle concentrazioni sul versante idrotermosanitario. Che però cambierà pelle: “La pompa di calore apre le porte all’ibridazione. In Italia grande partecipazione, ma l’iniziativa è in mano agli stranieri”
L’azienda pordenonese, che produce box doccia e soluzioni per arredobagno, ha diversificato la catena della distribuzione con la napoletana Megawatt, specializzata in materiale elettrico. Per il ceo Giuseppe Presotto “i grandi player puntano sui volumi, le piccole insegne rispondono con maggiore consulenza e qualche margine in più. Ma nel giro di qualche anno i piccoli verranno acquisiti dai grandi e questi a loro volta verranno acquisiti dagli stranieri, magari francesi e tedeschi come avvenuto in altri settori"
Il settimanale delle testate ItalyPost, online da domenica 13 ottobre, analizza la crescita delle imprese attive nella distribuzione di prodotti elettrici e idrotermosanitari, tra acquisizioni e convergenze merceologiche. Il caso della pordenonese Arblu, che produce box doccia e arredobagno ma si è affidata a un operatore focalizzato sull’elettrico (la napoletana Megawatt). Le testimonianze di due big come Sonepar Italia e Clerici
Tra maggio e agosto il traffico merci dello scalo romagnolo mostra un parziale recupero rispetto alla flessione del primo quadrimestre, condizionata dalla crisi di Suez. Ma le previsioni per settembre sono in rialzo (-4,3% contro il -3,1% di agosto). E il confronto con Trieste premia il porto giuliano
In un’intervista al quotidiano Handelsblatt, l’ad di Commerzbank ha spiegato i motivi della contrarietà all’operazione. “Ci sarebbero troppe sovrapposizioni con Hvb e il nostro rating verrebbe deteriorato. L’indipendenza è al centro della nostra strategia”. Gentiloni: “L’Ue ha bisogno di banche più forti”
Il rapporto economico Italia-Francia 2023 evidenzia la supremazia del Paese transalpino, che conquista il titolo di primo investitore straniero. Roma investe invece in Francia 51 mld (in crescita). Per quanto riguarda il fatturato delle 2.074 imprese francesi in Italia (110 mld), è più che doppio rispetto a quello delle 1.810 aziende italiane in Francia. Italia prima per investimenti nel settore medico e farmaceutico, Francia seconda per fornitura di energia elettrica
Nel portafoglio del Polo del Gusto triestino c’è anche Dammann Frères, produttore francese di tè e infusi d’alta gamma rilevato da Gruppo Illy nel 2007. Per il presidente Riccardo Illy, nominato console francese a Trieste nel 2020 anche per gli investimenti sostenuti oltralpe, “essere presenti in Francia ha fatto aumentare il nostro standing. Il cambio di sede è stato un problema, ma la giustizia francese funziona bene e lo abbiamo risolto in due anni”
L’ingresso di Lvmh nel capitale di Moncler solleva il tema della crescente presenza transalpina nelle imprese italiane del lusso e non solo. La forte presenza nell'energia, nelle banche, nell'alimentare e molto altro. Ma c'è anche qualche caso all'opposto. Costa: “O si è predatori o prede”. Cunego: “Ai giovani che vogliono lavorare conviene imparare il francese”
Il lanificio trevigiano ha mantenuto la propria indipendenza per non rinunciare a una storia che prosegue da cinque generazioni. "L’Italia ha perso tanti marchi, ma la nascita di campioni nazionali è un’utopia a cui non dobbiamo rinunciare”. L’azienda padovana di denim è stata acquisita da Chanel: “Abbiamo accettato per far crescere l’azienda. Ma c’è anche chi rifiuta perché non vuole farsi comandare”
Il settimanale delle testate ItalyPost, che sarà online da domenica 6 ottobre, offre una panoramica sui rapporti economici e industriali tra i due Paesi, segnati dalla supremazia delle imprese transalpine. Le testimonianze di chi ha accettato le avance francesi (FashionArt), di chi ha mantenuto la propria indipendenza (Lanificio Bottoli) e di chi ha fatto shopping in Francia (il Polo del Gusto di Illy)
Il patto parasociale con Lvhm sembra confermare che l’operazione non è il primo passo verso un disimpegno di Ruffini, che non ha nessun obbligo di vendere. La società francese non ha diritti di acquisto o poteri di veto. Le due parti non possono superare il 20%. Il titolo Moncler chiude a -0,4%
Per l’ad di Unicredit l’integrazione dei servizi finanziari propizierebbe “un’ondata di investimenti e innovazioni aziendali”. Orcel incassa il sostegno di Fink (BlackRock) e Passera (Illimity), secondo cui la fusione Unicredit-Commerzbank “è da appoggiare in ogni modo”. Ma la ceo della banca tedesca frena: “La nostra strategia è costruita sull’indipendenza”
Per la presidente Bce “ogni tentativo di ampliare, approfondire, rafforzare le banche europee sarà vantaggioso”, anche se queste operazioni “non sono prive di rischi”. L’assist non favorisce il titolo Unicredit, che chiude a -1,54%. Salvini: “Da Unicredit nessun atto ostile, a me basta che l'Italia non perda sedi o filiali”
Il dg della Lega Pro punta il dito contro la politica: “Siamo l’ultimo vagone del treno europeo, escludere lo sport dal Pnrr è stato un grave errore. Le istituzioni temono la speculazione edilizia, ma uno stadio moderno serve a riqualificare il territorio e patrimonializzare le società di calcio. Bisogna puntare su un modello pubblico-privato basato sulle concessioni a lungo termine”
Il “derby” di Milano riaccende i riflettori sulle società calcistiche che puntano a costruire, acquistare o ottenere in concessione gli impianti per trasformarli in strutture polifunzionali con negozi, musei e servizi. Possedere uno stadio elimina il costo dell’affitto, aumenta i ricavi da gara e genera nuovi ricavi come i naming rights degli sponsor e gli introiti commerciali. I casi virtuosi di Atalanta, Sassuolo e Udinese
Il settimanale delle testate ItalyPost parte dal “derby” di Milano sul destino di San Siro per capire le ragioni che spingono i club italiani a costruire o acquisire gli impianti. La risposta è che queste soluzioni coniugano riduzione dei costi, aumento dei ricavi tradizionali e generazione di nuovi ricavi. Tra le voci il dg della Lega Pro Paolo Bedin, l’architetto Massimiliano Giberti e Roberto Zanga di Intesa Costruzioni
Bettina Orlopp ha annunciato che domani ci sarà il primo incontro con il nuovo azionista. “Non c’è nessuna squadra difensiva e non faremo cose stupide”. I titoli delle due banche volano in Borsa. Urso: “Operazione in linea con l’unione bancaria”. Salvini: “Sarei contrario al trasferimento della sede in Germania”
L’ad di Unicredit ha dichiarato di essere aperto al confronto con gli stakeholders e a tutti gli scenari. Berlino insiste: “Commerz deve rimanere indipendente”. Passo indietro di Deutsche Bank: “Non siamo pronti”. Indiscrezioni su sei componenti del consiglio direttivo Bce favorevoli all’operazione
Per la Commissione Europea "le fusioni potrebbero rendere le banche più resilienti agli shock” ed eventuali restrizioni potranno scattare solo per gravi motivi. I sindacati e i vertici della banca tedesca ribadiscono la loro contrarietà. Il ministro delle Finanze tedesco: "Lo Stato non può restare azionista a lungo". Reazioni positive in Borsa
La banca italiana sfida Berlino e annuncia l'acquisto di contratti derivati per una quota pari all’11,5% dell’istituto tedesco, che si tradurrà in azioni effettive dopo l'ok della Bce. Scholz ribadisce la contrarietà all'operazione: “Sbagliato procedere con metodi non amichevoli”. Unicredit: “In Germania noi sempre corretti”. Forte calo in Borsa per entrambi i titoli
Dal 2020 al ‘23 il fatturato dell’azienda reggiana, che conta quattro stabilimenti in tre Paesi per un totale di 4 mila macchine all’anno, è più che raddoppiato a 320 mln. Per il Ceo “anticipare Industria 4.0 ha aiutato il brand awareness. Oggi lanciamo due nuovi prodotti all’anno. E prevedere le future necessità del cliente sarà sempre più importante”
L’azienda chimica brianzola, controllata dal colosso P&R, ha visto scendere il fatturato 2023 da 179,7 mln a circa 130 per il calo dei prezzi, che in precedenza avevano spinto la crescita. Per il managing director “le previsioni sul ’24 sono stabili". Fondamentale nel loro settore l'attenzione alla sostenibilità "senza la quale non si lavora con le multinazionali". La competitività? "Assistenza al cliente, personalizzazione dei prodotti e investimenti rapidi le nostre armi vincenti"
L’azienda tessile vicentina, che gestisce quattro brand tra cui Blauer e Ten C, ha chiuso il 2023 con un fatturato intorno ai 90 mln (+23%) e sta realizzando un nuovo stabilimento. Il presidente: “Vogliamo crescere all’estero e investire, ma senza indebitarci. Contrastare i colossi è come andare in guerra con la fionda, meglio specializzarsi e migliorare il servizio”
Giovedì 17 e venerdì 18 ottobre il Davines Group Village di Parma ospiterà il Forum organizzato da L'Economia del Corriere con ItalyPost. Durante l’evento verrà presentata la ricerca sulle 300 imprese che hanno meglio performato negli ultimi sei anni. Sarà anche l’occasione per un confronto su innovazione, sostenibilità e strategie di crescita con molte di queste imprese, tra cui alcuni big come Brembo, Piaggio e Barilla
Il settimanale delle testate ItalyPost è dedicato all'evento che il prossimo 17-18 ottobre riunirà 300 delle migliori aziende italiane presso Davines Group Village. Tra i partecipanti spiccano nomi di primo piano come Brembo, Piaggio e Barilla. Focus su innovazione, sostenibilità e strategie di crescita in un contesto globale sempre più complesso. Le storie di successo di Fgf Industry, Modula e Sir Industriale
Il governo tedesco blocca “per il momento” ulteriori cessioni dopo l'ingresso di Unicredit nel capitale della banca di Francoforte. “La strategia della banca è orientata all’indipendenza, manterremo la nostra partecipazione”, si legge in una nota. La giornata era stata preceduta dalle tensioni all’interno della maggioranza sulla gestione del dossier
Secondo l’Handelsblatt, la Cfo Bettina Orlopp avrebbe chiesto al governo tedesco di mantenere il proprio 12%: “Siamo stati sorpresi dal processo”. Nagel (Bundesbank): “I progetti di fusione devono considerare che abbiamo bisogno di banche forti”. La possibile acquisizione di Unicredit fa alzare la raccomandazione di Barclays su Coba. Messina (Intesa Sanpaolo): “Primo passaggio di un’ottima operazione”
Secondo il Messaggero, Orcel si prepara a chiedere l'ok per la mossa che aveva già preannunciato. Analisti concordi: Deutsche Bank vorrebbe ostacolare la fusione, ma non ha la forza per farlo. Il titolo Unicredit chiude in positivo e conferma l’ottimismo sull’operazione
Secondo Bloomberg, il principale concorrente dell’istituto di Francoforte starebbe valutando l’acquisto del 12% ancora detenuto dal governo tedesco. Per Orcel, la combinazione tra i due istituti porterebbe a “un significativo valore aggiunto per tutte le parti interessate". Commerzbank: “Ci sono stati contatti, ma continuiamo con il nostro piano” Berlino: Unicredit è stata avvisata, ma non era un invito del governo a comprare
L’azienda parmense, produttrice di tubi flessibili termoplastici rinforzati, ha realizzato un maxi-impianto fotovoltaico che copre l’80% del fabbisogno energetico aziendale. Massimo Conti (Senior Advisor Esg): “Abbiamo stanziato un milione di euro senza agevolazioni, è stata una scelta fortemente voluta. Il fotovoltaico alimenterà anche un progetto di economia circolare per il riutilizzo degli scarti. E negli uffici, grazie ai sensori, l’impianto di climatizzazione resta spento cento giorni all’anno”
Un’indagine di Quaeris su 177 aziende italiane evidenzia la transizione energetica come tema centrale per molte imprese. Badin (Smartech Italia): “L’impegno c’è, ma le infrastrutture sono ancora inadeguate”. Fedegari: “La prossima sfida è la geotermia”. Dei Tos (Itlas): “Ricerca costante per non diventare energivori”. Fior: “Eliminiamo gli sprechi che producono inquinamento”. Fumagalli (Steriline): “Un ambiente migliore attira il personale”
Castagna Univel è sia energivora che gasivora: “I nostri processi hanno bisogno di vapore, le alternative elettriche per ora non esistono”. Il managing director Alberto Nicolini spiega che in compenso l’azienda lodigiana ha installato tre impianti fotovoltaici, pompe di calore e sensori intelligenti per la riduzione dei consumi. “E nel 2025 realizzeremo una comunità energetica per condividere i benefici dei nostri risparmi”
L’indagine di Quaeris svela che solo il 39% delle imprese affida l’efficientamento energetico ad altre figure, come operations o energy manager. In compenso, il 79,1% dichiara di conoscere le proprie fonti energetiche (che nel 22% dei casi sono interamente rinnovabili). L’impegno per la decarbonizzazione fa crescere anche i pannelli fotovoltaici (83,6%). Le difficoltà principali riguardano la mancanza di necessità e i costi elevati
Il settimanale delle testate ItalyPost racconta i risultati dell’indagine Quaeris sulla transizione energetica che ha coinvolto 177 aziende. Impegno per la sostenibilità e prospettiva di un vantaggio economico le motivazioni principali. Nicolini (Castagna Univel): “Vorremmo fare ancora di più, ma non ci sono le tecnologie”. Conti (Transfer Oil): “Col risparmio generato dal nostro parco solare non saremo più energivori”
Il ceo di Unicredit apre all'acquisizione completa dell'istituto tedesco: “Argomento in cima alle discussioni". Ma predica flessibilità: "Potremmo salire, scendere o combinare”. La presidente della Bce: “Sarà interessante vedere gli sviluppi”. Sindacati tedeschi sulle barricate, reazioni positive a Piazza Affari e Francoforte
La banca italiana guidata da Orcel ha acquistato "a sorpresa", secondo i tedeschi, alimentando nuove indiscrezioni su una possibile fusione. Il titolo di Commerzbank vola a +16,5%, la milanese chiude a +0,2%. Secondo il Financial Times, Commerzbank sarebbe aperta a valutare una potenziale aggregazione
I mesi centrali della stagione estiva mostrano un significativo calo di arrivi e presenze nelle località balneari romagnole, con una diminuzione di turisti sia rispetto al 2023 che al ‘19. Le ricerche su Booking mostrano che anche a settembre le strutture faticano a riempire le camere, al contrario di quanto avviene sul litorale veneto e friulano, che registra una tenuta anche sul fronte del turismo open air. Gli operatori romagnoli chiedono un rinnovamento: “Schemi superati, i privati devono adeguarsi ai cambiamenti”
Il governo approva il decreto che proroga le concessioni balneari fino a settembre 2027, trovando un compromesso con Bruxelles. I Comuni potranno indire gare anticipate e i nuovi concessionari dovranno pagare indennizzi a chi lascia. Le Regioni si muovono in ordine sparso: in Veneto l’80% delle concessioni è già in linea con le norme europee, in Friuli Venezia Giulia il Comune di Lignano emana i primi bandi, in Emilia Romagna la Regione prepara le linee guida
A sostenere la tesi è il presidente di Aigab Marco Celani, secondo cui “l’aumento degli arrivi è un fenomeno positivo, bisogna imparare a gestirlo. I sindaci non possono solo lamentarsi, la libertà d’impresa vale anche per i proprietari”. La polemica più vivace ha riguardato Bologna, dipinta dal New York Times come un “inferno turistico” dominato dalla mortadella, ma l’aumento di visitatori riguarda tutte le metropoli, le città più iconiche e le località turistiche. L’altro lato della medaglia è dato dalle città intermedie, che perdono visitatori
L’estate 2024 evidenzia per la prima volta una tendenza che l’anno scorso si era solo intravista: agosto non è stato il mese più richiesto, i turisti stranieri (il 51% del totale) hanno preferito i mesi meno caldi e hanno garantito un flusso continuo da giugno a settembre. Per la presidente di Federturismo Confindustria “gli italiani hanno ridimensionato i loro progetti di vacanza per il caro prezzi. Ora i territori devono agire in sinergia per esprimere diversi tipi di turismo”. Tedeschi in flessione, mentre gli americani aumentano e spendono di più
La rubrica delle testate ItalyPost analizza le principali tendenze dell’estate che volge al termine. La copertina è dedicata al crollo di arrivi e presenze in Riviera Romagnola, che interroga gli operatori del settore sulle cause e le possibili risposte. L’intervista a Marina Lalli, presidente di Federturismo Confindustria, mette in risalto la destagionalizzazione propiziata dai cambiamenti dei flussi turistici. Gli approfondimenti si concentrano sul fenomeno dell’overtourism e sulla partita delle concessioni balneari
Il progetto annunciato dal presidente di Confindustria viene accolto con favore dalle territoriali del Nord, che hanno più volte sollevato la necessità di calmierare gli affitti per attirare lavoratori. Dall’Emilia Romagna disco verde al coinvolgimento di banche e Cdp. Il Veneto guarda alle iniziative già messe in pratica da imprese e istituzioni. Bergamo: tema che ci sta a cuore
Il gruppo padovano attivo nei settori del condizionamento e della refrigerazione chiude il primo semestre con ricavi a 291,5 mln (-11,7%), Ebitda a 53,5 mln (-26,7%) e utile netto a 27,8 mln (-30,9%). Male il mercato europeo, con difficoltà in Germania e sulle pompe di calore, bene il Nord America, in crescita su centri di calcolo e applicazioni innovative. L’ad Nalini: “2023 estremamente positivo, confronto penalizzante”
Il contributo dell’area energia elettrica e ciclo idrico compensa il calo dell’area gas (-12,5%). Ebitda a 732,7 mln e utile netto a 237,3 mln (+14,1%). La riduzione dei prezzi energetici e nel valore delle intermediazioni fa scendere i ricavi a 5,5 mld (-33,3%). Il titolo in Borsa chiude a -1,34%. Approvato il piano per diventare la prima multiutility italiana con target Net Zero al 2050. Fabbri: “Redditività pienamente confermata”
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