I risultati del primo semestre fanno volare il titolo in Borsa (+3,5%). Le stime sull’utile netto a fine 2024 salgono a 8,5 mld. Il ceo Messina: “Mai così bene negli ultimi 17 anni. Nel ’24 la distribuzione totale agli azionisti raggiungerà i 7,4 mld. L’economia italiana è forte. Aggregazioni tra banche? Ce ne saranno, ma non per noi”
Fiera Milano chiude il primo semestre ’24 con fatturato a 144,4 mln, margine operativo lordo a 54,6 mln e utile a 22,6 mln. Migliora anche l’indebitamento. Stime al 31 dicembre ’24 ritoccate al rialzo. Nuovi eventi al centro congressi Allianz MiCo: nel ‘25 NetZeroMilan (decarbonizzazione), nel ‘27 ESC Congress (cardiologia). L’ad Conci: “Nel ’24 crescita a doppia cifra. Ottime performance dal nuovo business di intrattenimento”
L’ente gestito da Padova Hall è l’unico del Nord Italia ad aver chiuso il 2023 in perdita. Il quartiere fieristico ha perso Auto e Moto d’epoca e ha visto aumentare la presenza dell’Università, mentre l’idea dell’Arena della Musica è tramontata e il progetto di un nuovo hotel è stato ridimensionato. L’ex sindaco Ivo Rossi (Pd) e il consigliere Lonardi (Lega) concordano: “I soci pubblici stanno svuotando la Fiera senza dirlo”
Per il presidente di Aefi, il sistema fieristico italiano deve aumentare le manifestazioni oltreconfine per colmare il gap con Francia e Germania. “Le nuove unioni dovranno far coesistere i campioni e i prodotti internazionali delle piccole fiere. L’effetto ristori è finito, siamo tornati a distribuire utili. Il digitale è utile per tenere un contatto continuativo tra aziende e buyer. Le tensioni internazionali restano un’incognita”
Bologna festeggia la quotazione in Borsa e l’ingresso di Informa, ma chiude il ’23 con un utile risicato e dice addio alla fusione con Ieg. Rimini-Vicenza reagisce alla scomparsa di Cagnoni espandendosi in Brasile e Arabia Saudita. Fiera Milano prova la svolta green, Verona prevale su Dusseldorf, Parma brilla nell’agroalimentare, Padova soffre. E nel ’22 le perdite sono state limitate dagli utili delle società controllate
Secondo Bankitalia, nel 2023 la domanda di finanziamento è cresciuta solo per un’impresa su cinque. Il 56,4% è pronta ad accettare tassi più elevati o maggiori garanzie. Il Nordest, dove le imprese si segnalano per una struttura finanziaria più solida, è l’unica macroarea in cui il dato sull’aumento della domanda di prestiti è leggermente positivo (+0,2%). Nuovi prestiti in forte calo in FVG, quasi stabili in Lombardia
Secondo il partner del fondo di investimento, il rialzo dei tassi ha fatto calare il ricorso alla leva finanziaria. “Gli strumenti più importanti sono la crescita per linee esterne e interne. Le imprese che rischiano di saltare sono quelle che non riescono a fare aumenti di capitale. Le nuove generazioni? Sono più propense ai cambi di governance. In passato ci sono stati degli errori, ma è sbagliato dire che i fondi sono stati avidi”
Il fondo di investimento guidato da Andrea Bonomi ha firmato un contratto con l’azionista di maggioranza per il controllo del 58,35%. Già siglato anche un secondo accordo per un’ulteriore quota del 6,47%. Nicola Piovan e Filippo Zuppichin resteranno presidente e ad del gruppo
Non è ancora chiaro quale sarà il destino dell’emendamento che è rimasto fuori dal dl Salva Casa. Per il vicepremier “troverà spazio in altre norme se saranno tutti d'accordo”. Categorie sulle barricate: Ance Milano auspica “una soluzione in tempi rapidi”, l’Ordine degli Architetti di Milano chiede “l’impegno del governo a portare avanti il provvedimento”. E intanto FdI respinge l’accusa di aver remato contro
La Commissione Ambiente della Camera ha approvato il dl Salva Casa senza la “sanatoria” sui grattacieli contestati a Milano, dove l’inchiesta della Procura rischia di paralizzare il mercato edilizio. Morelli (Lega): “Dal Comune di Milano nuove proposte ricevute stamattina, il dl Infrastrutture è lo strumento giusto”. Quartapelle (Pd): “Un pugno in faccia a Milano”. Palazzo Marino: “Esito irresponsabile, siamo basiti”
La multinazionale di Gallarate ha acquisito i diritti di vendita B2b dei prodotti dell’azienda piemontese, che fa parte del Polo del Gusto. Riccardo Illy: “Usa e Cina ci interessano molto, ma raggiungeremo anche altri mercati. Il nuovo stabilimento di None è quasi pronto. La crisi del cacao? Essere coltivatori diretti ci aiuta a navigare in acque difficili”
Per il sales manager dell’azienda trevigiana, il servizio ferroviario da e per l’Estremo Oriente garantisce “tempi di spedizione accettabili”. I cantieri del Pnrr da opportunità a problema: “L’assenza di coordinamento ha portato molti disservizi, servono politiche di sostegno che compensino i danni subiti”. E la propensione alla sostenibilità pone il tema dello snellimento burocratico: “Il legislatore deve favorire la riqualificazione dei magazzini abbandonati”
L’Italia conta 22 mila conducenti di mezzi pesanti in meno del fabbisogno, ma nel resto d’Europa le cose non vanno meglio. Gianesini: “Le limitazioni ai valichi alpini hanno reso il mestiere ancora meno appetibile”. Condotta (Gruber Logistics): “Dall’Ue azioni poco convinte, servono parcheggi con più posti letto e docce”. Franco (Dachser & Fercam): “Il gap tra domanda e offerta riguarda anche altre professioni del settore. Ci rivolgiamo ai giovani per aumentare l’appeal del nostro mondo”
Il produttore emiliano di impianti a gas e Gpl aveva chiuso il terzo trimestre 2023 con un indebitamento di 114,4 mln. La ricapitalizzazione vale 45 mln, di cui 20 dal Fondo salvaguardia imprese e 20 dal socio di maggioranza Green by definition. Il Cda ha posticipato l’approvazione del bilancio 2023 al prossimo 26 luglio. Titolo in forte rialzo a Piazza Affari. Stefano Landi: “Il supporto di Invitalia ci consentirà di rafforzarci sul profilo patrimoniale”
Dall’assemblea annuale dell’Abi emergono previsioni sul Pil leggermente diverse. Governatore di Bankitalia e ministro dell’Economia divisi anche dal taglio dei tassi d’interesse: per il primo “potrà proseguire con gradualità”, per il secondo la riduzione “deve essere decisa”. Patuelli (confermato presidente Abi): “Sviluppare progetti per i giovani e favorire gli investimenti del risparmio”
In un contesto reso problematico dalla crisi di Suez e dai dazi dell’Ue sulle auto elettriche prodotte in Cina, il porto romagnolo annuncia un’iniziativa per potenziare gli scambi con Pechino. Ma con la chiusura della Via della Seta, dopo il dietrofront di Trieste e il porto off shore mai nato di Venezia l'inizativa emiliano romagnola sembra più una dichiarazione di intenti che realtà
Per l’ex presidente dell’Autorità Portuale di Venezia, l’iniziativa di Ravenna è solo un piccolo segnale che non può far recuperare il terreno perso nelle relazioni commerciali con la Cina. “L’obiettivo è far approdare le grandi navi da 20 mila teu in su, ma attualmente nessun porto ha i requisiti necessari per raggiungerlo. Solo un grande porto con cinque scali può essere un interlocutore autorevole per i grandi operatori internazionali. L’offshore a Venezia? Affondato dagli interessi di Trieste, Genova e porti del Nord Europa”
Il progetto da 189 mln riguarda una superficie di 8,5 ettari e sarà pronto nel 2026. Comprende la realizzazione di una banchina e di un piazzale, l’allargamento di un canale ed escavi fino a -12 metri. Gli altri stralci verranno finanziati con 428 mln e consentiranno un traffico annuo fino a un milione di teu su 90 ettari. Rixi: “Dal progetto nuove opportunità di lavoro e crescita sostenibile”. Marcato: “Smobilizzare le risorse per la Zls e rifinanziare la Legge Speciale per Venezia”
La cooperativa della società bolognese, attiva nella ristorazione collettiva e nei facility service, ha superato per la prima volta i ricavi realizzati nel 2019. Il gruppo vede salire il fatturato a 887 milioni (+54 mln sul 2022) e annuncia la nascita di FoodLab, un nuovo centro di ricerca e sviluppo della ristorazione. Malaguti: “Puntiamo sempre più su innovazione e sostenibilità, anche con nuove partnership e collaborazioni”
La drammatica assenza di lavoratori costringe le aziende a innovare puntando su massicci investimenti in automazione e digitalizzazione. Succede alla pordenonese Midj che passa da 7 a 27 mln di fatturato restando ferma a 70 dipendenti. Accade alla Rinaldin di Treviso dove, scomparsi i contadini per la raccolta dell'uva, si rimedia con giovani laureati capaci di vendemmiare con apparecchi robotici. Galanti (Mixer): "Spostiamo sempre di più l’aspetto cognitivo del processo nella macchina”
Il comparto dell’automazione vale oltre 8 mld (+14%), trainato da meccanica, alimentare e packaging. Nel 2023 il boom con un +14%, ma il ‘24 si apre con una forte frenata. “Colpa anche dei ritardi sull’Industria 5.0 che mettono in attesa gli investimenti”, spiega il presidente dell’associazione di chi fornisce tecnologie per l’automazione. Che aggiunge: “Oggi itempi della formazione scolastica dei giovani non sembrano compatibili con quelli dell’innovazione”
Alla trevigiana Antrax, specializzata in radiatori d’arredo dal design ricercato, il personale è aumentato, ma è cambiata la tipologia delle risorse umane richieste. L’ad Crosetta: “Gli operai sono sempre meno, cerchiamo figure altamente istruite e formate come ingegneri meccanici e gestionali, operation manager, addetti alla programmazione della produzione, al miglioramento continuo e alla supply chain. L’AI? Uno strumento che libera potenziale inespresso e consente all’uomo di concentrarsi sulle decisioni”
Maurizio Marchesini si riprende la carica ceduta nel 2016 a Pietro Cassani, che ora si appresta a diventare presidente e ceo di Sidel. La società ha chiuso il 2023 con 600 milioni di fatturato (+15%), 137 mln di Ebitda (+21%) e 70,6 mln di utile netto (+17,6%). Marchesini: “Siamo soddisfatti, la strategia resta immutata. Quotazione a Piazza Affari? Al momento è completamente esclusa”
Il nuovo acquisto, che guidava l’Energy Division della società milanese dal ‘22, entra nell’azienda trevigiana di Home Management Solution al posto di Roberto Griffa. Mogollon dovrà aiutare Nice a ridurre il debito da 400 mln e a proseguire il piano di crescita, sostenuto da Fsi con un aumento di capitale da 100 mln
L’ad dell’ex Eternedile, azienda modenese attiva nella distribuzione di materiali edili e appena uscita da un rebranding, ha affiancato il padre Franco nel 2013 e oggi guida la società con la sorella Caterina. Dal 2014 al ’23 i ricavi sono schizzati da 38,8 milioni a 210 mln ed è più che duplicato anche l’Ebitda, da 14,5 mln a 35 mln. “Il valore più importante è lo spirito di sacrificio, che deve spingere i giovani a non adagiarsi sugli allori creati da chi li ha preceduti. Le mie prime mosse? L’innovazione del sistema gestionale e dei processi”
L’azienda friulana di box doccia ha ormai completato il passaggio generazionale avviato nel 2007 dal fondatore Pier Giorgio Presotto. Sotto la guida dei figli Giuseppe e Diada, Arblu ha ampliato la produzione a mobili da bagno, piatti doccia e termoarredi, arrivando a proporre una gamma di prodotti in coordinato. E dal 2013 il fatturato è più che raddoppiato a 40,5 mln. Giuseppe Presotto: “Noi facciamo le proposte, papà dice sì e poi ci aiuta, anche e soprattutto quando si parla di innovazione tecnologica”
L’epoca dei rampolli che sperperano il patrimonio ereditato dai genitori non è finita, ma di casi di segno opposto se ne incontrano molti. Dopo il passaggio generazionale, molte imprese hanno visto crescere gli indicatori economici, tra innovazioni tecnologiche e nuovi prodotti. In alcuni casi la convivenza con i fondatori prosegue, in altri la delega è totale
All’inaugurazione anche il presidente Mattarella. La nuova struttura, realizzata con 200 mln di investimento, ospiterà la produzione di vetture con motore termico, ibrido e anche elettrico (da gennaio '26). L’ad Vigna: “Non vogliamo aumentare i volumi, ma razionalizzare la nostra linea di produzione e raggiungere la neutralità del carbonio”. Il presidente Elkann: “Investire sul nostro territorio è essenziale per prepararci al futuro della Ferrari”
Il titolo dell’azienda farmaceutica milanese guadagna il 2,3% a 48,5 euro. Secondo indiscrezioni di stampa, trattative in corso con i fondi di private equity Kkr e Tpg, ma in lizza ci sarebbero anche l’italiana Angelini Pharma e il fondo sovrano di Abu Dhabi. Cvc, che detiene il 51,8% ed è al sesto anno di permanenza nel capitale, starebbe valutando anche la fusione con Rossini, il veicolo usato per l’investimento nel 2018
Il distretto trevigiano della calzatura sportiva e dello sportsystem (622 imprese e 2,8 miliardi di produzione) si ispira al progetto “Recycle Your Boots” di Tecnica Group, che dal 2021 ha permesso di raccogliere circa 23 mila paia di scarponi usati in 13 Paesi europei. Fiori (Fondazione Sportsystem): “Oltre a raccogliere l’usato, stiamo pensando alla riprogettazione dei prodotti. E stiamo aiutando i fornitori con il trasferimento di competenze necessario per dialogare con i committenti”
Le aziende produttrici di articoli sportivi hanno contribuito con ricavi per 20,1 miliardi. Colmato il gap con il 2019. Ciclismo in difficoltà, bene padel (+500% sul pre-Covid), tennis, fitness e montagna bianca. Viel (Assosport): “Le pmi meno lungimiranti hanno aumentato la produzione e si sono ritrovate con i magazzini pieni". Ad influenzare le preferenze dei consumatori è stata proprio la reazione al lockdown. "Le persone hanno riscoperto il concetto di wellness e premiano la professionalità”
La Regione guidata da Massimiliano Fedriga ha approvato le linee di indirizzo per l’applicazione della direttiva Bolkestein sulle spiagge. Una porzione delle concessioni dovrà essere destinata a spiaggia libera e la qualità dei servizi peserà per l’80% sulla valutazione dell’offerta. Legacoop invece lancia il “manifesto di Rimini” per chiedere una legge nazionale sul riordino delle concessioni demaniali
Il tour delle Città Distretto organizzato da ItalyPost e Gruppo Nem ha fatto tappa a San Vito al Tagliamento (Pordenone). I rischi legati a guerre e tensioni internazionali portano le aziende più performanti a elaborare nuove strategie. La Smartech di Chions ha modificato l’organizzazione, la Midj di Cordovado ha potenziato l’outdoor e ha diviso equamente la destinazione dei prodotti, il Mollificio Bortolussi di Fiume Veneto si è dedicata anche alla viticoltura. E sono solo alcuni esempi
Per il docente emerito di Strategia d'impresa e Organizzazione aziendale all’Università di Padova, sul fronte delle remunerazioni la soluzione è il giusto compromesso: “L’importo deve essere sufficientemente alto per attirare persone di qualità, ma non così elevato da intaccare il principio di equità”. Sul tema "c’è sempre più attenzione, anche perché in passato ci sono stati casi di amministratori usciti con liquidazioni esagerate, a fronte di risultati non brillanti"
Il prossimo numero del nostro settimanale Monitor, online da domenica 9 giugno, analizza le retribuzioni delle aziende Champions e non, da cui emerge una tendenza: importi contenuti per le più virtuose, elevati per quelle in perdita. Il caso delle società partecipate, con figure di nomina politica e cumulo di incarichi in diversi cda. Infine, l’intervista al professor Giovanni Costa, che spiega come evitare i comportamenti opportunistici
L’azienda orafa di Vicenza, presente nel settore Aim (oggi Egm) dal 2016, ha visto passare i ricavi da 20 milioni a 67. Dati molto positivi anche per l’Ebitda, che dal 2020 al 2022 è salito da 4,2 a 15,8 mln. Lieve flessione solo per l’utile, che rimane comunque sopra i 10 mln. Il 90% del fatturato è realizzato all’estero e la società è presente in più di 50 Paesi con 700 concessionari, ma l’ad Nardin spiega che ha scelto di focalizzarsi “solo sui Paesi che ci danno un riscontro veloce. Distribuire pioggia porta a poco dappertutto”
L’azienda friulana, che produce e fornisce materiali per l’edilizia, la termoidraulica e l’arredobagno, ha chiuso il 2023 con 276 milioni di ricavi, 30 di Ebitda e 20 di utile. La crescita è avvenuta e prosegue per linee esterne. Per l’ad Vincenzo Zanutta, dopo la spinta del Superbonus, bisogna rispondere a nuove esigenze: “Oggi le persone cercano soluzioni abitative con soluzioni energetiche che generano entrate superiori alle rate del mutuo. Questo ci ha portati a diventare venditori di servizi, un generalista con tante specializzazioni per ogni segmento di mercato”
Secondo le ultime indiscrezioni, i due candidati più accreditati per la successione a Franco Pasqualetti sarebbero il presidente di Ascom Padova (appoggiato dalla Camera di Commercio) e il docente universitario di Scienza delle finanze (che sarebbe gradito a Comune e Provincia). In calo le quotazioni di Barbara Degani. La decisione verrà presa mercoledì dall’assemblea dei soci
La direttiva Bolkestein riguarda anche i diritti di utilizzo delle risorse idriche e punta i riflettori sul rinnovo delle grandi concessioni nel 2029 e su quelle già avviate in alcune regioni. La Lombardia ha già pubblicato i primi tre bandi e presto metterà a gara altre 17 concessioni, ma i primi ricorsi sono già partiti (anche in Abruzzo e Piemonte). Gli operatori contestano l’asimmetria tra l’applicazione della direttiva adottata in Italia e quella in vigore negli altri paesi Ue
Nel 2022 la produzione di energia elettrica da fonti idriche aveva raggiunto il minimo storico degli ultimi 22 anni. Nel primo trimestre 2024, invece, l’aumento delle piogge al Nord ha fatto volare i volumi idroelettrici delle società che operano nel settore. L’talia può contare su 4.860 impianti, concentrati soprattutto lungo l’arco alpino. E il Nord compensa la carenza di precipitazioni al Centro Sud
Nel '23 aumentano fatturato (più che raddoppiato sul '16), utile ed Ebitda per l’azienda farmaceutica di Mozzate (CO), controllata da Zeta Farmaceutici Group di Sandrigo (VI). Il presidente Benedetti: “Ci siamo differenziati sviluppando i prodotti che richiedono un numero inferiore di autorizzazioni”. Decisivo il supporto alle multinazionali: “Facilitiamo il loro ingresso in un mercato che non conoscono”
L’azienda padovana di sistemi per la protezione solare e la copertura degli spazi esterni registra una crescita costante dei ricavi (da 45,1 mln nel 2020 a 91,3 nel 2023) e un calo degli utili (da 10,3 mln nel 2022 a 3,7 nel 2023). L’ad Alessio Bellin: “Il Covid ci ha dato una spinta, ora c’è una normalizzazione”. Nel 2022 la prima acquisizione in Germania: “Vogliamo crescere sul mercato europeo, andare oltreoceano per noi è difficile”
Il parlamento non li ha quantificati, il Consiglio di Stato attende un pronunciamento di Strasburgo. Il Veneto si muove con cautela: “I ristori sono una prerogativa dello Stato, non possiamo inserirli nelle nostre gare”. Il Friuli Venezia Giulia si sostituisce allo Stato: “Noi procediamo comunque, per dare una risposta a gestori e Comuni”. E il lago di Garda è diviso a metà: la sponda lombarda esercita la competenza sulle acque interne, la sponda veneta è in ritardo (e aspetta le elezioni europee)
Per il presidente del Camping Marina di Venezia “i Comuni devono dare la priorità alle esigenze del territorio”. Oltre agli indennizzi, la richiesta è di mettere ordine ai “diversi tipi concessione demaniale, che hanno finalità diverse ma vengono trattate allo stesso modo”. A partire dai campeggi, che per l’imprenditore veneziano meritano più considerazione
Granzotto (Faita Federcamping): “Serve una distinzione tra demanio naturale e accidentale”. Cruder (Bella Italia Efa Village di Lignano Sabbiadoro): “Piuttosto che fare le gare, siamo disposti a pagare un canone di concessione più alto o a stipulare delle convenzioni”. Callari (assessore FVG): “Sì all’incameramento dei beni inamovibili, al project financing e all’aumento delle spiagge libere”
Dopo la sentenza dello scorso 30 aprile, con cui il Consiglio di Stato ha dichiarato nulle le proroghe governative, i Comuni si stanno attrezzando per effettuare i bandi in tempi rapidi (e in assenza di una normativa nazionale). Il Veneto è già partito, il Friuli Venezia Giulia emanerà le linee guida entro fine maggio, i Comuni romagnoli hanno annunciato l’avvio dell’iter ma ora devono accelerarlo. Tra casi specifici e situazioni difformi, almeno una certezza: l’intervento del governo non metterà a rischio le gare già concluse
L’azienda metalmeccanica di Calliano (Trento) prevede un 2024 difficile, dopo anni di crescita costante per il fatturato e una prima contrazione dell’Ebitda nel 2023. Il core business è l’automotive, che pesa per oltre il 30% dei ricavi, seguito dall’agricoltura e dalle macchine da costruzione e movimento terra. Mirco Cainelli: “Vogliamo portare tutte le aziende del gruppo alle performance della principale, poi potremo aprire il capitale”
L’azienda vicentina di edilizia stradale e asfaltature autostradali (attiva anche nelle opere di difesa idraulica) ha chiuso il 2023 con 38 milioni di ricavi e 5,9 di marginalità. Il fatturato ha avuto un andamento altalenante, ritenuto fisiologico, e le stime per il 2024 sono all’insegna della stabilità. L’ad Mainetti: “Servono incentivi per il riciclo dei materiali, vogliamo puntare sulla sostenibilità per mitigare il nostro impatto”
Il gruppo trevigiano stima di chiudere il 2023 con un Ebitda oltre 15 mln (e un fatturato oltre i 100 mln, il doppio del 2016) grazie anche alle acquisizioni. Grande attenzione alla customizzazione che ha cambiato il mondo dell’occhialeria. Le acquisizioni e lo sviluppo tecnologico hanno favorito l’espansione in moda, sport e meccanica di precisione (il gruppo produce anche le componenti per le tute di Valentino Rossi). Per Gregorio Montalban (membro del cda) decisivo il ponte con la Cina: “Ma la produzione segue standard italiani per garantire la qualità del prodotto”
Crescono le aziende che cercano manodopera straniera offrendo soluzioni abitative a prezzi calmierati. La bergamasca Fecs Group ha costruito 45 alloggi vicino ai suoi stabilimenti. Confindustria Veneto Est ha annunciato un accordo di housing sociale con la Regione. A Belluno le aziende firmano i contratti di affitto per i dipendenti. E la Number 1 Logistics di Parma include la ricerca della casa nei corsi di formazione del progetto Next
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