Fondatore di ItalyPost, il portale di approfondimento sul mondo delle imprese e dei territori che promuove anche numerosi Festival, quali il Città Impresa di Bergamo e Vicenza, il Galileo Festival dell’Innovazione di Padova, Trieste Next dedicato alla ricerca scientifica, il Festival della Green Economy di Trento, Open Factory e We Food. Dal 2016 ItalyPost realizza ricerche e incontri sulle aziende champions. Negli anni precedenti la Post Editori, di cui Filiberto Zovico è amministratore unico, ha lanciato la rivista NordestEuropa e il portale VeneziePost. Ha pubblicato nel 2018 per la casa editrice Egea “Nuove Imprese. Chi sono i champions che competono con le global companies”
Nord - Sud. Garantiti - non garantiti. I fautori dei lockdown generalizzati e totali, così come solo in Italia sono stati realizzati, hanno provocato una spaccatura economica e sociale di proporzioni gigantesche. Non basterà il ricorso al debito e l’emissione di Btp per spegnere l’incendio. Se non si interviene subito con una politica seria ed equilibrata, finita l’emergenza, i milioni di precari e i condannati a chiudere saranno pronti a tutto
Il Covid sta spingendo la macroregione Nord - Est a processi di integrazione non solo sul campo dei provvedimenti per l'emergenza sanitaria, ma anche su turismo, multiutilities e fiere. Un percorso favorito dalla sintonia tra Zaia e Bonaccini, ma che ha sopratutto basi economiche e sociali. Un tentativo di realizzare quella riforma sognata da Miglio e Cacciari per battere un centralismo duro a morire, come dimostra la sconfessione di ieri sulla zona gialla "plus"
La candidatura ai giochi olimpici invernali era frutto di una visione propagandistica che quasi nulla aveva a che fare con lo sviluppo della montagna. Tra opere inutili e altre che non saranno realizzate, se già prima del Covid la formula era discutibile ora si deve cambiare. Gurisatti: “Lo sviluppo della montagna si fa più con banda larga e servizi di base che con manifestazioni finalizzate a uno sviluppo massivo che non funziona più nemmeno per la manifattura”
La candidatura ai giochi olimpici invernali era frutto di una visione propagandistica che quasi nulla aveva a che fare con lo sviluppo della montagna. Tra opere inutili e altre che non saranno realizzate, se già prima del Covid la formula era discutibile ora si deve cambiare. Gurisatti: “Lo sviluppo della montagna si fa più con banda larga e servizi di base che con manifestazioni finalizzate a uno sviluppo massivo che non funziona più nemmeno per la manifattura”
Negli ultimi 10 anni era stata il simbolo della rinascita del Paese. Spinta da una tendenza che sembrava inarrestabile a livello globale che vedeva dirigersi i processi di sviluppo verso i grandi aggregati urbani, forte di un successo come l’Expo che aveva determinato una crescita esponenziale del...
Il Presidente del Consiglio è stretto tra emergenza sanitaria e rischio di catastrofe economica, e sta cercando di tenere un difficile, se non quasi impossibile, equilibrio tra due blocchi economico, sociali e culturali che tendono a divergere sempre più. Ce la farà a evitare all’Italia di cadere nel baratro? Difficile. Ecco perchè
Negazionisti e lockdownisti si rifiutano di guardare in faccia la drammatica realtà che ci costringe a scegliere se salvare centinaia di vite umane o evitare un drammatico e cruento scontro sociale tra garantiti e non garantiti. Se andremo ad un nuovo lockdown, e quindi a quattro mesi di blocco delle attività, la situazione sarà ingestibile. E da questa guerra ne usciremo a pezzi
Ogni forma di violenza va condannata a priori, ma la rivolta che è scattata tra i ristoratori e i lavoratori del mondo della cultura è giusta e sacrosanta. Tanto che a chiedere modifica sono governatori regionali sia della Lega che del Pd e perfino pezzi della maggioranza. Il Governo faccia un passo indietro subito, prima che le tensioni sociali facciano diventare il Covid l’ultimo dei nostri problemi
La cerimonia di consegna dei premi ai migliori chef del triveneto promossa dalla Guida Venezia a Tavola, si è trasformata nel grido di rabbia e di dolore di un settore che viene colpito dalla nuova chiusura imposta dal Governo. Effetti ancor più gravi su pizzerie e consumi di vino. Coinvolta pesantemente anche la rete di fornitura del settore. “Ma proveremo a resistere anche a questo”. E si spera nell’azione dei governatori
A Milano il coprifuoco, a Bologna no. In Lombardia scuole chiuse, a Treviso no. Zaia e Bonaccini contrari ai lockdown generalizzati voluti da Fontana (e De Luca). Nella gestione del Covid i governatori si dividono seguendo le aspettative delle proprie basi sociali e culturali. A Milano predomina l’isteria collettiva lockdownista del mondo dei servizi, nelle aree produttive la prudenza e l’equilibrio nel gestire una fase complicata ma non drammatica. Oltre a dividersi tra Nord e Sud, l'Italia è ora divisa tra "città" e "campagna"
Per l’aumento di capitale da fare entro due giorni non è nemmeno stata convocata l’assemblea degli azionisti. In Veneto Sviluppo non esiste un dossier che parli di aggregazioni tra Padova e Verona. La norma che permetterebbe a Camera di Commercio di sottoscrivere l’aumento di capitale sembra un’altra chimera. La conferenza stampa di un mese fa, in sostanza, era un bluff per cercare di garantirsi la sopravvivenza. Ma i tempi stringono e se Verona vuole salvare la fiera deve prendere decisioni drastiche subito
Molte aziende familiari stanno passando in mano a manager. Per scelta degli imprenditori, o, più spesso, perché acquisite da fondi o da gruppi industriali stranieri. Più che il frutto di scelte consapevoli sembra essere il prodotto della crisi demografica e della complessità dei mercati. E spesso così si salvano o tornano a crescere
Tramontata l’ipotesi che sia Gedi interessata all’acquisto di Athesis, sembra sfumare anche l’ipotesi che possa essere Caltagirone a investire i circa 50 milioni necessari per acquisire il gruppo guidato da Rana. Si affaccia allora una terza suggestione, e cioè che sia Athesis ad acquisire i quotidiani veneti di Gedi. Ma Rana e Luca, per dar vita a un grande quotidiano veneto, dovrebbero concordare su un progetto non solo industriale
Se Confindustria ha dunque ancora qualche ambizione a giocare un ruolo da leader sulla scena socio economica di questo territorio, dovrà smetterla di litigare sui nomi e cercare di discutere seriamente su idee e progetti. Dall’arrivo al vertice di Matteo Zoppas in poi non è più accaduto. C’è da augurarsi che i nuovi presidenti ci provino. Per evitare il declino di questo territorio
Il completamento della piattaforma logistica e l’ingresso dei tedeschi nella gestione segna la fine di un ciclo sia per la battaglia tra Cina e Usa per il controllo del Porto di Trieste sia per la prima fase gestione di D’Agostino del Porto di Trieste. Che ora forse sarebbe più utile per rilanciare quello di Venezia e l’idea di un sistema portuale unico per l’Alto Adriatico
Come tutti i gruppi del settore anche la società editoriale de Il Giornale di Vicenza e l'Arena, dopo un 2019 complicato, si prepara a un 2020 in rosso. Pubblicità e vendite in flessione i maggiori problemi, ma pesa anche la crisi di Cattolica e di Fiera Verona. Smentita l'ipotesi di un interesse del gruppo Gedi si affaccia l'ipotesi di una sinergia con il Gazzettino attraverso l'acquisizione delle due testate da parte del costruttore romano Caltagirone.
Il giovanissimo Giacomo Possamai del Pd raccoglie 11.515 preferenze, solo 500 in meno di Roberto Marcato, fedelissimo di Zaia, In Fratelli d’Italia esplode il fenomeno Donazzan che si candida ora alla vicepresidenza. E tutti e tre si preparano per il dopo Zaia
Zaia non ha vinto. Ha stravinto. Ora ha tutte le carte in mano e non ha più scuse. Oltre a tenere conferenze stampa dovrà decidersi anche a governare. Questo è il suo ultimo e terzo mandato. Ci auguriamo che non lo sprechi con prediche inutili su una autonomia che per essere realizzata ha bisogno non di chiacchiere ma di fatti concreti e capacità reale di governo. Se vale qualcosa è ora che lo dimostri
Liguria, Marche, Campania e Veneto già assegnate. Zaia stravince e ora deve solo aspettare di capire quanti voti ha preso la sua lista e quanti quella di Salvini. Mentre Toscana e soprattutto Puglia sono ancora in bilico, con Zingaretti e il leader della Lega in attesa del verdetto che può rilanciarli o affossarli
La gara non era nemmeno iniziata che il governatore uscente l’aveva già vinta. Ma da domani inizierà la corsa alla successione e ad accaparrarsi il 30% dei voti a lui accreditati. Donazzan ha già prenotato un posto per la vicepresidenza regionale, e se Giorgia Meloni ribaltasse i rapporti di forza con la Lega, diventerebbe la candidata naturale del centrodestra. Nel centrosinistra potrebbe emergere Giacomo Possamai, che, pur senza chance a livello veneto, potrebbe diventare il leader regionale di un Pd in profonda crisi
Se Salvini vincerà in Toscana e la Lega non fosse troppo staccata in Veneto dalla Lista Zaia, si ribalterebbe il governo e lui manterrebbe la leadership del partito. Se invece accadesse il contrario per lui si prospetterebbe la fine dell’altro Matteo. E a Trento si gioca la partita della possibile rinascita del centrosinistra
Per quanto al momento non trapeli nulla, indiscrezioni da fonti ben informate parlano di un cambio al vertice dell'ente fieristico scaligero. Il tutto in funzione di un'eventuale fusione con le fiere emiliane, sostenuta da Bonaccini e Zaia. Per il quale perdere l'unica fiera rimasta in vita appena dopo quello che si prospetta come un trionfo elettorale sarebbe, viceversa, uno smacco politicamente inaccettabile
Consensi plebiscitari per Zaia, 20 punti di distacco sull’avversario per De Luca. Le elezioni del dopo Covid segnalano l’emergere dei partiti personali anche a livello regionale. Che però sono determinanti solo nelle regioni in bilico. Un contributo alla discussione che si terrà giovedì prossimo alla Libreria ItalyPost con Giovanni Diamanti, Paolo Giaretta e Giampiero Beltotto su leader e costruzione del consenso
Meglio finire tra le braccia dei Cinquestelle, e quindi optare per una scelta tutta politica e far fare l’aumento di capitale a Cdp, o meglio affrontare la severa legge dei numeri e dei conti in ordine e quindi chiedere che sia Fondazione Cariverona a finanziare un nuovo corso per VeronaFiere? Domani non ci sarà l’aumento di capitale previsto e il Comune di Verona deve scegliere quale delle due strade percorrere. Prima che sia troppo tardi
Qualsiasi sarà il risultato dell’assemblea di Cattolica, a Verona, domani, nessuno potrà realmente festeggiare per l’ennesimo fallimento a cui è stata portata una delle sue più importanti e storiche istituzioni finanziarie. Come per Zonin a Vicenza, per De Poli a Treviso, il nome di Paolo Bedoni resterà nella storia di Verona. Ma accanto a quei nomi, andrebbero aggiunti anche quelli dei molti che per pavidità o convenienza nulla hanno fatto per impedire tale esito
Il fondatore di Quorum/Youtrend scherza sul 90% di consenso che il governatore registra in Veneto. Solo in Campania risultati simili. Da qui al voto potrebbe calare di qualche punto, ma il suo sarà un risultato record. Come Conte, anche Zaia beneficia dell’effetto Covid
Fallito Arsenale 2020 e con la Fondazione Nord Est allo sbando, le categorie economiche non hanno chi possa elaborare piani di sviluppo sostenibile. A Zaia manca la cultura della progettazione e teme di immischiarsi nel realizzare opere. I fondi europei sono enormi ma necessitano di stare nel quadro delle nuove regole. Cosa si dovrebbe fare e perché l’Emilia potrebbe uscire rafforzata mentre il Veneto rischia di proseguire nel declino
Fallito Arsenale 2020 e con la Fondazione Nord Est allo sbando, le categorie economiche non hanno chi possa elaborare piani di sviluppo sostenibile. A Zaia manca la cultura della progettazione e teme di immischiarsi nel realizzare opere. I fondi europei sono enormi ma necessitano di stare nel quadro delle nuove regole. Cosa si dovrebbe fare e perché l’Emilia potrebbe uscire rafforzata mentre il Veneto rischia di proseguire nel declino
I dati dell’export e della demografia dimostrano che è in atto da tempo un processo di declino del Nordest. Milano si sta a sua volta spegnendo e comincia a perdere popolazione dopo che il Coronavirus ha rivelato la sua fragilità “psicologica”. L’Emilia invece cresce di popolazione e regge meglio con il suo tessuto industriale che sembra aver prodotto una sintesi virtuosa tra imprenditorialità e innovazione
I dati dell’export e della demografia dimostrano che è in atto da tempo un processo di declino del Nordest. Milano si sta a sua volta spegnendo e comincia a perdere popolazione dopo che il Coronavirus ha rivelato la sua fragilità “psicologica”. L’Emilia invece cresce di popolazione e regge meglio con il suo tessuto industriale che sembra aver prodotto una sintesi virtuosa tra imprenditorialità e innovazione
“Una azienda e il suo territorio sono come una mucca. Se ne hai cura, attenzione al suo benessere complessivo e al contesto dove vive, allora otterrai qualità e risultati anche nel lungo termine. Se invece cerchi di ottenere risultati velocemente, uccidi il tuo stesso patrimonio”. Parola di Giampietro Povolo, il manager che ha portato la casa vinicola vicentina ad abbracciare il percorso di sostenibilità a 360 gradi
Danone, Chiesi, Alessi, Davines e tra poco anche Scarpa. Sono sempre di più le aziende che scelgono questa certificazione che richiede di essere sostenibili a 360 gradi. Un modello di impresa che coniuga redditività d’impresa e attenzione al capitale umano e sociale. Un modello che supera i limiti del terzo settore e della cooperazione e guarda piuttosto a Marzotto, Rossi ed Olivetti
Un aumento di capitale per fare cosa? Sembra essere questa la domanda che frena i pochi potenziali sottoscrittori di fronte alla mancanza di una strategia che porti la spa a rimanere competitiva sul mercato fieristico. Mentre Rimini e Bologna annunciano la fusione, a Verona il rischio è che si chiedano soldi ai soci solo per garantire la sopravvivenza. Come, per anni, è stato in Cattolica
Danone, Chiesi, Alessi, Davines e tra poco anche Scarpa. Sono sempre di più le aziende che scelgono questa certificazione che richiede di essere sostenibili a 360 gradi. Un modello di impresa che coniuga redditività d’impresa e attenzione al capitale umano e sociale. Un modello che supera i limiti del terzo settore e della cooperazione e guarda piuttosto a Marzotto, Rossi ed Olivetti
“E’ un anno indubbiamente difficile, soprattutto per la Docg. Ma, proprio per questo, dobbiamo considerarlo un anno zero. Facendo tutti un passo indietro per essere in grado di ripartire più forti nel 2021” A dirlo è Giorgio Polegato, presidente di Astoria, una delle case vinicole più importanti del mondo del prosecco. Che aggiunge: "1/3 delle aziende a rischio? Direi proprio di no"
Mentre il neo presidente nazionale Carlo Bonomi interpreta una linea di autonomia nei confronti della politica, in Veneto sembra prevalere una subordinazione passiva nei confronti del governatore regionale. Anche quando, nell’esclusivo interesse dei propri associati, andrebbe incalzato
“E’ un anno indubbiamente difficile, soprattutto per la Docg. Ma, proprio per questo, dobbiamo considerarlo un anno zero. Facendo tutti un passo indietro per essere in grado di ripartire più forti nel 2021” A dirlo è Giorgio Polegato, presidente di Astoria, una delle case vinicole più importanti del mondo del prosecco. Che aggiunge: "1/3 delle aziende a rischio? Direi proprio di no"
C’è stato un momento nel quale qualcuno ha pensato che per fermare il Covid bisognasse chiudere le fabbriche. E’ stato il frutto avvelenato della cultura anti industriale di una parte del paese. In un momento così difficile, bisogna trovare il coraggio e la forza per aprire, anche solo per una mezza giornata, le porte delle nostre imprese. Perché non possiamo più permetterci che qualcuno possa pensare che l'Italia, senza fabbriche e senza lavoro, possa farcela lo stesso
C’è stato un momento nel quale qualcuno ha pensato che per fermare il Covid bisognasse chiudere le fabbriche. E’ stato il frutto avvelenato della cultura anti industriale di una parte del paese. In un momento così difficile, bisogna trovare il coraggio e la forza per aprire, anche solo per una mezza giornata, le porte delle nostre imprese. Perché non possiamo più permetterci che qualcuno possa pensare che l'Italia, senza fabbriche e senza lavoro, possa farcela lo stesso
Secondo l’Istat nel primo trimestre l’Emilia cala del 2,4%, la Lombardia del 3% e il Veneto del 3,2%. Si allarga la forbice nel nuovo triangolo industriale a favore degli emiliani. Che sono in settori meno esposti alla crisi ma hanno anche un tessuto con una cultura industriale più forte. Le analisi sulle provincie
Ora che è partita l’aggregazione tra Rimini e Bologna, basterà a Verona l’aumento di capitale da 30 milioni per sopravvivere da sola? Le incognite del mondo del vino che, nella crisi, sarà costretto a scegliere tra Vinitaly e ProWein. E le aziende in crisi acquisteranno ancora spazi? Ecco perché, se andrà bene, in Italia ci sarà spazio per due soli poli fieristici e Verona dovrà decidere a chi andare in sposa
Ora che è partita l’aggregazione tra Rimini e Bologna, basterà a Verona l’aumento di capitale da 30 milioni per sopravvivere da sola? Le incognite del mondo del vino che, nella crisi, sarà costretto a scegliere tra Vinitaly e ProWein. E le aziende in crisi acquisteranno ancora spazi? Ecco perché, se andrà bene, in Italia ci sarà spazio per due soli poli fieristici e Verona dovrà decidere a chi andare in sposa
Parla l’amministratore delegato dell’impresa champion nelle calzature tecniche da montagna. “Il consumatore sarà esigente e non chiederà solo se non inquini ma anche che cosa fai per i tuoi collaboratori e cosa restituisci alla tua comunità. C’è un crescente interesse verso la montagna che favorisce chi, come noi, opera su questo segmento di mercato. Abbiamo spazi di crescita importanti. Acquisizioni? Non sono all’odg e comunque solo se coerenti. La ripresa sarà complicata ma abbastanza veloce. E l’Italia ce la può fare. Ma ha bisogno di marketing per raccontare i suoi punti di forza”
Parla l’amministratore delegato dell’impresa champion nelle calzature tecniche da montagna. “Il consumatore sarà esigente e non chiederà solo se non inquini ma anche che cosa fai per i tuoi collaboratori e cosa restituisci alla tua comunità. C’è un crescente interesse verso la montagna che favorisce chi, come noi, opera su questo segmento di mercato. Abbiamo spazi di crescita importanti. Acquisizioni? Non sono all’odg e comunque solo se coerenti. La ripresa sarà complicata ma abbastanza veloce. E l’Italia ce la può fare. Ma ha bisogno di marketing per raccontare i suoi punti di forza”
Non è stata la scarsità di risorse a mandare in coma il Mart. Che anzi ha continuato negli anni ad avere bilanci e contributi sostanzialmente simili. La responsabilità cade principalmente su una visione “provinciale” della cultura e sull’incapacità di elaborare un modello alternativo a quello che si voleva sostituire. Sgarbi impegnato su troppi fronti. Se non si reinventa bisognerà immaginare un futuro per la struttura firmata da Mario Botta
Per il presidente di Mevis e del Cuoa Business School Federico Visentin, “se vogliamo far tornare grande il Veneto dobbiamo renderlo attrattivo. E una delle leve fondamentali è cercare di portare grandi multinazionali dei settori più innovativi, possibilmente legate alle reti di subfornitura che in questa regione sono particolarmente forti”. Ma ci deve aiutare la politica perché noi industriali non siamo bravi a lavorare per obiettivi comuni
Per il presidente di Mevis e del Cuoa Business School Federico Visentin, “se vogliamo far tornare grande il Veneto dobbiamo renderlo attrattivo. E una delle leve fondamentali è cercare di portare grandi multinazionali dei settori più innovativi, possibilmente legate alle reti di subfornitura che in questa regione sono particolarmente forti”. Ma ci deve aiutare la politica perché noi industriali non siamo bravi a lavorare per obiettivi comuni
Non è stata la scarsità di risorse a mandare in coma il Mart. Che anzi ha continuato negli anni ad avere bilanci e contributi sostanzialmente simili. La responsabilità cade principalmente su una visione “provinciale” della cultura e sull’incapacità di elaborare un modello alternativo a quello che si voleva sostituire. Sgarbi impegnato su troppi fronti. Se non si reinventa bisognerà immaginare un futuro per la struttura firmata da Mario Botta
La discesa in campo di Sala avvenuta nella giornata di ieri è stata disastrosa. Tra recupero di visioni ottocentesche e comparsate Tv nelle quali è tornato a contraddire le scelte compiute pochi giorni prima, non si è sentito nulla che esprimesse comprensione dei problemi e visione del futuro. Che il Pd possa scegliere lui piuttosto che il pragmatico governatore dell’Emilia sarebbe solo la prova che quel partito è specialista nel farsi del male da sé
La lettera di Ivass mette Bedoni, e la classe dirigente veronese che non lo ha mai contrastato, con le spalle al muro. Di fronte alla pesantissima diluizione che avranno i soci con l’aumento di capitale difficile che veronesi e bresciani mettano mano al portafoglio. Potrebbe farlo solo qualcuno che, attraverso la trasformazione in spa, avesse la garanzia che la compagnia lavora per produrre redditività e non soltanto la gestione dei posti di potere
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