Fondatore di ItalyPost, il portale di approfondimento sul mondo delle imprese e dei territori che promuove anche numerosi Festival, quali il Città Impresa di Bergamo e Vicenza, il Galileo Festival dell’Innovazione di Padova, Trieste Next dedicato alla ricerca scientifica, il Festival della Green Economy di Trento, Open Factory e We Food. Dal 2016 ItalyPost realizza ricerche e incontri sulle aziende champions. Negli anni precedenti la Post Editori, di cui Filiberto Zovico è amministratore unico, ha lanciato la rivista NordestEuropa e il portale VeneziePost. Ha pubblicato nel 2018 per la casa editrice Egea “Nuove Imprese. Chi sono i champions che competono con le global companies”
Il voto a luglio favorisce il Pd, che conquisterebbe quattro regioni e lascerebbe alla Lega solo il Veneto. Ma più che al partito di Salvini, lascerebbe la regione a Zaia, l'arcinemico del leader della Lega. Vero è che Conte ha tutta la convenienza che si voti in autunno, ma tra Conte e i suoi governatori, chi sceglie il Pd? Bonaccini non ha dubbi, Zingaretti si, il Pd del Veneto forse nemmeno ha capito che partita si sta giocando
Alessandra Sardoni, giornalista icona delle cronache politiche de la 7, analizza le conseguenze della crescita di consensi di Luca Zaia. “Non credo che la leadership della Lega sia contendibile” ci dice. Zaia conosce bene i rapporti di forza. Tutto dipende anche da come usciremo dalla crisi del Coronavirus. E se Salvini assumesse un profilo governativo e filoatlantico potrebbe rinascere. Più che chiedersi se Zaia ha voglia di andare a Roma, bisognerebbe chiedersi se Roma ha voglia di Zaia
Dopo una fase nella quale era stato messo in ombra da Salvini, Zaia non solo è rinato, ma si è imposto come unico leader ampiamente riconosciuto dalla sua regione. Ora può e deve fare di più. Far rinascere il Veneto dopo gli anni del declino. Un programma in tre punti da gestire con la stessa logica di come ha guidato l’uscita dalla crisi. Praticando l’autonomia e non predicandola. E stringendo le giuste alleanze
L’Arena di Verona senza spettacoli metterà in crisi il bilancio della Fondazione? No, perché gli incassi da biglietteria e sponsorizzazioni coprono solo una parte dei costi. Il resto arriva dallo Stato. Senza esibizioni si abbassano i costi di produzione. E, con i lavoratori in cassa integrazione potrebbe arrivare perfino a migliorare i suoi bilanci. Lo stesso accade alla Fenice, al Rossetti, alla Biennale e in tutte le altre realtà che godono dei finanziamenti statali. A rimetterci, di certo, saranno invece i “non garantiti”: artisti, stagionali, allestitori e tecnici
Da giugno senza più mascherine, distanze e sanificazioni. Il presidente della società italiana di virologia spiega a La Stampa che il virus si è “trasformato” (come diceva Zaia) e ora non è più pericoloso. Per prudenza aspettiamo ancora una settimana, ma il partito della paura non ha più frecce al suo arco. E, se gli eccessi vanno evitati, meglio evitare anche il moralismo e le grida di chi minaccia “vi richiuderemo di nuovo in casa”
Esce oggi il libro di Luca Vignaga che raccoglie gli articoli pubblicati su VeneziePost nei giorni scorsi. Il libro, in omaggio per gli abbonati a VeneziePost, è disponibile in formato pdf sul nostro shop a 4,99 euro. Pubblichiamo la prefazione dell'editore che scrive: "Non sarà un fideistico "affidarsi alla scienza" a risolvere i nostri problemi. E le domande che l'autore pone in questo libro sono essenziali per costruire il futuro. Perché il terreno sul quale poggiavamo è franato"
Maurizio Castro è stato nominato commissario straordinario di Acc, dopo un durissimo scontro durato mesi. Una vicenda poco considerata dai media che ha implicazioni non solo sul piano occupazionale ma anche su quello politico. Lo scontro tra i ministri cinquestelle e il ruolo di Serracchiani. L’impatto della decisione della Commissione Europea su Nidec. Il futuro si gioca ora sulle strategie post - Covid
Per entrare nel Cda di una società quotata in Borsa come Ascopiave più che competenze su mercati e finanza sembra necessario avere singolari esperienze professionali e competenze specifiche: per esempio essere sindaci, o almeno moglie o marito di primi cittadini leghisti. E, se non si è di quel partito, sapere che comunque lì c’è un padre – padrone: l’eurodeputato Toni Da Re. E fioccano compensi tra i 50 e gli 80 mila euro
L'Economia del Corriere della Sera ha pubblicato oggi l'analisi del fondatore di Italy Post. Le scelte che le imprese champion dovranno affrontare sulla base di tre scenari: ripresa rapida o crisi prolungata, global o no global, normal o new normal. Ma sopratutto dovranno capire velocemente se e quanto spazio ci sarà per quel Made in Italy che sviluppava margini su qualità e personalizzazione
Alessandra Sardoni, giornalista icona delle cronache politiche de la 7, analizza le conseguenze della crescita di consensi di Luca Zaia. “Non credo che la leadership della Lega sia contendibile” ci dice. Zaia conosce bene i rapporti di forza. Tutto dipende anche da come usciremo dalla crisi del Coronavirus. E se Salvini assumesse un profilo governativo e filoatalantico potrebbe rinascere. Più che chiedersi se Zaia ha voglia di andare a Roma, bisognerebbe chiedersi se Roma ha voglia di Zaia
Dietro i complimenti di Maroni potrebbe esserci un patto tra “lumbard” per replicare “l’operazione Comencini”. L’esplosione di notorietà sulla stampa internazionale potrebbe essere legata al tentativo di minare la leadership di Salvini. Sia come sia, Zaia sta cercando di mettersi al riparo per evitare uno scontro che lo vedrebbe perdente. E ora che la Lega precipita nei sondaggi sotto il 25% la notte dei lunghi coltelli è davvero vicina
Un Pd afono al Nord e a trazione meridionale, un Renzi che minaccia di far saltare il banco ma non ha armi, stanno lasciando a Zaia la rappresentanza del popolo dei produttori che chiede solo di poter tornare al lavoro. Il Presidente del Veneto eredita così l’elettorato che fu di Berlusconi e poi di Renzi senza nemmeno dover darsi troppo da fare
E’ una crisi più grave di quella del metanolo perché non colpisce solo il nostro settore ma tutti. E costringe il mondo del vino italiano a cambiare, a cercare nuovi mercati e a puntare ancora di più sulla qualità. Probabile la crisi di molte cantine ma, alla fine, alcuni gruppi potrebbero uscirne rafforzati. E più forti per vincere le sfide sui mercati esteri. Bene la nuova manifestazione di VeronaFiere
Ha saputo indicare la rotta giusta al momento giusto. Sa sintonizzarsi sugli umori popolari in trenta secondi; circondarsi di persone esperte che gli gestiscono le partite complesse; surfare dentro le acque agitate della politica adattandosi all’aria che tira e tirando fuori la testa un secondo prima degli altri. E' bravo come Conte, con il vantaggio di giocare dall'opposizione. E, oscurato Salvini, la partita se la gioca faccia a faccia direttamente con il Premier
Pare impossibile. Ma perfino quando hanno ragione riescono a fare di tutto per passare dalla parte del torto. E invece con uscite del tipo “mai più un lockdown” regalano rigori a porta vuota agli avversari. Per fortuna che Carraro ci ha messo una pezza. Rappresentare gli interessi delle imprese significa avere un progetto comune, non sparare battute come al Bar Sport. E soprattutto portare a casa risultati concreti
Nella gestione del Coronavirus è stato sbagliato quasi tutto. Ci siamo tutti immersi in una realtà virtuale adottando misure figlie dell’influenza dei social e di una politica schiava degli istintivi umori popolari. Ma ora, soprattutto per chi fa impresa, la domanda è: vivremo in un mondo “a distanza” o torneremo ad essere “animali sociali"? Tra queste due prospettive propendiamo per la seconda. Con una unica vera e tragica differenza che cambierà i modelli di consumo. Che saremo tutti drammaticamente più poveri
Che la situazione sia ormai esplosiva lo dimostra l’attacco polemico di oggi del presidente degli industriali veneti al Commissario per l’emergenza Coronavirus che aveva dichiarato che “non bisogna prendere decisioni frettolose”. La replica di Carraro: “Posso capire che lui non abbia fretta, ma hanno fretta le imprese che stanno soffocando e i cittadini chiusi in casa!”. Intanto lo spread vola a quota 260
Le dichiarazioni di Luciano Vescovi a Repubblica, sintetizzate nel concetto per cui vanno riaperte le fabbriche e non le librerie, rischiano di essere travisate e rivelare il retropensiero di alcuni imprenditori old style. E invece, come sottolineato in un recente convegno proprio da Confindustria Vicenza, è l’alleanza cultura – impresa il segreto della forza delle nostre industrie creative
Il voto di oggi smentisce seccamente le illazioni rilanciate da La Stampa l’altro giorno di un possibile testa a testa tra il presidente di Assolombarda e la candidata dell’apparato romano Licia Mattioli che si è fermata a 60 voti contro i 123 di Bonomi. Scongiurati i pericoli di brogli. Vescovi: anticipare i tempi per rendere pienamente operativa la nuova squadra
Esce oggi un mio libro dedicato alle trasformazioni del mondo dell’impresa e dei territori nel periodo che va dalla Grande Crisi del 2008 a quella attuale. Un libro che racconta il mondo precedente all’arrivo del Coronavirus, e quindi, per molti aspetti, che potremmo ritenere inutile. Ma ci sono tre ragioni per cui forse vale la pena di leggerlo. Che le imprese di cui lì si racconta saranno le protagoniste della rinascita; che il tema della loro rappresentanza politica oggi torna centrale così come diventa cruciale la necessità di una nuova rappresentanza degli interessi
Non bastava il debito pubblico. Ora vogliono che anche le imprese vengano sommerse dai debiti. Dopo le baby pensioni, l’assunzione di migliaia di forestali, quota 100 e reddito di cittadinanza con la crisi del Coronavirus questo è stato l’unico Paese al mondo che ha imposto la chiusura delle fabbriche e preso provvedimenti perché le imprese, anziché lavorare, chiedano soldi alle banche. Con la definitiva eliminazione del lavoro e la rivendicazione del “reddito di esistenza”, siamo diventati la repubblica fondata sul debito. E di debito, molto presto, affonderemo
Imprese e lavoratori non hanno saputo costruire una piattaforma capace di indicare soluzioni alternative al “chiudiamo le fabbriche”, “reddito di quarantena” e alla criminalizzazione dell’impresa. Il rischio è che le imprese finiscano in mano a Cdp o agli stranieri. Bisogna reagire partendo dalla denuncia che non le fabbriche, ma ospedali e case di riposo gestiti dalla politica, sono i veri luogo del contagio. E che le fabbriche sono l’unico strumento per produrre ricchezza e non debito, futuro e non presente, libertà e non nuovi statalismi
Il presidente del Consorzio del Prosecco Doc si dice tranquillo sui consumi in Gdo. Ma segnala problemi sui produttori operanti nel canale horeca. Tuttavia i margini potrebbero ridursi facendo saltare molte cantine e dando il via a un processo di acquisizioni. Sperando che, come nel 2008, la crisi di altri vini spinga ancora in direzione di Conegliano - Valdobbiadene
Cosa ha portato il ministro Patuanelli a scatenare l’ira di un intero territorio con la nomina di un commissario straordinario vicino agli uomini della Serracchiani? I retroscena della scelta a sorpresa di Anna Di Pasquale al posto di Maurizio Castro e il possibile dietrofront dopo le proteste dei sindacati e delle istituzioni locali
La grandezza di Covre è sempre stata quella di preferire il buon senso all’ideologia. La sua coerenza sui contenuti piuttosto che la fedeltà ai capi gli è valsa la definizione di leghista eretico, e, dalla Lega, che oggi lo rimpiange, fu infatti espulso. Perché, in questo Paese usare il buon senso è eresia. Ed essere eretico in un partito non è ammesso. Soprattutto nella sua amata Lega
È chiaro che hanno ragione i tedeschi e gli olandesi. Perché dovrebbero dare soldi a noi italiani spreconi e alimentare così i nazionalismi nei loro paesi? Inutile piangerci addosso, se vogliamo salvarci dobbiamo fare sacrifici pesanti, come e più che ai tempi di Monti. E allora forse riconquisteremo la necessaria credibilità e fiducia per chiedere aiuti
La grandezza di Covre è sempre stata quella di preferire il buon senso all’ideologia. La sua coerenza sui contenuti piuttosto che la fedeltà ai capi gli è valsa la definizione di leghista eretico, e, dalla Lega, che oggi lo rimpiange, fu infatti espulso. Perché, in questo Paese usare il buon senso è eresia. Ed essere eretico in un partito non è ammesso. Soprattutto nella sua amata Lega
Dietro il tentativo di far chiudere le imprese da parte dei populisti di destra e di sinistra non c’è affatto l’emergenza da Covid19. Perché il virus si diffonde nelle strutture sanitarie e non nelle imprese, tanto che, a fabbriche aperte, in Lombardia il numero delle vittime è inferiore ai picchi raggiunti sabato scorso. Le ragioni sono ideologiche e politiche. Alimentate da un virus populista statalista. Pericoloso anche per la democrazia
I Champions che abbiamo cominciato a incontrare tre anni fa sono stati capaci, dopo la grande crisi, di salti dimensionali importanti: maggiore capitalizzazione, crescita robusta dei ricavi, margini attorno al 20%. Come allora saranno in prima linea nella ripartenza. Ecco chi sono e quanto valgono.
Ce la faremo! E’ questo i leit motiv che ripetiamo tutti in questi in giorni. Ma per farcela dobbiamo prendere coscienza che stiamo combattendo tre guerre vere. Quella sanitaria, quella sui mercati internazionali e quella sulla tenuta industriale del Paese. E per vincerle serviranno sacrifici pesanti e ingenti risorse, una patrimoniale e il taglio di stipendi e pensioni. E allora, forse, ce la faremo
I Champions che abbiamo cominciato a incontrare tre anni fa sono stati capaci, dopo la grande crisi, di salti dimensionali importanti: maggiore capitalizzazione, crescita robusta dei ricavi, margini attorno al 20%. Come allora saranno in prima linea nella ripartenza. Chi sono e quanto valgono
Mentre in giro ci sono politici come Salvini che seminano panico e paura, mentre altri come Renzi cercano di sgambettarlo, Fontana e Gori di far chiudere le fabbriche, gli Industriali di Padova e Treviso di accusarlo del caos provocato da altri, lui, uno sul quale nessuno avrebbe mai scommesso un euro, con calma e determinazione gestisce l’emergenza con equilibrio e fermezza. Salvaguardando la salute ma anche il futuro del Paese
Dicono che le fabbriche vanno chiuse e vanno tenuti aperti solo i negozi di alimentari e le farmacie. Come se le fabbriche fossero un pc che si spegne e riaccende quando lo si desidera. Come se nessuno dovesse preparare i prodotti, produrre gli imballaggi e i macchinari necessari. Esplode la retorica dello smart working, di quelli che di lavorare sul divano di casa se lo possono permettere e se ne fregano di quelli che lo stipendio sono costretti a guadagnarselo in fabbrica
L’hashtag che in questi giorni va tanto di moda rivela una alleanza tra populisti e radical chic contro chi si preoccupa del futuro di milioni di giovani e di lavoratori non tutelati. L’emergenza è conclamata, ma salvare vite umane ed evitare che il Paese precipiti nella povertà sono esigenze complementari. A meno che non si pensi che si possa vivere tutti per sempre di reddito di cittadinanza
Uno scontro senza precedenti tra i governatori delle due regioni sarebbe all’origine del caos scatenato sulle interpretazioni del decreto governativo che ha incluso il Veneto nella zona rossa. Alla fine il compromesso all’italiana: “state a casa, ma se dovete lavorare potete farlo”. Sarà da capire quale, tra la gestione allarmista di Fontana e quella “alla tedesca” di Zaia, raggiungerà i migliori risultati per la salute dei cittadini e per la tenuta della nostra economia
Gli imprenditori veneti sono inferociti per il caos causato dal decreto sulle zone rosse. In Confindustria è polemica tra chi, come Finco chiede le dimissioni del governo, e chi invece, come il Presidente Veneto Enrico Carraro invita a mantenere i nervi saldi e richiama tutti al senso di responsabilità. Zaia: Misura sproporzionata per la regione. Arrivata l'ordinanza interpretativa: decidano le Regioni
Ci sarà tempo per valutare se l’azione del governo è corretta o meno. Noi pensiamo non lo sia, ma in momenti come questi, è dovere civico rispettare i decreti. Terminata l’emergenza si capirà se ci sono state ragioni a noi sconosciute che abbiano giustificato tali provvedimenti o se siamo stati gestiti da classi dirigenti irresponsabili. Ma, al momento, il senso di responsabilità nazionale impone di adeguarsi senza se e senza ma
Hanno gettato l’Italia nel caos per una influenza le cui conseguenze sono stati costretti loro stessi a ridimensionare. Solo per prendere voti o vendere più libri o copie di giornale. Il conto sarà salatissimo e lo pagheranno cittadini e imprese. Per fortuna Zaia, dopo aver innescato il delirio, con senso di responsabilità, ora ha fatto dietrofront e riaprirà le scuole
Sono state rinviate alla Fiera di Verona le rassegne 'Model Expo Italy' ed 'Elettroexpo', assieme alla mostra-convegno 'Innovabiomed', in seguito alle ordinanze di Regione Veneto e Governo su Coronavirus. Lo rende noto oggi Veronafiere, precisando che la decisione e' stata presa anche se i tre event...
Il fatturato 2019 di Villa Sandi sale a 95 milioni (+1,2%) per effetto di quella che Giancarlo Moretti Polegato, presidente dell’azienda di Crocetta del Montello (Treviso), definisce come: “Una crescita abbastanza omogenea nei Paesi dove operiamo, Italia compresa”. Con prospettive positive ...
A causa delle decisioni assunte dalle autorità locali e nazionali, si comunica che il Festival della Green Economy – in programma a Trento dal 28 febbraio al 1 marzo – è stato annullato, come pure il tour alle Fabbriche della Sostenibilità in programma dal 25 al 27 febbraio.
Per lo stesso ...
Marakeb Technologies, provider di soluzioni di automazione leader di settore, e Fincantieri, uno dei più grandi gruppi navalmeccanici al mondo, hanno firmato un Memorandum of Understanding per esplorare opportunità di collaborazione nel campo dell’automazione a livello globale. L’accordo è st...
Si conferma particolarmente negativo l’andamento dell’economia nel Pordenonese che soffre, soprattutto sull’estero, dopo due anni di crescita ininterrotta. Nel quarto trimestre, in particolare, le variazioni tendenziali dei principali indicatori sono ancora negative, con la produzione che cala al tasso del -1,5%, il fatturato del -1,7% e il fatturato estero addirittura del -7,5%
In calo la presenza del commercio al dettaglio in Friuli Venezia Giulia, mentre e' in aumento, o almeno tiene, il comparto alberghi, bar e ristoranti. E' la fotografia della situazione in regione che riguarda il periodo 2008-2019, contenuta nell'analisi dell'Ufficio Studi di Confcommercio "Demografi...
Knowlton Development Corporation ("Kdc/One"), specializzata nella formulazione e nella produzione per i marchi di bellezza, di cura della persona e della casa, ha annunciato oggi un accordo per l'acquisizione di Zobele Group ("Zobele"), azienda di prodotti per la cura della casa e dell'aria. L'acqui...
Masi Agricola, produttore leader di Amarone, annuncia di avere sottoscritto un contratto con la società Santa Margherita USA, controllata americana di Santa Margherita Gruppo Vinicolo, che rappresenta oggi uno dei poli più significativi dell’enologia italiana con i brand Santa Margherita, Torres...
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