Mariacristina Gribaudi, amministratrice unica di Keyline, dal 2015 presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia, e da pochi giorni entrata a far parte del comitato tecnico Cultura e Impresa di Confindustria, in questa intervista ci racconta la sua vita di imprenditrice e sottolinea l'importanza degli atti di mecenatismo: "L’obiettivo è quello di passare il testimone. Ci sono degli oggetti che devono continuare a raccontare la loro storia"
"Una galleria di ritratti al femminile, nei quali si insinuano le nuove tendenze di un mondo in trasformazione; immagini che sembrano precorrere i tempi di un’emancipazione che a quel tempo era in gran parte di là da venire". Così Andreina Contessa, Direttore Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare, definisce le opere esposte fino al 10 gennaio 2021 per la mostra dedicata al grande cartellonista triestino.
I vertici di Cattolica, dando comunicazione del ricorso di 34 soci, pari allo 0,18% del totale, che si oppongono alla trasformazione in Spa, vogliono sottolineare la presunta debolezza del fronte del "no", mostrando di non essere particolarmente preoccupati da queste mosse. Ma la società prevede un voto capitario in assemblea, quindi si tratterà di capire quanti saranno effettivamente i soci che voteranno contro e non quanta parte del capitale rappresentino. Per sapere come andrà, c'è da attendere solo una settimana
A breve il board della holding dei Benetton "individuerà un ad che avrà, tra gli altri, il compito di ridefinire ed attuare le linee strategiche del gruppo". Atlantia indicata come "centrale nella strategia futura di Edizione". A margine dell’assemblea, Mion fornisce un no comment sul tema Aspi: “Trattativa ancora complessa, rischio revoca pendente”
All'interno del quadro di rivoluzione che Bonomi sta impostando in Viale dell'Astronomia, era quasi scontato che la direzione generale dell'associazione degli industriali non sarebbe rimasta nelle mani di Marcella Panucci. Dopo essere stata in carica per due presidenze, lascia il ruolo di direttore generale ad interim a Francesca Mariotti
Nel mese di giugno si stima che l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività, al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,1% su base mensile e una diminuzione dello 0,2% su base annua (come nel mese precedente), confermando la stima preliminare. Lo conferma l'Istat nei ...
I coordinatori di Casa Cattolica, la rete delle associazioni dei soci, dei rappresentanti della politica e delle imprese del territorio che si sono riunite sotto un unico "tetto" per esprimere la loro assoluta contrarietà "alla svendita in corso di Cattolica Assicurazioni a Generali Spa", come scr...
La viabilità sulla rete viaria Anas del Gruppo FS Italiane segna un aumento: la fase 3 ha infatti avviato un progressivo riallineamento ai trend storici dello stesso periodo dello scorso anno.
A giugno, rispetto al mese precedente, l’Indice di Mobilità Rilevata dell’Osservatorio del Traffi...
L’estate 2020 vedrà il 13% in meno di italiani in vacanza, e il 93% di chi partirà resterà in Italia. Vacanze brevi e a corto raggio con pochi stranieri. L’obiettivo sarà intercettare il turista italiano. Dalla Torre: “Meno svantaggi per regioni con alto tasso turismo italiano”. Ravelli: “Montagna resta meta ambita”. Friel: “Quadro incerto, preoccupano i trasporti”. De Monte Nuto: “Puntare su organizzazione ed esperienza”
Da Rimini a Jesolo a Lignano, 300 chilometri di costa fanno squadra per convincere i turisti tedeschi e austriaci a tornare in Italia. I tre governatori hanno lanciato la prima campagna promozionale congiunta. Sullo sfondo un asse dal significato simbolico anche dal punto di vista politico. “Non c’è conflitto tra le Regioni, ma l’idea di una Riviera Adriatica”. Il messaggio da far passare all’estero? “Qui la sanità funziona, soggiorni in sicurezza”
Il presidente del Cuoa è soddisfatto dell’accordo con Politecnico di Torino, Sapienza di Roma e Università di Palermo. “Il merito è di De Toni – dice – che ha concepito un modello originale che potrà farci crescere”. Ottimi i rapporti con Ca’Foscari e le altre del Nordest. Nessuna concorrenza con Bocconi e Luiss perché loro operano su segmenti di mercato e con modelli diversi
La ristorazione include tipologie di cucina molto diverse tra loro, per cui risulta difficile trarre bilanci sulla salute del settore “post-Covid” – ammesso che possiamo ritenere chiusa l’emergenza -, come pure elaborare analisi di carattere generale. Allora, per provare a fare un punto, abbiamo provato a sentire alcuni dei protagonisti. Valentinetti: “A soffrire di più saranno i locali di fascia media”. Melis: “Carte vincenti innovazione, qualità e capacità di reinventarsi”. Moro: “Primi segnali di normalità, ma calo innegabile”
Per il chief executive officer & head of design di Lago S.p.A., la sfida per il settore si gioca soprattutto sul campo digitale: “Chi non riuscirà a sfruttare le sue potenzialità, non avrà futuro”. In linea con le stime sugli altri settori, secondo il Ceo potrebbero fallire il 10% delle aziende. “Ad aprile abbiamo registrato flessioni anche del 50%, ma maggio in miglioramento e si spera in una ripresa a giugno”
Sarà una rivoluzione ancora più grande di quella avvenuta con le due crisi precedenti. Ma pur avendo avuto una importante flessione nei mesi scorsi ora siamo ripartiti a peino regime. E anzi sono molto ottimista, perchè in futuro si investirà di più nell’arredamento per crearsi un ambiente più confortevole. E il Made in Italy ne uscirà più forte
Sarà una rivoluzione ancora più grande di quella avvenuta con le due crisi precedenti. Ma pur avendo avuto una importante flessione nei mesi scorsi ora siamo ripartiti a peino regime. E anzi sono molto ottimista, perchè in futuro si investirà di più nell’arredamento per crearsi un ambiente più confortevole. E il Made in Italy ne uscirà più forte
Per il managing director di Italian Design Brands (IDB), polo industriale che raggruppa sette aziende del design, lo stop dovuto all’emergenza in Italia si farà sentire più nel campo della distribuzione che in quello della produzione. E quelli che potevano essere punti di debolezza si stano trasformando in punti di forza. Così per il digitale dove la crisi ci ha permesso di recuperare un ritardo
Per il chief executive officer & head of design di Lago S.p.A., la sfida per il settore si gioca soprattutto sul campo digitale: “Chi non riuscirà a sfruttare le sue potenzialità, non avrà futuro”. In linea con le stime sugli altri settori, secondo il Ceo potrebbero fallire il 10% delle aziende. “Ad aprile abbiamo registrato flessioni anche del 50%, ma maggio in miglioramento e si spera in una ripresa a giugno”
La Fondazione lirica allo scontro col governo per ottenere una deroga sul numero massimo di spettatori. È una battaglia importante, perché le 1000 presenze imposte dal Comitato tecnico scientifico rendono impraticabile la riapertura (non solo dell’Arena). Ed è un problema che non riguarda solo i bilanci dell’ente, ma che si ripercuote anche e soprattutto sull’indotto, fonte di nutrimento per la città
È l’uomo del momento. Il suo nome dilaga sulle pagine di quotidiani locali e nazionali, facendo capolino persino sulle colonne del Financial Times. “Lui, come Bonaccini, è una figura poco ideologica” ci spiega Ferdinando Giugliano, editorialista di Bloomberg Opinion. “Manca un partito forte che rappresenti la voce dei ceti produttivi. Lo spazio politico c’è, ma dipende da lui se occuparlo”
L’esperto di eventi culturali, docente di Museum Management all’Università Bocconi, spiega: il successo dei festival è ascrivibile alla reazione all’”abuso digitale”, al solipsismo con cui passiamo il nostro tempo compulsando sfrenatamente i-pad e cellulari. Il festival ha significato tornare a occupare spazi pubblici, ascoltare con attenzione parole che escono da una bocca e non dal microfono, stare accanto a perfetti sconosciuti, condividere fisicamente sensazioni ed emozioni
I paletti anti-coronavirus che erano stati fissati da Istituto Superiore della Sanità (Iss) e Inail sono piovuti come una mazzata sul mondo delle spiagge, della ristorazione e del commercio, ma nelle ultime ore è stato approvato il documento d’intesa delle Regioni che allenta le misure tanto discusse. Nonostante ciò, sono tanti i negozi, gli alberghi, i bar e i ristoranti che preferiscono rimanere chiusi. Più per paura dei costi che del contagio
Per 15 anni direttore del centro di biotecnologie Icgeb di Trieste e ora professore al King’s College London, Mauro Giacca fa un quadro di quello che si avverte dall’estero in materia di riaperture e Fase 2 all’italiana. Falsi obiettivi e coercizioni hanno fatto perdere di vista il messaggio principale: fare attenzione al distanziamento sociale. Alimentando paure con i divieti e non responsabilizzando davvero le persone
L’esperto di eventi culturali, docente di Museum Management all’Università Bocconi, membro del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e Paesaggistici del Ministero Mibact e membro del Consiglio di Indirizzo del Teatro Regio di Torino, spiega che il senso di esperienza, sinestesia e comunità sono i fattori critici del successo dei festival italiani e che non si può immaginare un futuro di eventi digitali
I due Festival letterari più importanti in Italia ci saranno. Gian Mario Villalta, direttore artistico di Pordenonelegge, e Marzia Corraini, membro del comitato organizzatore di Festivaletteratura, raccontano le soluzioni a cui stanno lavorando. Meno eventi, presenza fisica limitata a quanto sarà concesso dalle normative e digitale. "Non possiamo perdere l'umanità e la socialità che di questi festival sono l'essenza
Edy Dalla Vecchia è stata confermata da pochi giorni presidente di Aidda. E l'imprenditrice del settore metalmeccanico ci racconta di questi mesi che si stanno facendo difficili a causa del calo degli ordini, l'aiuto avuto dalla rete associativa e le difficoltà delle lavoratrici. Nell’economia, che ora è da risanare, ci vogliono anche donne, che abbiano una visione familiare e competenze. Un universo che, purtroppo, viene lasciato spesso in disparte
Il segretario generale dell'Unione culturale economica slovena affronta i due nodi principali dei rapporti tra Italia e Slovenia: attivare canali bilateriali per concordare la riapertura delle frontiere e per Gorizia - Nova Gorica prevedere per il territorio uno status sovranazionale che impedisca la rinascita di nuove barriere interne al comune contesto urbano
Il lockdown sta provocando nuovi fenomeni di povertà. A pagare di più saranno i giovani, le donne e i lavoratori dell’economia informale. Ma a questi si affiancheranno commercianti, artigiani, albergatori e altre categorie che hanno subito la chiusura forzata delle attività. Si allarga la disparità sociale tra chi è protetto dal “pubblico” e chi lavora (o lavorava) nel privato
Il direttore della Caritas di Padova: “Abbiamo intercettato tante persone che mai si erano rivolte ai servizi della Caritas perché si sono trovate per la prima volta in difficoltà.” “In questo momento per noi la maggiore richiesta è di aiuti alimentari, perché all’inizio dell’emergenza era l’unico aiuto che era possibile attivare”. “Ora passiamo alle accoglienze straordinarie”
Sono quasi un milione in Italia i lavoratori dello spettacolo. Non si conoscono ancora i tempi certi, le modalità e i protocolli di sicurezza con cui le attività potranno ripartire dal vivo.Mentre in Portogallo e Finlandia cinema e teatri potranno riaprire dal 1° giugno; in Spagna entro il mese di giugno, in Norvegia dal 7 maggio
Per il Segretario Generale della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza l’emergenza per il settore dello spettacolo dal vivo si supererà solo se si terrà conto che questo è un comparto economico fondamentale e come gli altri settori deve essere sostenuto e riavviato con incentivi concreti. L’amaro bilancio di oltre due mesi di stop si accompagna alla fiducia sul ritorno del pubblico nelle sale appena si potrà riaprire e nella speranza negli spettacoli all’aperto a partire dall’estate
Per l’avvocato trevigiano esperto di finanza il Coronavirus sta solo accelerando fenomeni in atto da tempo. In primo luogo l’esplosione del debito in assenza di inflazione. Ma basterebbe che arrivasse al 5% e sarebbe una catastrofe. Italia governata dai parassiti contro i produttori e tenuta in piedi solo dal “Whatever it takes”. A questo punto è meglio che le banche le gestisca lo Stato in modo che possano tornare alla loro funzione: far ripartire l’economia
Sono stati tra i primi a chiudere e saranno gli ultimi a riaprire. Sono stati abbandonati da tutti e sono ora le categorie più a rischio perché più piccoli e quindi più fragili. Cronaca di una battaglia nella quale ogni giorno diventa decisivo per decidere quanti di loro rimarranno in vita e quanti no
Per Romano Cappellari, professore di marketing presso l’Università degli Studi di Padova e CUOA Business School ed esperto di retail management, la decisione del governo di riaprire le fabbriche e di tener chiusi i negozi significa non aver capito che il valore viene creato dall’intera filiera. Inutile parlare di settori in un mondo dove i settori non esistono più. Meglio utilizzare dei criteri che garantiscano la sicurezza, uguali per tutti, piuttosto che riaprire un’attività basandosi sui codici Ateco
Siamo abituati a pensare che la scuola non produce Pil ma lo consuma. Per questo, nel piano della ripresa, a differenza di quanto fatto dagli altri paesi europei, è stata lasciata in fondo alla lista delle priorità. Prima a chiudere, ultima ad aprire. E invece non è così. Stiamo lasciando una generazione ai margini
Per il docente di Ca’ Foscari, teorico della contaminazione tra manifattura e digitale, pensare alla sola riapertura delle fabbriche senza aprire scuole e università significa non aver capito che anche la formazione è una priorità. Così come pensare che tutto possa essere sostituito dalla didattica a distanza. L’esperienza formativa è di più: incontro, condivisione e confronto
Niederkofler, Alajmo, Valentinetti: la ristorazione di fascia alta alla sfida del post coronavirus. Langone: “Andremo in trattoria". Cremona: "No, sceglieremo la ristorazione di qualità. Ma il cliente sarà cambiato". Molte le sfide e le ipotesi per il settore, al momento costretto allo stop. E se tra qualche mese tutto tornasse alla normalità? Forse non sarà la paura a fermare i clienti, ma il portafoglio
Dopo quasi un mese di chiusura forzata, martedì sono state molte le librerie del Triveneto che timidamente hanno alzato le saracinesche, con un afflusso di clientela che in molti casi ha superato le aspettative. Ovviamente si sono prese le dovute precauzioni: mascherina, guanti usa e getta o gel per le mani e ordini fatti al telefono per stare il meno possibile in negozio. Non tutti hanno riaperto: la questione affitti si somma agli scarsi guadagni previsti e ai timori per la sicurezza
Difficile quantificare le ricadute della pandemia sull’economia della cultura: tutta la macchina che gira attorno al settore è ferma. Tante idee, ma poche vere linee guida da seguire per il settore, già in tempi migliori caratterizzato da una condizione economica precaria. E mentre i cinema guardano al drive in e teatri e musei si interrogano su come gestire il distanziamento sociale, a riaprire per ora sono soltanto le librerie. Tutto il resto è online. Per il corpo a corpo con l’opera bisognerà aspettare
Da quel fatidico sabato 21 marzo, in cui il premier ha annunciato la chiusura delle attività non essenziali, gli imprenditori costretti allo stop si uniscono in un unico grido di dolore. Le attività soggette alla concorrenza internazionale rischiano di rimanere schiacciate, e c’è chi dice che assentarsi per due mesi dai mercati esteri significa suicidarsi. Perché il tema vero è quante di queste fabbriche riusciranno a riaprire le loro porte dopo sei settimane di chiusura
L’emergenza sanitaria sta avendo e avrà un impatto catastrofico sul turismo, in particolare a Nordest, dove questo riveste un ruolo nevralgico per le economie regionali. E non si tratta solo delle pesanti ricadute su alberghi e ristoranti, perché la filiera abbraccia cultura, trasporti, agroalimentare. Quello che possiamo sperare è che i danni non siano troppo ingenti, per ripartire puntando su un turismo di prossimità
Se nell'acciaio "noi siamo fermi al 95%" ma "si continua a produrre" in Paesi come Germania, Francia e Spagna "in prospettiva "potremmo essere lasciati fuori dai mercati", avverte il presidente di Federacciai in una intervista all'ANSA. Con un "rispetto rigorosissimo della sicurezza", "d'accordo con i sindacati", "con il conforto dei dati scientifici sul trend dell'emergenza", dice, bisogna valutare "un lento, leggero, graduale riavvio degli impianti"
Come per il Vinitaly anche l’evento internazionale più importante al mondo del settore del mobile è definitivamente saltato. Una ulteriore mazzata per un comparto già penalizzato dalla chiusura di fabbriche e negozi, dalla paralisi dei trasporti e dalla crisi globale. Ma una tragedia anche per il mondo fieristico e per Fiera Milano
Il rischio di pandemia spaventa i mercati. Per i mercati azionari globali e' stata la peggiore settimana dal 2008. Anche oggi le Borse europee sono andate a picco e in una sola giornata hanno bruciato oltre 320 miliardi di euro. Anche Wall Street e' in rosso con i tre listini che sono arrivati a perdere il 4% per poi recuperare parzialmente. A Nordest, numerosi segni meno: dal -5,74% di Hera al -4,84% di Atlantia, dal -4% di Banco Bpm al -3,79 di Generali
In Trentino le scuole riapriranno lunedì, come pure gli atenei di Bolzano e di Trieste. E a Vicenza il sindaco ha già dato il via alla pulizia approfondita dei locali scolastici prima del rientro dei bambini. Zaia: “Mi auguro che il 2 marzo possano riaprire le scuole del Veneto”. La Lombardia chiede al governo un'altra settimana, mentre l'Emilia decide domani. Il premier si riserva di prendere una decisione entro 24 ore
Restano confermate per ora nel calendario Fis le finali di Coppa del mondo di sci alpino a Cortina d'Ampezzo, a marzo, importante test in vista dei Mondiali del 2021 nella stessa località. Lo riferisce la Fondazione Cortina 2021. Le gare, precedute dalla sessioni di prove della discesa libera il 16...
Dal 25 al 27 febbraio, un tour alla scoperta delle Fabbriche della Sostenibilità, dalla Toscana al Friuli Venezia Giulia, passando per Lombardia, Veneto e Trentino. Dal 27 febbraio al 1 marzo a Trento il Festival della Green Economy: 300 relatori, 60 eventi, 50 imprenditori e 6 sezioni tematiche. Oggi la manifestazione è stata presentata alla sede della Commissione Europea di Milano
Le due utility acquistano a poche ore di distanza pacchetti azionari della società veneta: è il prologo della battaglia per il controllo del mercato nel Nordest. L'acquisto da parte di A2a, a caro prezzo, di una parte del pacchetto di Ascopiave messo in vendita da Amber, spinge in Borsa il titolo che, in un mercato in caduta, vola (+8,87% a 4,425) oltre il prezzo pagato dal gruppo lombardo
La sede di ItalyPost e Goodnet sarà anche uno spazio eventi per discutere il futuro del mondo dell’impresa. L’operazione di riqualificazione urbana realizzata in partnership con LAGO. Tre giorni di eventi con Realacci, Bonomi, Bugaro, Malvestio, Savaglio e alcuni tra i più importanti imprenditori champions
La firma del concordato preventivo presentato da Pasta Zara ha ricevuto l'ok dal Tribunale di Treviso e di fatto dà il via libera alla vendita dello stabilimento di Muggia al gruppo Barilla per 118 milioni. “E’ una notizia che aspettavamo - ha affermato il presidente Furio Bragagnolo - e che ci permette di guardare con grande fiducia al futuro"
La Green Week avrà inizio con un tour di tre giorni nelle Fabbriche della Sostenibilità, e si concluderà a Trento con il Festival della Green Economy dal 28 febbraio al primo marzo. 300 relatori, 60 eventi, i big della sostenibilità e 100 imprenditori su sei sezioni tematiche che vanno dalla moda all’architettura, dalla chimica verde al turismo, dai trasporti alla finanza sostenibile. Scopri il festival su greenweekfestival.it
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