Ci sono Paesi “giovani” – un esempio è rappresentato dall’India – in cui già oggi il 70% della formazione viene fruita dai lavoratori attraverso lo Smartphone. Il dato proposto da Franco Amicucci, presidente di Amicucci Formazione (partner Niuko) disegna uno scenario destinato probabilmente a diventare realtà anche nel nostro Paese, e rappresenta uno dei tanti indicatori delle tendenze che attraversano il mondo della formazione.
Immerso in un ecosistema digitale, il lavoratore sarà chiamato sempre più a “disegnarsi” il proprio percorso (non lineare) scegliendo e combinando insieme una molteplicità di strumenti, dalle piattaforme digitali alla realtà virtuale al micro-learning con le pillole formative di pochi minuti alla formazione in presenza. Uno scenario che – ha precisato Amicucci, intervenuto in occasione del Festival Maps for Future promosso da Niuko – chiede al tempo stesso consapevolezza, cultura e metodo, tre ingredienti che insieme costituiscono la competenza di “apprendere ad apprendere” destinata a diventare sempre più centrale.
Sul fronte della consapevolezza della necessità di imboccare questa direzione qualche passo avanti è stato fatto, e anche le più recenti indagini lo confermano: Cegos Observatory Barometer 2020 ha rilevato che il 76% degli intervistati nel nostro Paese si dice disponibile a dedicarsi alla formazione anche in orario extra-lavorativo, un dato più alto rispetto alla media europea. Una conferma in questo senso è arrivata anche dalla forte risposta che abbiamo registrato con la prima esperienza di corsi “fuori dall’orario di lavoro” in orario serale e al sabato, attivata nel 2019 nell’ambito di un progetto che si è chiuso nei giorni scorsi.
Tendenza all’autoformazione non significa necessariamente tendenza all’individualismo: il problem solving collaborativo e la capacità di costruire reti intelligenti appaiono infatti come due approcci imprescindibili, in uno scenario che evolve in modo rapidissimo, tanto che si parla di “formazione predittiva” cioè di una formazione che oltre a formare le competenze per l’oggi deve essere in grado di capire e anticipare il futuro per offrire delle chiavi e delle competenze nuove…una sfida nella sfida, che chiama in “gioco” le società di formazione, le imprese e i singoli lavoratori.