La Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il quesito referendario, sostenuto da 1,3 mln di firme e da cinque regioni, che chiedeva l'abrogazione totale della legge Calderoli. Secondo la Consulta, "l'oggetto e la finalità del quesito non risultavano sufficientemente chiari per garantire una scelta consapevole da parte dell'elettore". Martella (Pd): "Referendum bocciato perché il ddl Calderoli era già stato svuotato dalla Consulta a novembre"
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