È proprio il tempo dei piselli. Nell’altopiano dei Sette Comuni. Quando, nell’assolata pedemontana, i riti dedicati a questa preziosa pianta erbacea appartenente alla famiglia Fabaceae e originaria dell’area mediterranea sono terminati, rinascono d’incanto. In montagna. E sono arrivati anche questa ‘anno, solo un po’ più snelli per via della siccità ma sempre dolci e buoni. Per merito della Az. Agr. Bisele (Cattedra) in quel di Roana, per merito dei Sette Comuni che ne sono proprietari e per merito di Andrea Rigoni, signore delle confetture bio.
Nei 102 ettari (un terzo di bosco, un terzo di prato seminativo, un terzo di pascolo) si continuano a produrre quintali di ortaggi tutti a coltura biologica. Le fragole sono una golosa realtà, mentre i mirtilli e le piante di nocciole stanno saggiando il terreno. È nato così, assieme ad altre imprese, il Bioaltopiano.
Un distretto biologico che può segnare una svolta decisiva nell’economia di montagna. Ma che cosa si coltiva nei vari appezzamenti dedicati? Insalata, patate (con una sperimentazione di molte nuove varietà); zucchini, fagioli autoctoni, cavoli, verze, il luppolo per la birra SetteTeste e i dolcissimi piselli che qui maturano in estate, quando in pianura la coltivazione e la raccolta sono già terminate.
Le condizioni climatiche consentono di modulare la coltivazione anche di altri ortaggi anticipandone e posticipandone la raccolta (radicchio, broccolo, cappuccio rosso). Nascerà il grano Canove, “la patata del Sergente”, o “le fragole di Hollywood”, in memoria di Fritz Lang? Sicuramente il futuro sarà sempre più pieno di gusto.