Per Giorgio Bertan e Giampaolo Pinton, rispettivamente amministratore delegato e responsabile della sicurezza dell’azienda, concordata la pena di sei mesi ciascuno, commutata in multa da 45 mila euro. Previsto un risarcimento di 220 mila euro per i lavoratori vittime del caporalato. Fuori dal palazzo di giustizia protestano i lavoratori a cui la procura ha negato la costituzione di parte civile
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