Il Premio si pone come obiettivo quello di far uscire dalle mura delle imprese quelle storie che hanno contribuito allo sviluppo dell’Italia. Raccontandone i valori ma anche “la sincerità delle ombre”. E fornendo così una nuova immagine delle fabbriche, vero motore del Paese. A Bergamo l’elezione del vincitore
Per Antonio Calabrò, presidente della giuria del Premio Letteratura d'Impresa, "la cultura è e deve essere un processo dialettico", anche quando riguarda le imprese. Ci racconta la "qualità del linguaggio" che contraddistingue I libri che compongono la cinquina finalista. Ma anche l'esperienza in Pirelli, che da sempre valorizza la promozione della cultura nel contesto aziendale. Perché “se un'impresa capisce il mondo, cresce meglio”
“Tante care cose. Gli oggetti che ci hanno cambiato la vita”, è uno dei cinque libri finalisti che concorrono al Premio Letteratura d’Impresa, di cui scopriremo il vincitore questo autunno a Bergamo. Giuseppe Lupo, scrittore, professore di letteratura italiana contemporanea all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che ha partecipato in qualità di giurato alla selezione, ci racconta un po’ di questo libro che partendo dagli oggetti parla di modernità, design e tanto altro
Il tratto distintivo, la cifra stilistica, talvolta è frutto di qualità innate. La formazione, poi, fa il resto. Modifica, plasma, affina. In Mariana Epure queste qualità innate sono innanzitutto di profilo umano. Sono il valore su cui la giovane cuoca arrivata da Bucarest nel 2004, abbandonando ...
Ritorna anche quest’anno l’atteso appuntamento con Chiaretto di Bardolino in Cantina: un intero fine settimana dedicato al celebre vino rosa del lago di Garda Veronese, da trascorrere nelle cantine che lo producono. La manifestazione, organizzata dalla Strada del Vino Bardolino in collaborazione...
Il Salone del Libro di Torino inizia il 19 maggio e, ormai giunto alla sua XXXIV edizione, diventa occasione per riflettere sulla sua utilità per la promozione della cultura. Tante le polemiche che hanno attraversato la sua storia, l’ultima relativa ai processi in corso per turbativa d’asta e peculato. Il Salone sembra oggi più un collettore di eventi spettacolari, che restituisce la fotografia di un settore, quello dell’editoria, caratterizzato da un’iper-produzione che preferisce la quantità alla qualità
Sono trascorsi più di cinque anni da quando Francesca, Maddalena e Pippo hanno spento l’ultima gloriosa insegna montanara per accenderne un’altra, all’affacciarsi della primavera, nei luminosi Colli Berici. Il Mirella, poi la Lepre Bianca ed infine l’Appaloosa hanno scritto pagine indelebil...
Per le piccole case editrici partecipare al Salone è sempre uno sforzo non indifferente: spese di acquisto dello spazio espositivo, di vitto, alloggio e spostamenti. Alcune realtà, come la bolognese Calamaro Edizioni e la pavese Edizioni Altravista, evitano la partecipazione: “Alla fine il vero guadagno lo portano a casa solo i pochi che non ne avrebbero bisogno”. Altre invece, come Kellerman Editore e Marcos y Marcos: “Partecipiamo per ampliare la rete di contatti, anche se facciamo fatica ad emergere”
A contendersi il primo posto saranno “Tante care cose” di Chiara Alessi, “L’album dei sogni” di Luigi Garlando, “Nina sull’argine” di Veronica Galletta, “Cosa vuoi di più dalla vita? Amaro Lucano: storia di un’Italia dal bicchiere mezzo pieno” di Francesco Vena e Emiliano Maria Capuccitti e “Partecipare all’impresa globale. Una ricerca antropologica in Automobili Lamborghini” di Fulvia D’Aloisio. A Bergamo, in autunno, la proclamazione del vincitore
La città meneghina negli anni è riuscita a togliere al capoluogo piemontese alcuni dei suoi più importanti eventi storici. Nel 2016 ci provò creando una manifestazione simile a quella del Salone del Libro di Torino chiamandola Tempo di Libri, ma si rivelò un flop clamoroso. Spiega un editore: “Torino nonostante tutto è l’editoria, Milano è troppe cose assieme. L’identità di un città conta”
È rinato il caseificio Sant’Antonio a Villaverla, con una bella novità: il coraggio di tre protagonisti del settore zootecnico, imprenditoriale e caseario che ha dato come risultato un formaggio pregiato, “Il Posina”, di cui s’erano perse le tracce. Anche questo formaggio, dunque, è rinat...
La Cantina di Riva, nell’ultima edizione del Vinitaly che ha da poco chiuso i battenti, ha celebrato il suo Trento DOC (Brezza Riva Riserva), le etichette incluse nelle "Selezioni" (Maso Élesi, Maso Lizzone, Créa, Loré e il nuovissimo Dòs de Nòa) e la linea "Vista Lago" (Pinot Grigio, Müller...
Affianco allo stile e alla creatività, anche un'ottica green. Questa è la visione dei giovani imprenditori che si affacciano sul mondo della moda. Che non dimenticano la nostra tradizione artigiana, ma gli affiancano uno spiccato senso di responsabilità sociale e ambientale. Al Città Impresa gli esempi di imprenditorialità virtuosa, in questo senso, di Niccolò Cipriani, Alice Zantedeschi, Giulia Bortoli e Serena Novello
Un World Bee Day per celebrare questi instancabili impollinatori il cui ruolo è vitale per l’equilibrio dell’ecosistema. Ma molte sono le minacce che quotidianamente mettono a rischio la loro sopravvivenza. Da sempre il loro dolce nettare è un prezioso nutrimento oltre che un alleato di bellez...
Gigi Riva, giornalista, scrittore, nel biennio tra il 2001 e il 2002 è direttore del Giornale di Vicenza. Fra i vari collaboratori nota Vitaliano Trevisan, il “grillo parlante”, un irregolare di cui capisce il potenziale. Ma i tentativi di farlo arrivare al grande pubblico si scontrano con “una sua chiusura ermetica, direi un'indole molto schiva e riservata che gli impediva di essere un personaggio pubblico accattivante.” Dopo la recente scomparsa ne è stata recuperata l’eredità letteraria. Il ricordo dell’autore, al festival Vicenza Città Impresa, sabato alle 21.00 al Teatro Olimpico
Il Premio Letteratura d’Impresa, promosso da ItalyPost nell'ambito del Festival Città Impresa, è giunto alla seconda edizione. Con l'obiettivo di premiare gli autori capaci di raccontare luci e ombre dell'impresa italiana. I 5 finalisti saranno scelti tra le 12 candidature che hanno superato la prima fase di selezione da una Giuria Scientifica d'eccezione, presieduta da Antonio Calabrò, presidente di Museimpresa e direttore della Fondazione Pirelli
A Zambrattia, in Istria, c’è ancora qualche pescatore che appende la propria barca a degli alti pali inclinati, fissati fra gli scogli. Un rito che firma con toni pittoreschi anche il paesaggio della costa. Siamo nella punta più estrema dell’Istria occidentale, vicino a Umago e allo storico fa...
Il Veneto, l'Emilia e la Lombardia sono territori a forte vocazione manifatturiera. È indispensabile allora riscoprire la relazione profonda tra impresa e cultura, per l'avanzamento tanto dell'una quanto dell'altra. Anche perché sta proprio in questa connessione il nostro vantaggio competitivo, dato da modelli economici e prodotti inimitabili. L’impresa “etica e bella” è possibile. Bisogna solo imparare a raccontarla
Ospite al festival Città Impresa di Vicenza dove interverrà nel dibattito “Impresa tra memoria, cultura e innovazione”, Antonio Calabrò da sempre si impegna a divulgare la cultura d’impresa. Questo impegno è culminato nel suo ultimo libro “L’avvenire della memoria” che dipinge la cultura italiana come indirizzo per un nuovo modo di fare impresa, che sia etico, innovativo, competitivo
Sono 13 i ristoranti che prendendo parte alla 42° rassegna propongono il menù di degustazione del Principe Bianco. Nel pieno rispetto di un patto virtuoso datato 1980. Non importa come, nella seconda metà del 1.500, l’asparago sia arrivato a Bassano; l’importante è che si arrivato tra noi.
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Al via la manifestazione WeFood, promossa da Italypost e Touring Club Italiano, in sette regioni d’Italia. Un weekend all’insegna del gusto e alla scoperta delle realtà artigianali del nostro territorio. Ma anche l’occasione per incentivare il turismo enogastronomico, in forte crescita. Per gli operatori del settore offrire un’esperienza all’interno dell’azienda sembra essere la chiave per la fidelizzazione della clientela
Per conoscere ancora più da vicino le eccellenze che portiamo sulla nostra tavola, nell’ambito della manifestazione WeFood, che quest’anno si amplia per diventare di carattere nazionale, sarà possibile visitare una serie di musei che celebrano alcuni dei prodotti tipici dell’Emilia e del Veneto. Viaggi alla scoperta della storia di cibi e bevande che hanno reso la penisola famosa nel mondo
La cantina delle famiglie conferitrici bolzanine ha appena celebrato il debutto della nuova etichetta che colora le Collezioni di un delicato rosa provenzale. Un vino elegante e fresco ottenuto da uve Schiava e Lagrein, parzialmente de-alcolato con un processo naturale indotto. È l'enologo di Canti...
L’azienda di San Daniele del Friuli rinnova anche quest’anno l’adesione a WeFood, conducendo i visitatori alla scoperta dei prodotti tipici del territorio friulano. La proprietaria Adelia Di Fant: "Attraverso la partecipazione alla manifestazione non attiriamo solo nuovi potenziali clienti ma consolidiamo anche i rapporti con quelli esistenti"
Prima in Italia a vendere il vino in lattina e famosa grazie alle molte sponsorizzazioni nel mondo dello sport, l'azienda modenese è una delle realtà vitivinicole più innovative dell'area emiliana. A richiamare visitatori da tutto il mondo è anche la vetrina museale all’interno del wine shop. E la partecipazione al WeFood vuole essere "una grande opportunità per aziende storiche come la nostra per far entrare il visitatore nel cuore della cantina"
Un’unione di passioni: una bella barba coltivata e le bollicine, soprattutto quando sono preziose e ricercate, ha dato origine all’insegna che ora splende sotto il sole di Jesolo, direttamente sulla spiaggia. Andrea Bergantin, Alan Tradati e Giovanni Ballarin hanno inaugurato a febbraio la nuova...
Tutto è pronto per il grande evento dedicato al vino rosa veronese: domenica 1 maggio l’Istituto Tusini di Bardolino ospiterà Corvina Manifesto – L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino.
Durante la manifestazione, organizzata dal Consorzio di tutela del Chiaretto di Bardolino, sarà possib...
L’edizione primaverile di WeFood segna l’esordio della collaborazione di ItalyPost con il Touring Club Italiano. L'associazione, dalla sua fondazione avvenuta più di cento anni fa, si impegna a promuovere il turismo anche nella sua veste enogastronomica, considerandolo un fattore di sviluppo e competitività decisivo soprattutto per le aree minori
Canove non è solo il nome di uno storico paese dell’Altopiano ma è anche il nome storico di una varietà di grano tenero, praticamente scomparso…
Non solo, patate zucchine, fagioli autoctoni, radicchio, broccolo e cappuccio rosso e, financo, i dolcissimi piselli che qui maturano in estate,...
Al via, con un anno di ritardo, la 59° Esposizione Internazionale d’Arte. Negli ultimi vent’anni la Biennale di Venezia ha vissuto una scalata in termini di visitatori, soprattutto grazie alla direzione impressa dalla riforma del ‘98 di Baratta. L’attrattività dell’evento permette, oggi, di ripensare il turismo della città lagunare. Che ha chance di essere un turismo di qualità, e non più, o non solo, “mordi e fuggi”
nel cuore del Parco del Delta Polesano, fra le valli e la golena del Po di Maistra, la ex Barchessa Ravagnan ospita un ristorante dall’eleganza discreta che conserva sempre la suggestiva atmosfera del cason di valle..
Per l'innovatore e imprenditore creativo, founder di Agenzia del Contemporaneo ed editore della rivista d’arte Flash Art, il ruolo principale della Biennale continua ad essere quello di rendersi un laboratorio globale, che apre le porte anche ai Paesi più periferici o improbabili. E che dà vita ad un flusso turistico internazionale "culturalizzato" in grado di valorizzare a pieno la città
La storica azienda di tessuti vicentina produce le tote bag del Padiglione Italia, e il gruppo parmense, primo produttore di argilla espansa in Italia, fornisce materia prima per l'installazione. Per entrambi la collaborazione nasce da una "sintonia artistica" con il progetto di Tosatti. L'ad Bonotto: "Per noi i grandi artisti sono degli advisor. Ci ricordano che anche noi artigiani produciamo piccole opere d'arte"
È nata nel 1961 come rivendita di salumi a livello locale ma, in poco più di mezzo secolo, l’azienda Brunello è diventata produttrice di salumi tipici veneti, arrosti e prosciutti...
Enrico Paternoster, enologo trentino, è stato scelto per conferire ai vini eleganza e freschezza: è il caso del Friulano “Rassauer”, un bianco di grande personalità che al naso, complesso ed elegante, rivela note di…
Avanguardiste, moderne, disturbanti. È ciò che sono state queste artiste del nord Italia negli anni più entusiasmanti per l’arte contemporanea italiana e internazionale: Nanda Vigo, Dadamaino, Marina Apollonio, Regina Cassolo Bracchi. E poi c’è chi, come Chiara Enzo, cerca oggi di raccoglierne l’eredità
Un evento diffuso nella città per scoprire le eccellenze enoiche del Veneto. Durante la manifestazione anche la consegna del premio di AIS Veneto intitolato a Dino Marchi
Inaugurata il 25 marzo scorso, la mostra “GUSTO! Gli italiani a tavola. 1970-2050” a cura di Massimo Montanari e Laura Lazzaroni è dedicata a una delle più grandi passioni italiane, il cibo. Un viaggio alla scoperta della cultura culinaria e ma anche delle prospettive della food industry del Bel Paese. E infatti l’esposizione dedica il mese di aprile proprio al “Gusto del futuro” con un calendario di eventi, talk e tasting
un testimone della bontà del loro operato è l'Alzero, un vino nato negli anni '80 del secolo scorso, applicando la tecnica dell'appassimento ai tre più diffusi vitigni bordolesi…
Dalle settimane dedicate alla celebre fritaja istriana (con asparagi) al Vinistra, la più importante manifestazione enologica del territorio: in questa stagione l’Istria festeggia due dei suoi prodotti più eccellenti
Antropologo, scrittore, giornalista, professore, Marino Niola approfondisce le radici del tradizionale pranzo della Pasqua italiana, con l’immancabile agnello e i dolci tipici fatti con il grano e le uova. Emerge anche il significato culturale e psicologico del pasto della festa, pratica ancora saldamente radicata nella cultura italiana
una terrazza per circa una trentina di posti che si affaccia sulla marina di Rovigno, dove ad ogni tavolo è associato un salottino per distendersi con un aperitivo e ricercati amuse bouche (memorabile l'oliva in omaggio a Ferran Adrià) baciati dal tramonto sulla basilica di Sant'Eufemia…
La pasticceria Loison, la cioccolateria Adelia Di Fant, il Museo del Prosciutto di Parma e il Museo Giusti sull’Aceto Balsamico. Sono alcune delle partecipanti di We Food, tra le più grandi manifestazioni sulle eccellenze dell’enogastronomia italiana. In programma il weekend del 30 aprile e dell’1 maggio, permetterà di entrare in contatto con alcune delle più interessanti realtà del territorio, che sono state capaci di sperimentare senza abbandonare le proprie radici
dal 1888, Pasticceria Scarpato produce lievitati artigianali che tramandano nel tempo l’antica tradizione dolciaria veronese. Oggi come allora, nella sede di Villa Bartolomea la lavorazione del lievito madre ultracentenario è scandita dal tempo della lenta lievitazione e dalla cura nella scelta dei migliori ingredienti…
'Città Creativa per la Gastronomia' dal 2005, 'Capitale europea della Cultura' nel 2020+21 e seconda provincia italiana nel 2021 per fatturati relativi alle etichette Dop e Igp (oltre un miliardo sui 3,3 dell'Emilia-Romagna). Ma Parma è anche il luogo dove, grazie all’Alma e al Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco, si coltivano ogni giorno il sapere e il saper fare senza i quali i tesori culinari parmensi non esisterebbero
Per tutto aprile una rassegna gastronomica valorizza quest’erba spontanea, raccolta nella Valle dell’Agno, nelle proposte di ristoranti, bar, pasticcerie e gelaterie. E il 9 - 10 aprile c’è la Festa
dal 1400, commercianti di spicco provenienti dal Principato Vescovile di Trento, dalla Repubblica di Venezia e da Firenze, scelgono di trasferirsi a Bolzano. L’appartenenza della regione all’impero austro – ungarico fino al 1919 ne influenza la cucina, l’architettura e la cultura. Dall’intreccio di queste contaminazioni locali nasce la filosofia di…
il maso produce ortaggi freschi come fagiolini, radicchio, cavolfiori e zucchine. Ma coltiva anche la canapa da cui ricava la farina e l’olio vegetale e, quest’anno, sarà disponibile anche lo zafferano di montagna…
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