100 giorni, o pochi di più, son bastati al geniale Chef per scalare le vette gastronomiche e
ricevere il 13 novembre, da Venezie a Tavola, il premio “Il Ristorante dell’anno” e, il giorno
dopo, (ri)conquistare le “Tre Stelle Michelin” e la Stella Verde…
i migliori grappoli sono raccolti nei caratteristici ‘picai’ o nelle cassette e messe a riposare
nei fruttai della vecchia casa colonica fino a gennaio. Dopo la pigiatura il dolce vino
affinerà le sue preziose doti prima in acciaio e poi in botti di legno per
Licia Pollastri ha iniziato a guidare l’azienda di famiglia, Officine Pollastri, carpenteria industriale di Reggio Emilia, prendendo le redini durante i mesi di assenza del padre, ammalato di Covid. In un settore prevalentemente maschile, ha superato il dubbio di non farcela introducendo un nuovo stile di leadership basato su “empatia, comunicazione, condivisione”. “Ho da subito puntato di più sulla squadra, - spiega - con riunioni ogni settimana per scambiare informazioni così da rendere più autonomi i dipendenti. E spiegare ai clienti le difficoltà per cercare soluzioni comuni. L’azienda non è solo mia ma è di tutti quelli che credono nel progetto”
Il professor Franco Mosconi racconta una caratteristica dell’Emilia, ossia il suo alto tasso di occupazione femminile (almeno rispetto al resto del Paese). E parte dalla capacità della regione di fare rete. È grazie ad essa che c’è un elevato numero di asili nido, pubblici e privati. Con due conseguenze: un livello di partenza di parità garantito a tutti e una maggiore possibilità per le donne di lavorare. È difficile pensare sia solo una correlazione empirica
la novità è nata nel corso delle prove di preparazione del panettone per questo Natale,
quando (per lo chef) si è verificato un momento di pura serendipity: il panettone
assaggiato con l’accompagnamento di un certo sottofondo musicale pareva…
è stato scelto il miglior mono varietale, un Merlot nato in località Ferrata nel vigneto Monte
Rosso. Si rinnova così, per il quattordicesimo anno, il progetto solidale Santalucia…
Ad aprire i lavori della kermesse lombarda dedicata ai territori industriali è stato il responsabile Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Gregorio De Felice, con un’analisi che vuole fare il punto sullo scenario attuale e futuro dell’economia. L’Italia, al netto delle incertezze geopolitiche, si stima chiuderà il 2023 con una crescita del Pil dello 0.8, dato che dovrebbe salire a 1 nel 2024. “Sarà un anno di ripartenza, soprattutto nel secondo semestre, grazie alla riduzione del fenomeno inflattivo che permetterà la fine del ciclo restrittivo dei tassi d’interesse della Bce garantendo il recupero del potere d’acquisto delle famiglie, e la messa a terra degli investimenti finanziati dal Pnrr”
A Bergamo un panel ha puntato l'attenzione sul ruolo delle persone nelle imprese innovative. Gianmarco Lanza (Fae Technology): “Troppo spesso l'innovazione è erroneamente associata solo alla tecnologia anziché al cambiamento organizzativo”. I relatori hanno concordano sul fatto che l'innovazione aziendale richieda uno sforzo attivo e che le imprese conservative possano essere sfidate a cambiare con la creazione di spazi sperimentali e la promozione di una cultura dell'apprendimento all'interno delle aziende. Presenti all'evento anche Luca Businaro, amministratore delegato Novation Tech e Francesco Culos, partner & account relationship leader auxiell
Dal palco di Palazzolo sull’Oglio, la presidente di Confindustria Bergamo Giovanna Recuperati ha parlato delle sinergie tra Bergamo e Brescia in occasione dell’assemblea congiunta delle due territoriali. “Non siamo territori metropolitani, ma siamo una piattaforma produttiva di rilevanza ultra-europea. Nonostante questo, sentiamo il bisogno di evidenziare quali sinergie non sono ancora scattate per capire chi possiamo diventare e in questo percorso ci aiuterà il professor Mosconi”. E per restare competitivi, “serve intervenire a sostegno delle filiere, incentivare le imprese locali a fare R&S e attrarre investimenti anche dall’estero”
in cucina Fabrizia Meroi: istinto, tecnica rodata, conoscenza delle materie prime e
amore incondizionato per un mestiere difficile. In saa Elena, perfetta padrona di
casa e abilissima sommelier, non a caso il Gambero Rosso l’ha insignita del premio
“Sommelier dell’anno 2023...
A fine 2022 le imprese registrate guidate da donne erano 1,3 milioni, un 1% in meno rispetto al 2012. “Perlopiù (il 64%) ditte individuali, quindi strutture più semplici, quasi tutte microimprese con pochi dipendenti, in settori in cui le donne hanno più familiarità (ad esempio i negozi di parrucchiere). Ad esportare solo il 15%”, spiega Rita Querzè, giornalista del Corriere della Sera che ha moderato l’evento “La frontiera del lavoro per le donne si chiama impresa”. A portare il loro esempio di successo Eleonora Calavalle, Ceo di Pennelli Cinghiale, e Licia Pollastri, purchase officer di Officine Pollastri
Per la seconda volta riemerge Audace, il Prosecco Doc Trieste affinato sott’acqua nato dall’incontro di Serena Wines 1881 con l’azienda triestina Parovel vigneti oliveti 1898…
Le iniziative di attraction e retention sono in genere l'esito di uno sforzo di medio–lungo termine che richiede uno sforzo corale e culturale di tutto il management e della proprietà dell'azienda. Per le imprese che non siano già molto solide su questa dimensione, impegnarsi in questo ambito significa realizzare progetti di innovazione organizzativa e, in quanto tali, richiedono pazienza e tempi lunghi per vederne gli effetti
Lo storico locale di Lapio di Arcugnano, che si trova all’ombra del campanile della frazione, affacciato su una virtuale finestra sul pittoresco Lago di Fimon, è uno dei templi della cucina berica di tradizione…
In un mondo del lavoro in cui il 60% dei candidati sceglie un impiego sulla base del work-life balance, e a seguire dell’atmosfera di lavoro piacevole, l’employer branding diventa distintivo sul mercato per le aziende. Ad approfondire il tema è Daniela Fracasso (Human Value): “Il marketing applicato alle risorse umane consente di migliorare la percezione dell’impresa, fidelizzare i collaboratori, attrarre i migliori talenti. Ma le strategie comunicative siano basate su un racconto coerente con la realtà aziendale”
In un contesto di forte gap tra domanda e offerta di lavoro e crescente mobilità dei lavoratori, due aziende venete, EnerSys e Confrav, stanno adottando approcci innovativi per attrarre e trattenere i propri collaboratori. Niuko ha collaborato con Amploom per creare un "laboratorio manageriale" presso EnerSys, analizzando l'employee experience e coinvolgendo i neoassunti in sessioni di feedback strutturato. Dal canto suo, Confrav ha affrontato la difficoltà nel reperire sarti, consentendo a un osservatore esterno di intervistarne i lavoratori per sviluppare un piano d'azione che migliori l'attrattività aziendale
I giovani di oggi, rispetto al passato, si trovano a fare i conti con un eccesso di informazioni e di opportunità aperte, di fronte alle quali appaiono spesso disorientati. Secondo Riccardo Maggiolo, fondatore della startup Job Club che aiuta le persone a trovare lavoro, “un altro fattore di disorientamento è dato dal gap tra domanda e offerta. Spesso ‘sulla carta’ sono richieste competenze tecniche elevate, ma nel concreto risultano più importanti le soft skills”. Sul piano comunicativo, “si è puntato molto sulla carenza di lavoratori specializzati in IT, ma il gap è marcato anche in altri settori”
La crescente carenza di figure professionali, dai profili digitali a mestieri tradizionali, sta mettendo a dura prova le aziende: dal 2023 al 2027 l'Italia affronterà la mancanza del 40% dei profili tecnici necessari. I dati sono stati presentati da Silvia Oliva (Fondazione Nordest), in occasione degli incontri e laboratori promossi da Niuko Innovation & Knowledge, in cui si è discusso sul tema. Garbellano: “Le imprese con i migliori risultati in termini di fidelizzazione dei giovani sono quelle che investono in formazione e che sono capaci di gestire situazioni contrarie e contrastanti”. Pierobon: "La dimensione dell’ascolto dei lavoratori è centrale”
Merano WineFestival: dalle origini al futuro dell'enogastronomia passando per la sostenibilità. La 32^ edizione della nota rassegna internazionale supera il concetto di eccellenza con le nuove menzioni: Iconic, Unique, Platinum e Next Platinum. E alla Terra, preda di sconvolgimenti climatici, dedica il summit “Respiro e Grido della Terra” che mette al centro il tema della sostenibilità
“Il terreno calcareo-argilloso delle nostre colline offre un tesoro di sali minerali e nutrienti ai
nostri vigneti Pinot Noir e Pinot Meunier, garantendo corposità e muscolarità al vino da
essi ricavato. La prima selezione di uva di ogni vendemmia è riservata al nostro Cuvée
‘More’, diventando a seconda del talento della base di ciascuna annata Brut, Pas Dosé o
entrambi…”
La Stevanato Group ha radici profonde nel cuore di Piombino Dese, fondata da Giovanni Stevanato, un marinaio italiano sopravvissuto a un attacco aereo durante la guerra. Iniziando come Soffieria Stella nel 1949, l'azienda ha trasformato l'arte della soffiatura di bottiglie in una multinazionale del vetro per prodotti farmaceutici. Oggi, guidata da tre generazioni della famiglia Stevanato, opera in 9 paesi con 16 stabilimenti e produce 10 miliardi di contenitori in vetro all'anno per curare una vasta gamma di malattie. Ma oltre ai numeri, la Stevanato Group è stata onorata con il Premio Masi 2023, riconoscendo la sua capacità di adattarsi e prosperare nel corso dei decenni
È stato insignito del Premio Civiltà Veneta 2023 per il suo contributo all'idrologia e alla protezione dell'ambiente. Il noto ingegnere veneziano è stato professore ordinario di Costruzioni idrauliche all'Università di Padova e ha collaborato con istituzioni di prestigio, tra cui il Mit e Princeton. Il suo lavoro si è concentrato su questioni cruciali legate all'acqua, come piene, siccità e distribuzione equa delle risorse idriche, oltre a studiare le reti fluviali come corridoi ecologici. Ma il suo impegno principale è stato per la tutela di Venezia, minacciata dai crescenti livelli del mare. Il 22 marzo 2023 ha ricevuto il Stockholm Water Prize, diventando il primo italiano con questo riconoscimento
Il premio è nato nel 1981 dall’intuizione di Sandro Boscaini, settima generazione alla guida della storica azienda Masi Agricola, con lo scopo di premiare la cultura veneta attraverso i suoi interpreti. L'edizione di quest'anno, sul tema ‘Radici e Prospettive’, è stato celebrato ieri sera, venerdì 27 ottobre. A firmare la botte di Amarone, simbolo della kermesse, il lessicografo Mario Cannella, l’ingegnere idraulico Andrea Rinaldo e l’azienda veneziana Stevanato Group. Boscaini: “In un tempo dominato dall’incertezza, nelle nostre tradizioni cerchiamo la linfa per esplorare strade nuove”
nelle serate invernali, nel piccolo caminetto a vista, girano carni saporite mentre dal
grande camino della cucina i profumi della selvaggina degli amici cacciatori solleticano il
palato. Il menu è generoso che apre con i salumi artigianali e i formaggi di malga…
Sandro Boscaini, il re dell’Amarone, è il vignaiolo che ha reinventato il grande rosso della Valpolicella. E proprio questo vino, “un’opera d’arte che andava valorizzata, degno di rappresentare il Veneto nel mondo”, è il simbolo scelto dal Premio Masi: “Un riconoscimento nato per rivendicare un’arte nobile e antica come la viticoltura, in un periodo storico in cui la produzione era poco regolamentata”, dice. Ancora oggi “premia le grandi capacità operative e l’originalità produttiva degli interpreti della nostra regione. A cui si sono affiancate anche due sezioni internazionali”
“Instancabile indagatore triestino del lessico dell’italiano”, nonché “curatore del vocabolario Zingarelli”, Cannella è stato premiato per il suo contributo all’approfondimento della nostra lingua. In particolare, ritenendola in continua evoluzione, non arbitrariamente deformabile né artificialmente conservabile: "Tutto scorre. Al porto di Trieste, da ragazzo, vedendo i portuali che ‘scaricavano’ le merci, mai avrei pensato che un giorno avremmo scaricato dei file. Ma per inserire una nuova parola nel dizionario la osservo almeno un paio di anni”
il ginepro e le note resinose di Gin Theresianer incontrano i sentori di bosco del lampone
unendosi in una raffinata sinergia. Chiudono il cerchio il succo di limone, fresco
equilibratore, e…
Questa antica azienda artigianale di Modena è stata fondata nel 1850 da Pietro Malpighi, la tradizione è portata ora avanti dal trisnipote Massimo. Con oltre 3mila botti di invecchiamento, l'azienda offre una vasta gamma di prodotti, tra cui condimenti, perle e gelatine. Acetaia Malpighi ospita visitatori da tutto il mondo, offrendo esperienze immersive nella tradizione secolare dell'aceto balsamico. Forte l'interesse ad aprire le proprie porte agli appassionati, con visite guidate e programmi educativi. Per We Food "faremo comprendere la complessità di un prodotto che rappresenta il Made in Italy"
ispirata dal più famoso film italiano del cinema muto dell’inizio del ‘900 e dalla pellicola
che quarant’anni dopo ha consacrato il regista riminese Federico Fellini, Distilleria Schiavo
ha creato la sua prima vodka premium: Cabiria - Nata dal Fuoco…
il cofanetto natalizio dell’azienda vitivinicola di Sommacampagna alla conquista degli
amanti del rosso veronese e del cioccolato. Una golosa idea regalo disponibile da
novembre…
Il direttore relazioni istituzionali e Centro Studi dell'associazione spiega che "il turismo è cambiato. Scoprire le tradizioni, come avvengono le produzioni e le peculiarità dei nostri territori è un fattore chiave nelle decisioni del turista di oggi". Inoltre, riuscire a creare una rete tra le diverse realtà territoriali "porta ad un effetto moltiplicatore che incrementa il valore effettivo della percezione di queste realtà". E le nuove generazioni "Sono più interessate alle esperienze coinvolgenti"
Dal 21 al 23 ottobre il capoluogo della Marca ospiterà banchi d'assaggio, masterclass e appuntamenti gourmet dedicati agli autoctoni del territorio. Lunedì 23 verrà proclamato anche il Miglior Sommelier del Raboso
L’opening delle Fabbriche del Gusto farà tappa anche nell’azienda attiva da cinquant’anni nella produzione agricola. Situata nel cuore della pianura friulana, è specializzata nell'olivicoltura e produce ben sei diverse etichette di olio extravergine d'oliva. I visitatori avranno la possibilità di passeggiare tra gli olivi dell’azienda, mentre il proprietario, Ellis Tomasin, racconterà loro la storia della sua impresa. La visita si concluderà con una degustazione delle loro specialità
La manifestazione promossa da ItalyPost e dal Touring Club Italiano punta i riflettori, come ogni anno, sulle eccellenze enogastronomiche del nostro territorio. Un modo per riscoprire l’Italia, i suoi prodotti e la cultura di un luogo attraverso il gusto, con visite guidate in azienda, showcooking e degustazioni. In Veneto, Fvg e Trentino, tra le altre, apriranno Astoria Wines, Museo Luxardo, Maeli, Pasticceria Filippi, Lattebusche, Naturgresta, Dorbolò Gubane, Distilleria Ceschia e La Glacere
l’eccezionalità alberga tra le quinte color antracite del ristorante gourmet, ricavato in un
padiglione del parco con ingresso separato. Qui fanno capo le tante tappe della carriera di
Melis. Nella penombra fitta della sala l’ospite viene spostato di piatto in piatto da un
continente all’altro…
La tenuta di 126 ettari a Portogruaro (VE) produce vini che riflettono il terroir, con suoli misti che garantiscono buona sapidità e una ventilazione ideale per imprimere grande varietà olfattiva. Impegnata da sempre nella ricerca di qualità e sostenibilità, l'azienda da due anni persegue l’intento di far maggiormente conoscere “il territorio, la filosofia e il modo di operare della cantina". Da qui la partecipazione a We Food con un tour aziendale corredato da una degustazione. Significativo anche l'incontro con gli studenti dell’Academy, "per trasmettere la passione per la terra alle nuove generazioni"
Alessandro Gilmozzi, da un quarto di secolo e più gira per i suoi boschi e le suemontagne, sempre in cerca delle “sue” radici e dei prodotti nascosti o dimenticati. Saporiche poi pazientemente trasforma in…
Per il secondo anno la guida racconta le eccellenze enogastronomiche di Milano e della Lombardia. Pubblicata da Post Editori e diretta da Gianluca Montinaro, presenta le recensioni di 160 ristoranti, 40 pizzerie, 35 vini e 40 prodotti dei territori. La presentazione si terrà lunedì 30 ottobre alle 10.30 a Ca’ del Bosco di Erbusco (BS). Dove verranno anche assegnati i premi 2024 a Giovanni Santini, Danilo Tacconi, Enrico Bartolini, Nicola Dell’Agnolo, Alessandro Menoncin, Gaetano e Alessandra Martini, Matteo Ugolotti, Roberto Caccia, Paolo Ghidini, Antonio Pappalardo e Denis Lovatel
Alla prima edizione di questa guida non avrei immaginato di arrivare alla quattordicesima. Ha funzionato perché ha colmato un vuoto nelle Venezie e si è distinta in un mondo in cui le guide enogastronomiche soffrono (anche) per la commistione fra notizie e pubblicità. Continuiamo ad appoggiare la fatica di ristoratori, fabbriche del gusto e viticoltori, parlando delle cose buone per infondere fiducia a chi lavora meritevolmente nel settore. Con uno slogan: "Tutta la verità con severità"
Torna anche quest’anno la guida alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche di Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Istria croata e slovena. Pubblicata da Post Editori e diretta da Luigi Costa, raccoglie le recensioni di 225 ristoranti, 30 pizzerie, 20 vini e 14 prodotti dei territori. La presentazione della 14esima edizione si terrà lunedì 13 novembre alle 10.30 al Cuoa Business School di Altavilla Vicentina. Nell’occasione verranno anche consegnati i premi 2024 a Norbert Niederkofler, Matthias Kirchler, Terry Giacomello, Elena Bernardi, Davide di Rocco, Stefano Grandis, Giuseppe D’Aquino, Marilena e Alessandro di Al Cason, Renato Rizzardi e Sergio Olivetti, Giampietro Damini, Giancarlo Perbellini, e Alberto Morello
Dopo i successi delle altre guide territoriali, arriva “Piemonte a Tavola 2024” per scoprire le eccellenze enogastronomiche della regione. Diretta da Gianluca Montinaro, raccoglie le recensioni di 100 ristoranti, 30 pizzerie, 50 vini e 40 prodotti tipici del territorio. La presentazione della prima edizione si terrà lunedì 20 novembre alle 10.30 all’Azienda Agricola Vajra di Barolo (CN). Nell’occasione verranno anche consegnati i premi 2024 ai migliori chef Gian Piero Vivalda, Davide Palluda, Giampiero Cordero, Davide Ostorero, Pasquale Laera, Angelo e Luisa Valazza, la Famiglia Marsupino, Federica Rossini, Domenico Martucci, Davide Di Bilio e la Cascina Manzo
Le tradizionali trattorie croate sono una delle tappe imprescindibili di un viaggio nell’entroterra istriano. E a partire da settembre, un ricco calendario di eventi permette di scoprire i meravigliosi prodotti di questa piccola regione (tra cui tartufi, castagne e prosciutto maturato al vento di bora)
La guida promette di svelare i piaceri gastronomici della regione. Diretta da Giancluca Montinaro, ci porta in un viaggio da mare a montagna, da pianura a collina, esplorando una varietà di sapori autentici: ciò che rende speciale l'Emilia-Romagna è la sua diversità culinaria. Durante la presentazione, saranno conferiti i nove Premi 2024 a professionisti del settore culinario, tra cui Massimiliano Mascia e Massimo Bottura. Altri premi includono Andrea Bravaccini, Piero Pompili e Riccardo Forapani. La guida riconosce anche la Famiglia Mattioli e Maria Grazia Soncini. Inoltre, sono premiate le "Pizzerie dell'anno" e gli "Impasti senza glutine"
si chiama “Montecletha” perché vuole essere un omaggio al territorio da cui
nasce: Montecchia di Crosara, Comune del nordest veronese dove ha sede
l’omonima cantina parte di Cadis 1898…
Sono cinque i territori mappati dalle guide edite da Post Editori, Venezie a Tavola, diretta dal giornalista enogastronomico Luigi Costa, uscita per la prima volta ben dodici anni fa. Poi Emilia Romagna a Tavola, Milano e Lombardia a Tavola e, da quest’anno, Piemonte a Tavola e Toscana a Tavola, tutte dirette da Gianluca Montinaro storico delle idee, oltre che sommelier e giornalista enogastronomico: “Abbiamo raccontato a chi ci legge le eccellenze di ogni singola regione. Anche se si parla solo per comodità di cucina regionale italiana. Siamo la nazione dei mille campanili, dove ciascuno è stato capace di esprimere una propria tradizione di cucina”
Pubblicata dall’editore patavino e diretta da Gianluca Montinaro, raccoglie le recensioni di 110 ristoranti, 30 pizzerie, 50 vini e 40 prodotti dei territori. Un viaggio che attraversa l’anima composita della tradizione culinaria toscana, tra zuppe e carni, pesci e ortaggi, mare e terra. L’appuntamento di lunedì 23 ottobre alle 10:30 al Palazzo della Regione Toscana vedrà inoltre la premiazione degli chef Matteo Antoniello, Luca Bracali, Stefano Canosci, Mario Cipriano, Gabriele Dani, Paolo Gori, Nicola Gronchi, Tommaso Mazzei, Riccardo Monco, Giulio Picchi, Antonio Polzella, Giovanni Santarpia e Chiara Viani
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