Parallelamente al Festival fisico, “in presenza”, ci sarà una no stop in digitale da Giovedi alle 18 a domenica alle 17 sul sito www.festivalcittàimpresa.it . Tra gli ospiti intervistati da Dario Di Vico Paolo Gentiloni (venerdì alle 14.30), Emma Bonino (sabato alle 10.30) e Romano Prodi (sabato alle 15.00)
“Il Veneto ha bisogno di imprese che si sappiano riconvertire: 209 miliardi sono il piano Marshall con cui costruire un’economia ecocompatibile, guidata da quei giovani laureati oggi fuggiti all’estero” spiega il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà al Mattino di Padova, che però indica come opere da portare a termine "in tempi rapidissimi" un elenco di progetti di cui si parla da tempo, e, la prima cosa che cita è una nuova autostrada, la Alemagna
Fondi per le infrastrutture, sostegno alle imprese e politiche per il mondo dell’occupazione: finanziamenti che Bonaccini, in qualità di presidente della Conferenza delle Regioni, chiederà di poter far gestire per buona parte direttamente dalle amministrazioni regionali. Ma non basta: infatti il governatore dell’Emilia-Romagna chiederà al Governo di continuare a valutare anche le possibilità offerte dai 36 miliardi di euro del Mes da spendere per il servizio sanitario: “Per l’Emilia-Romagna sarebbero 2 miliardi”
“I fondi messi a disposizione dall’Unione Europea - una cifra enorme, mai vista prima - sono un’occasione irripetibile per rilanciare il nostro territorio. Dobbiamo metterci subito al lavoro e usarli tutti, fino all’ultimo centesimo”. Questo il pensiero del sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta, intervistato dal Corriere del Veneto, che aggiunge: “Il Veneto, e Venezia in particolare, non devono farsi trovare impreparati”
“Per l’Italia era difficile pensare un esito migliore.– è il pensiero di Giancarlo Corò, docente di Economia dello sviluppo ed Economia dei sistemi di Impresa all'Università Ca' Foscari di Venezia - Acquisite le risorse europee, dobbiamo allora guardarci da due principali pericoli: da un lato l’assistenzialismo; dall’altro il centralismo burocratico. Se le Regioni vogliono giocare da protagoniste questa nuova partita, devono tuttavia mostrarsi capaci di costruire patti credibili di sviluppo e innovazione dei territori”
Nel corso del 2019 la popolazione emiliano-romagnola è cresciuta, se pur di poco (+0,09%). I nuovi nati sono stati 30.926, (il 25% di questi è straniero), i morti 50.273 con un saldo demografico di -19.347. Non è quindi la natalità ad aver contribuito all’aumento della popolazione regionale, quando piuttosto i movimenti da fuori regione. I nuovi residenti arrivati dall’estero sono stati 31.633 nell’arco di dodici mesi, contro 14.033 emiliano-romagnoli che invece sono partiti per un’altra nazione
Nell’anno sono nati 7.495 bimbi, ma sono 14.318 le persone decedute, con un saldo naturale di -6 mila 823 individui. La popolazione residente in regione al primo gennaio 2019 era di 1 milione 215 mila 537 abitanti, al 31 dicembre era 1 milione 211 mila 357 persone. Inoltre, in un anno, è come se fosse andata via l’intera popolazione di un Comune come Attimis o Travesio: -1.818 persone è infatti il saldo tra migranti, di cittadinanza italiana, del Fvg di ritorno e friulgiuliani, sempre di cittadinanza italiana, che hanno lasciato la regione per l’estero
Nel 2019 in Lombardia la popolazione è aumentata dello 0,16%, merito dell’arrivo di nuovi residenti dall’estero e dal resto d’Italia che ha più che bilanciato il saldo demografico negativo (-26.847). Anche Milano ha seguito il trend, fino alla vetta dello scorso febbraio, quando ha raggiunto 1.406.057 abitanti. Ma poi è arrivata l’emergenza sanitaria, e a fine giugno il contatore si ferma un milione e 398 mila. Il sindaco Sala: “Milano pagherà un prezzo a questa pandemia”. Stefano Boeri: "Il centro rischia di diventare deserto"
La certificazione B Corporation (o B Corp) è una certificazione diffusa in 71 paesi e 150 settori diversi, rilasciata alle aziende da B Lab, un ente non-profit internazionale. Per ottenere e mantenere la certificazione, le aziende devono raggiungere un punteggio minimo su un questionario di analisi delle proprie performance ambientali e sociali e integrare nei documenti statutari il proprio impegno verso gli Stakeholder, ad esempio adottando lo status giuridico di Benefit Corporation, in Italia Società Benefit
Fondata a Parma nel 1935, rappresenta una eccellenza italiana. Oltre al patentino B-Corp, è diventata società Benefit. Maria Paola Chiesi: “Il motto di mio nonno era: ‘le persone al centro’, non intendendo solo i lavoratori, ma anche i pazienti e, più in generale, l’intera società”. “Questo è solo l’inizio del percorso che vogliamo intraprendere”
Il Doc vale, come prezzo, più del Docg? Ci sono svendite sui mercati che hanno fatto scendere il valore del Prosecco Superiore a un 1,5 euro al litro, contro i 3 euro degli ultimi due anni. Il Doc, invece, si mantiene su un 1,40-1,50 euro, ma è stato venduto, in alcune nicchie, anche a 1,60. Il motivo? Spiega Bernardo Piazza, il dominus valdobbiadenese (ma non solo) del mercato: «Il Doc vive dell’euforia scattata con il rosato, che sta contribuendo a tonificare i prezzi»
Secondo le ultime indagini, effettuate da un tecnico di valore come Diego Tomasi, il Consorzio Prosecco Docg Conegliano Valdobbiadene ha perso nei mesi del lockdown il 7% di vendite sui mercati. E per l’anno intero rischia una flessione del 10% Questo significa che i 92 milioni di bottiglie scenderanno quest’anno a circa 82 o poco di più. Anche il 2021 sarà di crisi, ancorché più leggera. La perdita si fermerà al 4, 5%, per cui le bottiglie vendute arriveranno a quota 87 milioni. «Ma queste – precisa il presidente del Consorzio, Innocente Nardi – sono gli esiti delle previsioni peggiori che abbiamo immaginato»
A marzo, nel pieno della crisi Covid, l'azienda padovana ha subito cercato nuove strade. Lago si è attivata per essere più vicina ai propri interlocutori: da un lato i rivenditori, che in quel momento si trovavano nell’impossibilità di svolgere il proprio lavoro, dall’altro il consumatore finale. Un lavoro che sta portando ora i suoi frutti. E l'anno potrebbe chiudersi positivamente
Una sartoria industriale. Questa, in estrema sintesi, la definizione che Il gruppo Gabel utilizza per descriversi. Nella pratica, significa mantenere alta la qualità nell’intero ciclo produttivo, con la filiera gestita interamente in Italia, con la scelta consapevole dei migliori filati (lana e cotone) fino alla realizzazione del prodotto finito. Significa essere in grado di adattarsi con velocità alle richieste del mercato e ideare 10-12 collezioni al mese, con collezioni che esprimono lo stile e la creatività italiana
L'azienda di Istrana, produttrice di integratori alimentari, dispositivi medici e cosmetici, ha adattato i propri macchinari e ha avviato la produzione di un gel a base alcolica per la pulizia delle mani. «Una produzione che non era nei nostri piani - ha detto l'ad Walter Bertin - ma riteniamo che chiunque abbia la possibilità di farlo sia tenuto a mettere la propria struttura produttiva al servizio del bene comune, anche se questo vuol dire modificare la propria strategia
L’azienda di Caorso ha fatto da apripista al recupero dei materiali. Cinquecentomila tonnellate di materiale di scarto che arrivano qui e ripartono sotto forma di pannelli. Il valore economico prodotto va sotto il nome di Rewood, che in Saib significa riuso, riduzione, riciclo: prende la forma di pannelli grezzi e “nobilitati”, certificati per il rispetto dell’ambiente, ricoperti di una lamina di carta colorata con un aspetto tattile che imita il legno massello, la pietra e la pelle
Una sola azienda, tre anime diverse. Si potrebbe descrivere così Castagna-Univel, impresa storica situata a pochi passi da Codogno, che dal 1947 progetta e produce soluzioni per packaging e imballaggi flessibili. La casa madre è famosa per il suo know how nell’imballaggio di prodotti freschi, specie salumi e formaggi. Tanto da servire aziende come Rovagnati, Beretta, Aia e Amadori
Riparte il calcio, riaprono ombrelloni, musei e parchi di divertimento. Ma le fiere no, restano al palo. «Non sappiamo quando potremo riattivare la nostra forza propulsiva a sostegno del Paese» dice il presidente di Veronafiere Maurizio Danese. «Verona, il Veneto e l’intero Paese – prosegue...
Restart. Dopo il lockdown i quartieri fieristici e gli organizzatori hanno cancellato molte manifestazioni e ne hanno riprogrammato altre. Rimini Wellness si svolgerà dal 28 al 31 agosto invece che dal 28 al 31 maggio. Due caratteristiche rendono il settore delle fiere unico, nel contesto della rip...
Gli azionisti pubblici emiliano-romagnoli si sono resi conto che unire le forze in questo momento di difficoltà potrebbe essere il modo rilanciare gli investimenti e scommettere su un futuro di sviluppo. Conta molto la politica e in particolare la Regione Emilia Romagna, guidata da Stefano Bonaccini, azionista tanto di Ieg con il 4,7 per cento, quanto di Bologna Fiere, con l’11,56 per cento. Comuni e Camere di commercio fanno il resto con i due sindaci, Andrea Gnassi e Virginio Merola, convinti a spingere sull’acceleratore
La settimana scorsa Geox spa, società quotata alla Borsa di Milano, ha esaminato i ricavi consolidati del primo trimestre 2020.
I ricavi si sono attestati a 182,9 milioni di euro (-29,9 per cento a cambi correnti, -30,2 per cento a cambi costanti) a causa della pandemia che ha originato la chius...
Nei primi tre mesi del 2020 il Gruppo Tod’s ha registrato un fatturato consolidato di 152,8 milioni di euro, in calo del 29,4% rispetto al primo trimestre del 2019. Nel dettaglio, Tod’s ha perso il 31,7% a 72,7 milioni, Hogan il 26,4% a 39,8 milioni, Roger Vivier il 30,4% a 30,5 milioni e Fay il...
Sono cinquanta i dipendenti che non hanno potuto tornare al lavoro dopo la fine del lockdown imposto dall’emergenza da Covid-19 allo storico calzaturificio Norton di Cisterna di Coseano. «A marzo è successo il patatrac. Non abbiamo ricevuto aiuti da nessuno – rileva Manuela Bellomo -. I nostri rappresentanti dovevano uscire con il nuovo campionario invernale per gli ordini che non hanno potuto espletare. Ora la fabbrica ha chiuso la produzione di scarpe
La popolare finita a Milano, Agsm in direzione Brescia, l’aeroporto salvato da Marchi, la Fondazione depauperata, Fiera e Arena in declino e le convulsioni in Cattolica segnano il percorso di un declino culminato oggi con le inchieste sulle infiltrazioni della ‘Ndrangheta. Perché, quando una classe dirigente non vuole affrontare la realtà i tessuti economici e sociali ne escono deteriorati
Sarà una rivoluzione ancora più grande di quella avvenuta con le due crisi precedenti. Ma pur avendo avuto una importante flessione nei mesi scorsi ora siamo ripartiti a peino regime. E anzi sono molto ottimista, perchè in futuro si investirà di più nell’arredamento per crearsi un ambiente più confortevole. E il Made in Italy ne uscirà più forte
Per il managing director di Italian Design Brands (IDB), polo industriale che raggruppa sette aziende del design, lo stop dovuto all’emergenza in Italia si farà sentire più nel campo della distribuzione che in quello della produzione. E quelli che potevano essere punti di debolezza si stano trasformando in punti di forza. Così per il digitale dove la crisi ci ha permesso di recuperare un ritardo
Per il chief executive officer & head of design di Lago S.p.A., la sfida per il settore si gioca soprattutto sul campo digitale: “Chi non riuscirà a sfruttare le sue potenzialità, non avrà futuro”. In linea con le stime sugli altri settori, secondo il Ceo potrebbero fallire il 10% delle aziende. “Ad aprile abbiamo registrato flessioni anche del 50%, ma maggio in miglioramento e si spera in una ripresa a giugno”
Alessandra Sardoni, giornalista icona delle cronache politiche de la 7, analizza le conseguenze della crescita di consensi di Luca Zaia. “Non credo che la leadership della Lega sia contendibile” ci dice. Zaia conosce bene i rapporti di forza. Tutto dipende anche da come usciremo dalla crisi del Coronavirus. E se Salvini assumesse un profilo governativo e filoatlantico potrebbe rinascere. Più che chiedersi se Zaia ha voglia di andare a Roma, bisognerebbe chiedersi se Roma ha voglia di Zaia
Per il Presidente della Regione Veneto, il differimento delle elezioni regionali ad ottobre e il rifiuto di tenerle a luglio significherebbe “negare ai cittadini il diritto di esprimersi”. Una vera e propria “sospensione della democrazia”.
Ha buon gioco, Luca Zaia, a criticare le ragioni ...
L’ultimo sondaggio dell’Osservatorio del Nord Est per il Gazzettino certifica l’assoluto predominio di Luca Zaia sullo scenario politico veneto. Il 91% dei veneti assegna a Luca Zaia un voto tra il 6 e il 10. Insomma: insufficiente per quasi nessuno. E il fatto è che questo giudizio, per la p...
Il governatore del Veneto risponde al cronista di Repubblica: "Salvini geloso di me? Lui è un leader nazionale. E poi da noi fare i problem solver come la Merkel non è possibile"
I governatori del Veneto e dell’Emilia Romagna sono diversi e alternativi, sul piano del colore politico. Il primo leghista, l’altro di centrosinistra. Tuttavia, secondo Diamanti, sono più simili di quello che sembrano: entrambi operano in regioni dove la politica è radicata nella società e sul territorio, sono molto apprezzati dai cittadini e sono determinati a favorire la “ripartenza”
Per Claudio Feltrin, presidente di Assarredo, ci sarà un modello di arredo pre-Covid19 e post-Covid19. A cambiare saranno l’organizzazione dell’impresa e la gestione della supply chain. Nuove sfide per la rete distributiva
Per molti esercenti lunedì non si aprirà la Fase 2, ma sarà un altro giorno di incertezza. Ancora chiusi. Più per paura dei costi e delle sanzioni che del contagio. A Padova, secondo Confesercenti, ai blocchi di partenza ci sarà un ristorante su due, e addirittura un bar su quattro terrà le serrande abbassate. Solo il 70% dei negozi riprenderanno l’attività. Ripartenza lenta anche per gli alberghi
Da giugno a settembre in tutta Italia sono “in pericolo” circa 35,6 milioni di pernottamenti da parte dei turisti tedeschi, che da soli equivalgono al 28% degli stranieri che normalmente visitano la penisola. Le Regioni più colpite sono Veneto e Trentino Alto Adige, e in particolare le restrizioni ancora in vigore sugli spostamenti penalizzano maggiormente Venezia (6 milioni di pernottamenti a rischio) e Verona (4,3 milioni di presenze)
Gli hotel termali di Abano e Montegrotto avrebbero potuto riaprire lunedì, ma tra ritardi nei protocolli e soprattutto incertezze sull'utilizzo delle piscine, se ne riparla a fine maggio-inizio giugno. Rimane inoltre lo spettro della responsabilità penale per i titolari in caso di contagio di un dipendente. E c’è chi afferma: «In base a queste disposizioni restrittive e a questi pericoli io sto pensando di riaprire a metà agosto»
Secondo un'indagine dell'Istituto Toniolo, in Europa sono i giovani italiani tra quelli che prefigurano maggiori ricadute negative sui piani che avevano per il futuro.
Rispetto a prima dell’emergenza causata da Covid-19, quelli che considerano oggi più a rischio i propri progetti di vita sono la netta maggioranza (oltre il 60 percento)
C’è un popolo di partite Iva, di lavoratori a chiamata, di italiani e non che, a prescindere dal proprio stato di partenza, hanno perso ogni certezza. Un esercito destinato a crescere man mano che le imprese, i negozi, i laboratori artigiani che non riusciranno a reggere saranno costretti a licenziare
Soltanto nel periodo che va dal 9 al 24 aprile 2020, rispetto al periodo pre-emergenza, cioè gennaio-febbraio, la Caritas ha visto l’arrivo, nei suoi centri di ascolto, di 38.580 persone bisognose di aiuto. Il 105 per cento in più rispetto alle settimane prima del lockdown
Secondo Save the Children, i bambini e gli adolescenti in povertà assoluta rischiano di diventare un milione in più a causa di questa crisi. Nel 2018 erano già un milione e 262 mila (il 12% dei minori italiani)
Bain & Company, società di consulenza internazionale, prevede una contrazione dei consumi tra il -20 e -25% nel 2020 e un rimbalzo nel 2021. Ma con molti cambiamenti
Quel 18 maggio indicato dal governo come data di riapertura dei negozi, ma soprattutto il primo giugno assegnato a bar, ristoranti e parrucchieri, fa imbufalire le categorie. E così c’è chi ha consegnato le chiavi ai sindaci, chi accenderà candele davanti ai negozi, chi si è incatenato alle saracinesche, chi ha sostituito provocatoriamente i clienti con dei manichini e chi vuole rivolgersi al Quirinale
Si sta aprendo un nuovo argomento di disputa, quello dei saldi, tradizionalmente in programma per i primi di luglio ma quest’anno sempre più a rischio slittamento. Si moltiplicano i pareri di chi rileva, nel tessile, nell’abbigliamento e nel fast fashion, di lasciare i capi estivi in negozio fino almeno a settembre archiviando la stagionalità delle collezioni. “Ciò potrebbe non portare ai benefici sperati, ma essere solo un palliativo di breve durata” secondo Patrizia Arienti, partner Deloitte esperta di Consumer Industry, fashion e lusso
Niente riapertura di saloni di acconciatura e centri estetici, almeno fino al primo giugno. E monta la protesta di centinaia di parrucchieri ed estetisti padovani, che dopo il discorso del premier Conte sono sul piede di guerra. Ieri mattina [27 aprile, NdR] in segno di protesta i titolari del salon...
Dal Veneto arriva una prima proposta concreta, che cammina sulle gambe delle scuole paritarie: l’idea è quella di aprire gli asili e le materne per ospitare i 140 mila bimbi da zero a 6 anni. Senza tenerli inchiodati in classe dalle 8 del mattino alle 4 del pomeriggio, ma di farli giocare in giardino e negli spazi aperti
Mentre nel resto d’Europa la scuola riparte, in Italia sui banchi si ritornerà soltanto a settembre. Ecco perché. Vincoli di calendario, professori fuori sede, aule inadeguate. Il nodo di come organizzare i nuovi spazi della didattica, la gestione degli alunni più fragili e le lezioni a distanza
Sono 12 milioni le famiglie italiane con figli a carico under 14: stiamo parlando di 8,4 milioni di bebè, bambini, ragazzi. Il 4 maggio i loro genitori dovranno tornare al lavoro, scuole e asili rimarranno chiusi e a occuparsi dei nipoti questa volta non potranno essere i nonni
Dopo un mese di chiusura per l’emergenza coronavirus, la Danimarca ha riaperto il 15 aprile asili nido, scuole materne ed elementari, primo Paese in Europa a farlo. Preoccupati dal rischio di contagio, alcuni genitori hanno lanciato una petizione, che ha raggiunto 18 mila firme, per tenere chiuse le scuole, mentre in molti sceglieranno autonomamente di non mandare i figli tra i banchi
L’Austria fa da apripista. Aveva sbarrato i confini e chiuso le scuole una settimana dopo l’Italia, quando ancora i casi di coronavirus erano pochi, ma questa settimana è passata alla fase 2: le serrande dei piccoli negozi sono tornate ad alzarsi, le strade e i mezzi pubblici ad affollarsi timidamente. E le catene di bricolage e i vivai vengono presi d’assalto
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