Ad un anno dall’inizio della pandemia è arrivato il momento di riprendere le fila dei processi produttivi in mano. Le strade per farlo sono molte, ma le aziende pioniere della sostenibilità puntano verso la stessa direzione: una filiera il più possibile “green”, dalla lavorazione della materia prima fino all’arrivo sulle tavole dei consumatori
Ritorno della fiducia, liquidità, mutui “facili”, nuove necessità di comfort, prezzi ancora stabili: secondo Nomisma 3,3 milioni di famiglie stanno pensando di acquistare casa. Vivacità accentuata nei comuni minori (perché con somme più basse si possono avere abitazioni più grandi e perché “tiene” il telelavoro), ma anche a Milano e Bologna sale la domanda. E il superbonus accende l’interesse per gli alloggi da ristrutturare
La pandemia ha trasformato il mercato immobiliare veneto. Le compravendite sono ormai ritornate a livelli pre-Covid. Ma il presidente Fimaa della città lagunare sottolinea le criticità: "Il mercato qui è ancora fermo dall'acqua alta del 2019. Mancano gli investitori italiani e stranieri". Nella città scaligera invece, spiega il collega veronese, "le movimentazioni sono aumentate, ma ci scontriamo con assurdi cavilli amministrativi"
Ecco tutti i fattori che, dal capoluogo regionale alle città di provincia, trainano il rimbalzo degli scambi nel mondo del mattone. Sullo sfondo di un rapporto fra persone e case che, secondo il bolognese Roberto Maccaferri di Fimaa, "non può più essere lo stesso, tra bisogno di aria fresca e di spazio per il telelavoro"
I segnali di ripresa del comparto sono evidenti, spinti soprattutto da ecobonus e superbonus. Restano i rischi di una fiammata di breve durata. Per questo per le aziende edili è importante puntare su visioni a lungo termine all’insegna di digitalizzazione e sostenibilità. E riuscire ad anticipare il mondo che verrà facendo sistema
Fino ad oggi, gli appassionati di Tiro a Volo potevano avere a disposizione un’arma con la tradizionale calciatura in legno “fatta su misura”: nel senso che questa veniva eseguita da “calcisti” specializzati nell’eseguire questi elementi sulla base di misure e dall’esperienza condivisa...
Upskilling e reskilling sono oggi più che mai due parole chiave per il futuro del lavoro, due temi urgenti con cui le aziende di tutte le dimensioni si stanno confrontando. Con la pandemia fra le imprese è cresciuta una consapevolezza nuova: non è possibile affrontare le tante sfide del futuro co...
Il settore dell’immobiliare regionale ha risentito solo in minima parte degli effetti della pandemia e nel 2021 ha ripreso la sua corsa, con la metropoli meneghina in testa, come da tradizione. L’impennata complessiva è dovuta a molte condizioni favorevoli. I prezzi non si sono mai abbassati nonostante i disagi generati dai lockdown. Nel maggio 2021 l’unica città lombarda in difficoltà nel mattone è Cremona
Le imprese, le intelligenze, i valori che durante la Green Week si confronteranno nella città ducale ci diranno molto sul Paese che siamo e soprattutto su quello che possiamo diventare. Perché, citando le parole di Papa Francesco, “peggio di questa crisi c’è solo il dramma di sprecarla”. E' il momento di accelerare senza lasciare indietro o solo nessuno
Ampio e articolato il programma della Green Week parmense dedicato al cibo, alla sua produzione, alla distribuzione e al confezionamento dei prodotti. Dibattiti con addetti ai lavori ed esperti per individuare problematiche di sostenibilità ambientale ed economica in un settore che in Emilia trova radici e rilevanza non comuni
Tutto pronto per il Festival della Green Economy e per un fine settimana denso d’appuntamenti: dal 5 all’11 luglio l’invasione “verde” del centro storico della città ducale, con dibattiti e incontri tutti in presenza, nel rispetto delle normative anti-pandemia. Tra gli ospiti spiccano Cingolani, Patuanelli e Giovannini, esponenti del governo Draghi. Tre sezioni tematiche: food, chimica verde, trasporti e mobilità. E intanto 30 fabbriche della sostenibilità aprono le porte a 150 dottorandi
La chimica dà sostegno alla trasformazione di processi produttivi e lavorazioni che tradizionalmente godevano di pessima fama ambientale. La filiera ha imboccato da anni un deciso percorso di riciclo, trasformazione, smaltimento sostenibile. Sullo sfondo si staglia tra gli altri un traguardo preciso: la salvaguardia della risorsa idrica. Ecco gli appuntamenti in cui parleranno imprenditori ed esperti
Dai carburanti sempre più ecologici alla riduzione dell’impatto ambientale nella costruzione di infrastrutture, all’efficientamento degli spostamenti di persone e merci: tutti argomenti al centro dei dibattiti di questa sezione tematica. Con sguardo attento alla gestione di porti, interporti, aeroporti e autostrade
L’Industria 4.0 sta diventando sempre di più una parola d’ordine sia a livello nazionale che internazionale. Spesso la si associa al concetto di digitalizzazione o ad alcune tecnologie abilitanti (ad esempio l’Internet delle Cose), altre volte all’automazione, e quasi sempre alle agevolazio...
Sono arrivate a comandare una stazione spaziale o a guidare il CERN ma ancora faticano a trovare spazi in molti altri ambiti: fra le tante sfide per il riconoscimento della leadership e della rappresentanza femminile nel mondo del lavoro, c’è un nodo in genere completamente ignorato.
La gestio...
Il comparto è tra i più colpiti dalla crisi Covid, sia nel corso del 2020 che nel primo trimestre del 2021. I segnali di ripartenza non mancano, ma è importante non fare altri passi falsi. Vignaga (Marzotto Lab): “Stringere i denti fino al 2022. I negozi dovranno imparare a convivere con l’online”. Barbara Franchin (ITS): “Tre i capisaldi del nostro futuro: il tessile, i giovani talenti, la digitalizzazione”
Il distretto lombardo attende tempi migliori dopo la crisi. Brenna, presidente del Gruppo Filiera Tessile della locale Confindustria: “Le riaperture fanno ripartire il mercato, ma siamo ancora molto legati alla stagionalità, soprattutto nella fascia del lusso. La produzione richiede dai 9 ai 12 mesi di anticipazione, dunque ne saremo davvero fuori soltanto fra un anno”
Recentemente è operativa una legge dello Stato che permette ad ogni azienda di iscrivere a bilancio i beni immateriali. Questa iscrizione è possibile farla con la presentazione dei bilanci del 2020 e pagando una tassa che è stata ridotta al 3% del valore del bene che si dichiara per l’iscrizion...
Il presidente della Camera nazionale della Moda racconta a Venezie, Emilia e LombardiaPost i 18 mesi più difficili per creativi, stilisti, addetti alla filiera, organizzatori di sfilate: “Era tutto fermo, noi penalizzati più di altri comparti. Ecco il nostro Pnrr di settore: due miliardi all’anno per sei anni. Investiamoli sui distretti, nostro fiore all’occhiello, per creare migliaia di nuovi posti di lavoro”
Tra il crollo del fatturato, le sfide del digitale e i consumi che cambiano, gli imprenditori tessili carpigiani dovranno fare ancora di più di quanto già fatto per tornare agli standard pre-crisi. Parola di uno di loro, Luca Pagliani de La fabbrica del lino, che al Governo chiede "sgravi e incentivi per assumere i giovani". E che invoca, dal lato sindacale, "flessibilità in cambio della rinuncia ai licenziamenti"
Nel territorio è fortemente radicato la tradizione della filatura e della produzione di capi per l’alta moda. Nella provincia di Vicenza sono oltre 2 mila le imprese del comparto. “Milano capitale della moda? Noi siamo i numeri uno”, dice Riccardo Barbato di Confartigianato. E l’imprenditore di abbigliamento di lusso: “Il futuro della filiera? Il prodotto di nicchia”
Speculazioni internazionali, ripresa dei consumi e lievitazione dei costi di cereali e materiali per il packaging mettono a dura prova l'industria agroalimentare dell'Emilia.Romagna. E, continuando così, a pagare lo scotto degli aumenti, dopo gli industriali, saranno presto i consumatori finali. Speculazioni internazionali, ripresa esponenziale dei consumi e lievitazione dei costi del grano e materiali per il packaging mettono a dura prova l'industria agroalimentare regionale. Tutti d'accordo: se non cambia in fretta qualcosa, a pagare lo scotto degli aumenti, dopo i produttori, saranno presto i consumatori finali
Prima la crisi, ora la ripresa a ritmi vertiginosi: le aziende del nuovo triangolo industriale già da settimane alle prese con rincari stratosferici e rifornimenti proibitivi. C’è chi blocca la produzione sul più bello, chi inizia a ritoccare i listini. Voci preoccupate da Triveneto, Emilia-Romagna e Lombardia: “Bolla speculativa? Speriamo. Ma ci sembra di più il ruggito dell’inflazione”
Francesco Morosini, docente di Diritto pubblico all’Università Ca’ Foscari: “L’aumento dei prezzi è riscontrabile anche nel quotidiano, ma non è paragonabile a quello degli anni ’70. La scarsità di approvvigionamento sta danneggiando le imprese, fisiologico dopo la ripartenza. Vincerà chi è forte sul mercato. Il consumatore prima o poi pagherà tutto”
Vacondio, capo di Federalimentare: “Preoccupato per l’aumento dei prezzi della merce sugli scaffali, i consumatori ne risentiranno”. Meno allarmistica, almeno nel breve, la situazione per l’immobiliare e per i trasporti. I carburanti costeranno di più? Bearzi, presidente nazionale dei gestori delle stazioni di rifornimento: “Oscillazioni alla pompa sempre possibili, ma è presto per trarre conclusioni”
L’allarme lanciato dal bergamasco Marchetti, presidente dell’associazione e titolare di Marlegno: “Quotazioni raddoppiate negli ultimi sei mesi, quintuplicate se guardiamo a un anno fa. Non possiamo più permetterci di importare l’80% del fabbisogno di settore, serve subito un piano per sfruttare adeguatamente le risorse domestiche”
La ripresa post Covid passa anche dal Made in Italy di alta gamma, come sa bene il cantiere navale piacentino che si presenta al Salone dell’Arsenale con la voglia di stupire. E con il prestigio dalla recente nomina ad azienda Champion 2021
Dal Fvg all’Emilia-Romagna, passando per Veneto e Lombardia, il comparto della cantieristica da diporto ha superato meglio di altri i rovesci causati dal Covid: nel 2020 fatturato complessivo verso i 5 miliardi, in linea con il 2019. E per il 2021 stime in ulteriore miglioramento. Leadership nell’innovazione marinara riconosciuta a livello mondiale. Senza rivali nei superyacht. Soffrono invece gli operatori del turismo nautico, della marina, delle manutenzioni su scafi medi e piccoli
«In questo anno e mezzo sono cambiati i paradigmi codificati che regolavano la produzione e il lavoro. Il modello pre-pandemia voleva che non si portassero in azienda i problemi familiari e viceversa: una dicotomia illusoria, impossibile da mantenere. Il lavoro da casa ha aperto le porte a una visi...
Parla Mitja Gialuz, presidente della società velica che organizza la celebre regata: “Il movimento sta reagendo bene nel post-pandemia. Sappiamo costruire barche uniche al mondo, leadership da mantenere. Chi governa ci aiuti a far fiorire una filiera della rottamazione: benefici per l’ambiente e per il mercato. In ottobre a Trieste il primo Sea Summit globale”
All’Arsenale 160 espositori fino al 6 giugno: in nove giorni il meglio delle imbarcazioni, sia italiane sia dall’estero. D’Oria, direttore organizzativo dell’evento: “Gli operatori presenti sono raddoppiati rispetto al 2019. Per la prima volta un pontile dedicato alla vela e all’elettrico. Genova? Noi puntiamo soprattutto sulla qualità. E siamo punto di riferimento della costa orientale”
Dello stabilimento di Nembro, da decenni all’avanguardia nell’ideazione, sperimentazione e produzione della nautica ad alta tecnologia, è uscita la barca che ha vinto la Prada cup. E da lì sono usciti i bracci in che permettono agli scafi di “volare”: riforniti tutti i team della Coppa America. Fatturato e occupazione dell’azienda Champion sulla cresta dell’onda
Da diversi giorni si sta assistendo, ai livelli politici più alti, a discussioni sulla opportunità o meno di sospendere l’efficacia dei brevetti che riguardano la fabbricazione dei vaccini.
Siamo infatti di fronte ad una pandemia che interessa tutto il pianeta!
Ci sono paesi ricchi che com...
Il progetto di formazione, innovazione tecnica e divulgazione promosso dall’Università del capoluogo ducale punta a mettere a sistema il fior fiore delle conoscenze mondiali in tema di cibo e agricoltura. Neviani: "Serve che la politica aiuti, perché la ricerca non può essere solo privata"
Sono un appassionato di meteo e di ambiente; sono anche partner e fondatore di un’impresa. Sono felice perché finalmente, sempre più, si parla di sostenibilità, green economy ed economia circolare.
Oggi infatti:
la pandemia ha rivoluzionato il nostro mondo e ci permetterà di ripensare ...
Per la difesa della nostra produzione enologica e degli altri prodotti minacciati da “trovate” come le etichette “a semaforo” è necessaria una triplice, paziente e sapiente opera di diplomazia tra Bruxelles e Strasburgo, a partire dalla potente compagine dei funzionari. Puntare sulla trasparenza, occhio ai nordici, vietato dividersi tra parlamentari italiani
Nonostante la regione punti soprattutto sul settore secondario e terziario, l’attività agricola ha saputo primeggiare, rendendola punta di diamante del Made in Italy. Voltini, rappresentante dei produttori agricoli lombardi: “Usiamo i soldi del Recovery Fund per sviluppare la digitalizzazione delle imprese. Nutriscore? Si vuole colpire il Made in Italy”
Il ministro a 360 gradi sulle problematiche e sulle prospettive dell’agroalimentare: “La digitalizzazione delle aziende punto nodale del mio programma. Con Bruxelles parzialmente già risolto il caso del vino dealcolato. Il Prosecco? Risorsa, non problema. Ci batteremo contro gli attacchi all’aceto balsamico e contro l’inconcepibile sistema di etichette a semaforo nutriscore. Dazi, già in azione la diplomazia”
La ditta veronese produce fertilizzanti naturali e sostenibili: è la maggiore del comparto a livello italiano. Un’attività basata sulla ricerca e sviluppo, ma anche sulla consapevolezza che – spiega il titolare, Giorgio Cappellari – il settore agricolo si fonda sul retaggio del passato anche nell’introdurre novità
Il rapporto “Le Equilibriste – La maternità in Italia 2021” di Save The Children ha evidenziato come la burrasca scatenata dal Covid 19 non solo abbia penalizzato soprattutto le donne dal punto di vista lavorativo, ma in particolare le madri. E il “Mother’s Index” mette in luce come ci siano notevoli differenze anche tra le regioni italiane nell’essere mamma
C'è anche una nuova applicazione per smartphone, nel capoluogo emiliano, tra i servizi pensati per sostenere le giovani madri in difficoltà ai tempi del Covid. Perchè nessuna donna debba più scegliere tra i figli e il lavoro
Sappiamo tutti che le PMI in Italia rappresentano la maggior parte delle imprese italiane. Forse non tutti sanno che il loro numero sfiora le 150.000, che occupano oltre quattro milioni di addetti e che generano un giro di affari che tocca qualsiasi 900 Miliardi di Euro. Le piccole imprese con addet...
La pandemia non è stata una livella. Le più penalizzate sono state le madri lavoratrici, costrette, spesso, a lavorare da casa e farsi carico delle faccende domestiche. La scarsità di politiche di welfare per le famiglie crea difficoltà. A Milano scoppia la polemica contro il Comune per l’assegnazione dei punti all’asilo. A Brescia il 70% dei disoccupati è donna
Dati non nuovi né sorprendenti, ma che evidenziano come mai in passato lo squilibrio esistente tra uomini e donne nei compiti di cura e come questo impatta sul mondo del lavoro: è questa la chiave di lettura che propone Martina Gianecchini, professoressa associata di Gestione delle Risorse Umane alll’Università degli Studi di Padova e Referente Scientifica dell’Executive Master in Human Resource Management della CUOA Business School
Timidi segnali di ripresa, ma, in attesa dei numeri di aprile, la prima trimestrale di settore risente ancora del Covid. Intanto, i nodi da sciogliere sono l'invenduto, il calo della domanda e le fiere, tra una Confcommercio che invoca "aiuti sulla fiscalità" e una Cna che chiede "credito per i produttori e voucher per i clienti"
I recenti episodi di cronaca – fra tutti la morte della giovanissima Luana D’Orazio che ha commosso l’Italia - hanno riportato sulle prime pagine il tema della sicurezza sul lavoro: vicende drammatiche che ci ricordano come sia necessario, anche in questo tempo “dominato” dalle questioni l...
Il professor Cappellari: “Dopo il lockdown c’è grande voglia di smettere la tuta. Ma i capi comodi continueranno a dettare legge anche quest’estate. L’ecommerce non sterminerà i negozi tradizionali, che però devono cambiare e innovare. Assurde le penalizzazioni anti-Covid per i centri commerciali”
Le temperature in salita e il recente allentamento delle regole stanno portando una quantità di clienti inaspettata nei punti vendita di fascia medio/bassa. Tra chi pensa già di ampliare lo staff e chi spera di recuperare le perdite del 2020, domina una visione ottimista del futuro. Maggiore incertezza per gli store di intimo e costumi
Dopo il gelido inverno dei consumi durante il lockdown, primavera e zona gialla riportano clienti in massa: un fenomeno evidente in particolare durante i weekend nei centri cittadini del Triveneto, dell’Emilia-Romagna, della Lombardia. Ancora presto per esultare, ma la voglia di spendere c’è. Commercianti divisi tra entusiasmo e prudenza
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