Per tutto l’anno, esclusi luglio e agosto, la ItalyPost Factory di Padova ospiterà nel suo nuovo spazio eventi realizzato in collaborazione con LAGO una serie di presentazioni di libri a cadenza settimanale sui temi chiave dell'attualità economica, sociale e politica. Un numero di Monitor dedicato ai prossimi appuntamenti, che vedranno come protagonisti ospiti di spicco, come Enrico Carraro, Maria Paola Merloni, Marco Bentivogli, Giulio Sapelli e Alberto Baban
Per “lead generation” si intende l’insieme di strategie e attività volte alla generazione di “leads” ossia potenziali clienti interessati al prodotto/servizio dell’azienda.
Si tratta di un processo di fondamentale importanza all’interno di ogni azienda la cui efficacia determina la c...
Martedì 18 febbraio alle 18.30, in occasione della presentazione del libro “Creazione del lavoro nella stagione della quarta rivoluzione industriale. Il caso dell’Emilia-Romagna” a cura di Stefano Zamagni (Il Mulino, 2018), interverranno Enrico Carraro, presidente Confindustria Veneto, Dario Di Vico, inviato Corriere della Sera, e Franco Mosconi, docente Università di Parma. A condurre l’evento sarà Federico Nicoletti, giornalista Corriere del Veneto. DI seguito riportiamo un’intervista di Clionet all’autore del libro
Martedì 25 febbraio alle 18.30, in occasione della presentazione di “Fabbrica Futuro. Lavoro, contratti smart, azienda a bassa gerarchia, rivoluzione della mobilità, tecnologie. FCA, gli operai 4.0 e l’Italia nell’era post Marchionne” di Marco Bentivogli e Diodato Pirone (Egea, 2019), interverranno gli autori del libro Marco Bentivogli, segretario generale FIM CISL, e Diodato Pirone, giornalista Il, insieme a Sandro Trento, docente di Economia e gestione delle imprese Università di Trento. A condurre l’evento sarà Marco Bettiol, docente di Marketing, Università di Padova. Di seguito riportiamo un estratto del libro
Il prossimo appuntamento, in programma l’11 febbraio dalle 18.30, sarà dedicato alla presentazione del volume “Oggi è già domani. Vittorio Merloni vita di un imprenditore” di Maria Paola Merloni (Marsilio, 2019). Interverrà l’autrice, imprenditrice e politica italiana, e con lei Maurizio Castro, senatore e direttore scientifico del Master CUOA in Crisis & Change Management. A condurre l’evento sarà Raffaella Polato, inviato speciale L’Economia del Corriere della Sera. Riportiamo una recensione del libro pubblicata su L’Economia
Secondo il “Rapporto annuale 2019 sullo stato del volontariato padovano”, nell’anno appena passato il numero delle associazioni è cresciuto: sono 6466, erano 6374 nel 2018. Sono per il 76% piccole le associazioni padovane e quelle di media e grande entità crescono lievemente coprendo rispettivamente il 14 ed il 10 % del totale. Nonostante l’evoluzione del volontariato, le associazioni strutturate faticano a dare spazio ai giovani
La formazione come strumento prezioso per coinvolgere il management nella definizione della strategia aziendale e per affrontare una fase di transizione (segnata dal cambiamento) come un’acquisizione societaria.
E’ questa l’esperienza di EcamRicert società di Monte di Malo (Vicenza), che o...
Nel 2017 hanno scelto di destinare il 5 per mille al Terzo Settore 14 milioni di contribuenti su un totale di 41,2 milioni: 1 su 3. La crescita è del +38% rispetto al 2006. Numeri in crescita e importanti, che però fanno evidenziano come ci sia ancora ampio margine di crescita per far conoscere lo strumento ai 27 milioni di contribuenti che non lo usano
Il Veneto e l’Italia, con Padova Capitale Europea del Volontariato, hanno l’occasione per mettere a fuoco le C-Corp, ovvero quelle imprese che sottotraccia ibridano i consolidati strumenti della buona gestione aziendale con gli emergenti approcci per coordinare iniziativa economica, sviluppo dei territori e delle comunità locali. Ne esce un modello d’impresa tutto da valorizzare e raccontare
Oggi quasi il 20% delle imprese di tutti i settori hanno sviluppato politiche di welfare articolate in numerose aree. Possiamo definirle l’avanguardia del movimento, che dal 2016 si è molto rafforzata sino a triplicare di numero. Ma in che orizzonte si muove la relazione tra mondo profit e no profit?
Un’opportunità per “ricucire insieme l’Italia” col filo dell’impegno, della fantasia e della passione dei volontari. È questa la sfida che Padova lancia al mondo della solidarietà italiana con l’inaugurazione ufficiale dell’anno che la vedrà Capitale europea del volontariato. Una città-laboratorio che inizierà a ribollire di idee già dai prossimi 7, 8 e 9 febbraio, con un programma che vedrà il mondo del volontariato confrontarsi con la sua storia, con il significato di solidarietà e con tematiche d’attualità
Da quando Greta Thumberg ha iniziato la sua campagna coraggiosa e solitaria per sensibilizzare il mondo sull’emergenza climatica e sulla necessità improrogabile di salvare questa nostra terra, siamo tutti diventati più sensibili all’ecologia, al riciclo, al non fare azioni che possono comprome...
Confindustria, la corsa alla presidenza parte con due «Saggi» su tre ben noti a Nordest. Immediato il commento del presidente di Confindustria Veneto: «La nomina è motivo d’orgoglio. Sono figure che garantiscono competenza ed esperienza». Doti che serviranno per dirigere in maniera ordinata i due mesi della corsa. Il quadro vede in vantaggio il leader di Assolombarda, Carlo Bonomi. Ma le partite non vanno date per scontate. E il Veneto in questo scenario? Se Verona e Vicenza paiono non aver fretta di fare una scelta, il primo elemento di cui tener conto è il favore sulla carta per Bonomi di Treviso-Padova
“La nuova presidenza deve ricostituire innanzitutto la rappresentanza unitaria e storica delle imprese al suo interno” dichiara Alberto Baban, presidente VeNetWork, in questo editoriale pubblicato sul Corriere del Veneto il 16 gennaio. “Noi veneti dobbiamo essere in prima fila in questo necessario rinnovamento delle ragioni della rappresentanza. Altrimenti, rischiamo un Paese a troppe diverse velocità, incapace di fare sistema: la Lombardia che va per conto suo e noi che rischiamo di fare la ruota di scorta di un abusato modello milanese”
A febbraio la rosa dei candidati per eleggere il primo presidente post-fusione di Assindustria VenetoCentro. I malumori a Padova sull’ipotesi di proroga dei vertici, legata al progetto di fusione con Venezia-Rovigo. La questione s’incrocia poi con la corsa alla presidenza nazionale. La scelta di campo per il leader di Assolombarda è chiara, e Assindustria punta a trasformarla in una posizione veneta. Ma a Padova qualche breccia l’ha aperta l’obiezione di non poter riconoscere in Bonomi, alla guida di una piccola impresa, l’identikit del grande imprenditore manifatturiero del nord capace di cambiare Confindustria. Riportiamo l’articolo del Corriere del Veneto del 26 gennaio
Andrea Illy, uno dei candidati alla corsa alla presidenza di Confindustria, non presenterà una autocandidatura, ma non esclude di poter entrare in gioco nella successiva fase delle consultazioni dei saggi, anche se le condizioni per la raccolta del consenso sono difficili. Intanto in Confindustria fonti interne raccontano di una girandola di incontri con tanto di catering organizzati dalla vicepresidente Licia Mattioli, una dei candidati che ha l’appoggio del presidente uscente, Vincenzo Boccia. Riportiamo l’articolo di Affaritaliani.it del 23 gennaio
In Veneto la possibile dinamica del gioco sulla presidenza nazionale è delineata. I leader delle territoriali avrebbero stabilito di tentare una scelta unitaria. Ma la definizione del candidato deve fare i conti con la scelta pro-Bonomi di Treviso-Padova. E l’orientamento punterebbe ad esprimere presto un pronunciamento del Veneto unito, che per esser di peso deve rischiare, esponendosi all’inizio. Intanto, entra l’ulteriore elemento della possibile gara del vicentino Eugenio Calearo Ciman, leader dei Giovani del Veneto, per la presidenza nazionale. Dinamica che potrebbe contribuire in qualche modo a tener uniti i veneti. Riportiamo l’articolo del Corriere del Veneto del 25 gennaio
Il ministro Costa e il sottosegretario Martella assicurano che entro la fine del mese verranno fatte le ultime verifiche per il nuovo Protocollo fanghi, indispensabile per dare il via allo scavo dei canali navigabili e allo smaltimento dei sedimenti dragati in base al loro stato di contaminazione. Al via definitivo manca solo la valutazione dell'Istituto Superiore di Sanità. Riportiamo l'articolo de La Nuova Venezia del 16 gennaio
Un solido bagaglio di competenze tecniche certo è fondamentale, ma non sufficiente: anche in ambiti considerati prettamente tecnici il formatore deve essere dotato di skill di tipo psicologico.
Questa la considerazione che mi ha spinto ad affiancare alla mia Laurea in Ingegneria Gestionale una s...
«Se non si inverte la rotta rischiamo di assistere alla lenta morte del Porto di Venezia. Nel 2019 abbiamo perso 130 navi, ora questa notizia. Se non si fa la manutenzione del Porto le navi non entrano, tutto il resto sono chiacchiere. Ora siamo pronti a bloccare il porto con uno sciopero». Renzo Varagnolo è il segretario generale della Filt Cgil del Veneto. La sua preoccupazione per il futuro del Porto è condivisa dai suoi colleghi della Fit Cisl e della Uil Trasporti. Riportiamo l’articolo de La Nuova Venezia del 14 gennaio
Il presidente del Porto è infuriato: «Un fatto che grida vendetta, ci facciano scavare i canali come da Piano portuale. Venezia è un porto richiesto dal mercato, per il retro-porto, per le infrastrutture, certo che se manca l’accessibilità delle navi è logico che le compagnie guardino altrove. I porti sono fatti per far entrare le navi. Se qualcuno vuol far chiudere il porto lo dica». Riportiamo l’articolo de La Nuova Venezia del 13 gennaio
Sono mesi difficili per Venezia. L’acqua alta, gli albergatori in crisi, il nodo grandi navi. E adesso l’allarme per l’addio dei commerci con la Cina. La Ocean Alliance, l’alleanza tra alcune tra le principali compagnie porta container nel mondo (Cma Cgm, Cosco Shipping Lines, Evergreen Line e Oocl) ha infatti deciso di abbandonare la città come porto d’arrivo della linea diretta di container dalla Cina e dal Sud-Est Asiatico. Danni calcolati per 50 milioni l'anno. Il nodo fanghi e le accuse al governo
Addio alla "Via della Seta", via mare, dalla Cina alla laguna. L'allarme è del direttore del terminal Vecon, Roberto Goglio, presidente degli operatori di Confindustria: "Dal prossimo aprile, per i limitati pescaggi imposti dalla Capitaneria, non solo le navi container da 8500 Teus, ma anche le più piccole da 6500, non toccheranno più Venezia. Se non si faranno gli scavi, resteremo tagliati fuori". Riportiamo l'articolo de La Nuova Venezia del 16 gennaio
La scelta sull'avvio del nuovo corso di medicina a Trento è, oramai, una questione esclusivamente politica. Negli scorsi giorni l’Università di Padova ha fatto un passo indietro, mentre il rettore Collini ha ribadito la volontà dell’ateneo trentino di portare avanti il proprio progetto. Intanto la Provincia autonoma prova a tenere viva la trattativa col Bo
Finalmente una buona notizia per le aziende che innovano i loro prodotti e cercano nuovi mercati. Il MISE dal 5 dicembre ha pubblicato il bando per la concessione di importanti contributi riservati alle PMI e anche agli spin-off universitari.
Cercherò di dare un’informazione semplificata il più...
Michele Nicoletti, docente di Filosofia all’università di Trento ed ex parlamentare Pd, all’interno dell’ateneo trentino rappresenta una “voce critica”: “Non mancano i laureati in medicina, mancano gli specializzati. Un problema che non si risolve con un nuovo corso di laurea”. Poi sottolinea il problema costi: “Le facoltà di Medicina sono organizzazioni costosissime che coinvolgono non solo la parte dell’insegnamento ma anche la gestione di strutture”. Riportiamo l’articolo del Corriere del Trentino del 10 gennaio
Nonostante sia stato scritto nel 1988, ritengo che SPIN Selling rimanga una lettura fondamentale per chiunque si occupi di costruire o gestire una rete vendita di prodotti/servizi complessi B2B.
SPIN è un acronimo, sta per “Situation”, “Problem”, “Implication”, “Need Payoff”. Il li...
Il rettore trentino ha presentato all’Ordine dei medici il progetto dell’ateneo di Trento. Il presidente Ioppi: “Insieme possiamo costruire qualcosa di utile alla comunità”. Riportiamo l’articolo del Trentino del 12 gennaio
Allo stato attuale gli indizi sembrano suggerire tutto tranne che un finale di intesa tra Piazza Dante e via Calepina. Se infatti l’esecutivo provinciale non ha mai nascosto la sua predilezione per il Bo, dal canto suo l’Università di Trento prosegue per la sua strada. “Il consiglio di dipartimento ha ribadito la sua posizione: l’unico progetto che i docenti sono disposti a sottoscrivere è quello dell’Università di Trento” spiega il direttore del Cibio Quattrone al Corriere del Trentino. Riportiamo l’articolo del 10 gennaio
Il presidente della Provincia autonoma insiste per una collaborazione tra i due atenei: “Occasione unica, chi la fa saltare ne avrà le responsabilità”. Ma il rettore Collini ha già fissato un incontro per mercoledì con il Senato accademico che dovrà approvare il suo progetto e per giovedì con il coordinamento provinciale. Riportiamo l’articolo del Trentino dell’11 gennaio
Nel resoconto di Christian Benna uscito su il Piccolo del 20 gennaio 2017, si racconta del passaggio dello storico prosciuttificio di San Daniele in mani francesi. Dok Dall’Ava, pur esportando in 22 paesi e una rete di negozi che hanno rivoluzionato il consumo dei prosciutti, ha un giro d’affari di circa 8,5 milioni di euro. Ma per crescere, soprattutto nel retail, servono risorse.
Ci si divide tra pessimisti e ottimisti: chi sostiene che la rivoluzione tecnologica in corso distruggerà posti di lavoro senza crearne un numero equivalente e chi ritiene che il nostro futuro sarà pieno di opportunità (è di questi giorni una ricerca di Manpower presentata a Davos che segnala la...
La mossa annunciata da Leonardo Del Vecchio è senza precedenti nella storia del capitalismo familiare italiano, scrive Giorgio Meletti sul Fatto Quotidiano. La sua Luxottica si fonde con la francese Essilor per creare il vero gigante mondiale degli occhiali. Una mossa che guarda al futuro dell’azienda anziché a quello della dinastia. L'articolo è del 17 gennaio 2017
Già ora possiamo rallegrarci che non si sia trattato di un puro e semplice trasferimento del controllo ma di un merger che si presenta ai nastri di partenza come paritario. Resta però l’amarezza che l’Italia non riesca a trasformarne almeno una in una piattaforma aggregatrice in grado di federare alcuni dei nostri celebri brand sul modello sperimentato con successo da Kering e Lvmh nel lusso o da Lactalis e Danone nell’agroalimentare
Luxottica e Marcolin sono i casi più recenti. Fiamm e Forall-Pal Zileri di qualche tempo fa. Ma anche Riello, Dall'Ava, Lafert, Arredo Plast. La lista delle aziende - ognuna con una storia e con soluzioni diverse - che in qualche modo sono finite o stanno finendo in mani straniere sta diventando or...
All'interno di questo approfondimento pubblichiamo due differenti articoli che riportano le tappe del progressivo acquisto di Pal Zileri da parte di Mayhoola Group. Il primo, di Alessio Antonini e Andrea Alba, è tratto dal Corriere del Veneto del 10 febbraio 2014. Il secondo da Pambianco News del 28 luglio 2016.
Anche se già tre anni fa se ne parlò, il deal Essilor-Luxottica ha preso tutti di sorpresa. Di fatto è un’operazione brillante per Leonardo Del Vecchio, che così ha contemporaneamente gestito la successione e aumentato il valore per gli azionisti.
Il deal è eccellente dal punto di vista d...
Sono l’amministratore di una Società che ha intenzione di investire la liquidità disponibile in azienda in nuovi progetti di business. Il nostro obiettivo è di differenziare gli investimenti puntando su start up innovative che ci permettano di acquisire know how ed aumentare il vantaggio compet...
Il colosso del lusso francese rileva quasi il 10% dell'azienda veneta in mano a Pai Partners e gli affida la licenza del suo marchio, che fino ad ora era stata prodotta da Safilo (che crolla del 18%). L'articolo, di Sara Bennewitz, è uscito su Repubblica del 19 gennaio 2017
Il patròn di Diesel, in una intervista a Federico Nicoletti sul Corriere del Veneto, già nel 2014 poneva un problema «I gruppi esteri hanno ben altre possibilità economiche, rispetto alle imprese di casa nostra, oppresse dalle tasse. Alla fine si torna sempre lì, alle colpe del sistema Italia, alla necessità di ridurre la tassazione, di avere meno burocrazia. Servono due cose: più sostegni agli imprenditori e un cambio del sistema burocratico».
Pubbichiamo all'interno di questo approfondimento due differenti articoli che analizzando l'acquisizione da parte del gruppo giapponese Hitachi della vicentina Fiamm. Il primo articolo, di Claudio Anniciello, è tratto dal sito Sicuauto ed è stato pubblicato il 29 novembre 2016. Il secondo, di Fabio Savelli, è tratto dal Corriere del 28 novembre 2016.
Oggi ci sono fibre e materie che assorbono la CO2, materie di scarto come i tappi di plastica delle bottiglie che vengono usati per depurare l’acqua, oggetti che possono essere “aggiornati” all’ultimo modello solo cambiando alcune componenti di base, Pubblichiamo un estratto del libro “Che cosa è l’economia circolare” di Emanuele Bompan e Ilaria Nicoletta Brambilla, ed Ambiente (2015). Il libro è uno dei primi testi in italiano sul tema e una guida accurata e chiara di questo nuovo modello di sviluppo economico
In fatto di green economy l’Italia ha molto da imparare ma al tempo stesso ha moltissimo da insegnare al mondo. Un Paese ambivalente, genialmente primo della classe e stupidamente ultimo della classe Gli esempi vanno dal fotovoltaico al riciclo dei rifiuti. Riproponiamo l'articolo, di Jacopo Giliberto, tratto da Il Sole 24 Ore dell'1 novembre 2016
Dal 28 febbraio al 5 marzo tornerà la Green Week: un tour nelle Fabbriche della Sostenibilità e tre giorni a Trento con i grandi esperti. Al centro tutti i grandi temi del vivere e dell’abitare sostenibile. Dalle grandi questioni energetiche all’economia circolare, dal paesaggio all’edilizia
“L’unica costante è il cambiamento”, diceva Eraclito. Queste realtà, queste imprese e le altre raccontate in GreenItaly ci mostrano che se accettiamo le nuove sfide senza perdere la nostra anima, se mettiamo a frutto i nostri cromosomi senza chiuderci alle innovazioni, anzi facendone tesoro, se l’Italia fa l’Italia, il futuro può essere una terra accogliente. Pubblichiamo l'introduzione di Ivan Lo Bello e di Ermete Realacci al Rapporto Green Italy 2017
Ma quando cambieranno le strutture organizzative aziendali? La parola cambiamento è usata - e forse abusata - in tutte le fasi della nostra vita quotidiana; la parola cambiamento, invece, collegata all’organizzazione, è molto spesso auspicata, ma ben poco realizzata. E’ vero, le organizzazioni...
Uno studio della Ellen McArthur Foundation rivela che, in Europa, l'economia circolare può generare un beneficio economico da 1.800 miliardi di euro entro il 2030, può dare una spinta al Pil di circa 7 punti e incrementare del 3% la produttività annua delle risorse. La nuova direttiva Ue in arrivo prevede un approccio innovativo ai rifiuti, L'articolo, di Claudia La Via e Laura La Posta, è tratto da Il Sole 24 Ore dell'1 novembre 2016
La Green Economy ha prodotto nel 2016 249.000 nuovi posti di lavoro. Un risultato frutto del lavoro di 385.000 imprese che dal 2010 hanno investito in tecnologie green. il 35,1% delle imprese green ha aumentato il fatturato nel 2015 a fronte del 21,8% delle altre; il 33,1% ha introdotto innovazioni, contro il 18,7% delle altre.
Questi i numeri che emergono dal Rapporto Green Italy di Fondazione Symbola
Le energie pulite si apprestano a conquistare quote di mercato molto più rapidamente rispetto alle dinamiche storiche di carbone, petrolio e gas. Nel 2025 i prezzi del fotovoltaico dovrebbero ridursi del 59% e quelli del vento del 26%), mentre i combustibili fossili verranno appesantiti da crescenti tassazioni del carbonio. La domanda mondiale di energia, vedrà un picco basso dei consumi prima del carbone, poi del petrolio e infine del gas, grazie a politiche sempre più incisive sull'efficienza e sulle rinnovabili. L'articolo, di Gianni Silvestrini, è tratto da Il Sole 24 Ore dell'1 novembre 2016
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